Capitolo 16

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Sono preoccupatissima per Jenette.

Hanno detto che hanno avuto un brutto incidente e che il ragazzo dell'altra macchina se ne scappato.

Liam insieme ai ragazzi sono preoccupati perché di come ho capito è colpa di questo Oliver.

Louis e Jen sono in sala operatoria da una nottata e per tutto il tempo non ci siamo allontanati da qua.

Non me ne sta fregando niente della scuola per ora.

Carol e Sam i genitori di Jenette sono arrivati subito quando mia madre li ha chiamati.

"Hope, vuoi qualcosa?" Mi chiede Liam avvicinandosi a me.

Annuisco senza saper parlare per la gola secca e mi giro verso il castano con le lacrime agli occhi.

"Liam, voglio risposte" sussurro per non farmi sentire dai genitori di Jen.

Liam butta un sospiro e annuisce lievemente spostandomi con se insieme ai ragazzi.

"A causare l'incidente e stato Oliver, il ragazzo che è venuto l'ultima volta a casa mia" inizia a spiegare.

"Perché?" Chiedo scioccata.

"Sasha è morta a causa sua, per lo più a causa dei suoi uomini, per fargliela pagare volevano fare un danno alla sorella di uno dei suoi uomini non chè la sua ragazza ma sfortunatamente e andata finire male, ora lui vuole farla pagare a tutti noi anche se quel incidente l'ha causato uno solo di noi" spiega girando lo sguardo verso Zayn che abbassa lo sguardo.

"Male in che senso?" Chiedo guardandoli tutti scioccata.

"È morta a causa mia, non credere che sia stato Liam perché non toccherebbe nemmeno una Mosca appunto è il leader di tutti" spiega Zayn parando le mani in avanti.

"E ora dovrebbe morire la mia migliore amica?" Chiedi iniziando a piangere.

"Eiei, no. Vi proteggiamo con tutti i nostri corpi" dice Niall cercando di consolarmi.

"Ci sono anche io nel mezzo, non è vero?" Chiedo alzando lo sguardo verso gli altri tre ragazzi.

"Hope ne eri consapevole" dice Liam tristemente.

"Si, ma non voglio che Jen sia in pericolo" puntualizzo indicando la porta della sala operatoria.

"Jen non è più in pericolo, ora sei tu la preda" mi confessa Harry.

"Ma ti proteggeremo, con tutti noi stessi" dice Liam allungandomi la mano.

L'affero e mi butto tra le sue braccia.

So che dovrei scappare da tutti loro ma ormai non riesco a separarmi da Liam.

"Perché non scappi?" Mi sussurra Liam all'orecchio mentre siamo abbracciati.

"Perché non riesco a separarmi da te Liam" singhiozzo.

"Hope, io...." non finisce di parlare che mio padre esce dalla sala operatoria avvicinandosi a tutti noi.

"Il ragazzo sta bene, ha una costola fratturata e una gamba ingessata" ci confessa e i ragazzi si abbracciano contenti per l'amico.

"E Jen?" Chiedi preoccupata.

"Jen... è forte. È in coma, leggero, si dovrebbe svegliare presto" comunica con sguardo triste.

Piango, piango per la mia amica che è in quel letto per colpa mia.

Non dovevo tirarla con me, il bersaglio ero io, non lei.

Abbraccio i genitori di Jen che piangono per la figlia.

Quando mi stacco da lontano noto quattro teste avvicinarsi a noi.

Quando sono più vicini noto Amelia, Clarke, Billy e... e Ryan.

"Hope"urla Amelia correndo ad abbracciarmi.

Inizio a singhiozzare nella spalla della castana.

"Sono qui" dice stringendomi tra le sue braccia.

"È in coma" confesso tra la sua spalla.

"Cosa?" Chiede scioccato Clarke.

Quando mi stacco gli occhi di Ryan sono sui miei.

Distolgono lo sguardo non riuscendo a guardarlo in faccia e abbraccio Clarke e Billy.

"Ragazzi è in coma" comunico la notizia ai ragazzi che piangono insieme a me.

Vedo Ryan chiudere le mani in due pugni e subito giro lo sguardo verso Liam che capisce la mia preoccupazione.

Proprio come pensavo Ryan va verso i ragazzi con occhi neri dalla rabbia.

"È colpa vostra" urla puntandogli il dito.

I ragazzi pronti lo fermano dai polsi tenendolo fermo.

"Che cazzo stai dicendo?" Urla Amelia verso l'amico.

"È colpa loro, sono loro i colpevoli che Jenette è in coma" continua ad urlare.

Vedo il padre di Jen avicinarsi a Ryan e mettergli una mano sulla spalla.

"Ragazzo sei scosso, non dare colpe a chi non va" dice cercando di stare tranquillo.

Ryan guarda Sam e poi si calma sempre con gli occhi sui ragazzi.

Quando Sam si allontana Harry dice qualcosa a bassa voce a Ryan che si innervosisce di più e si vincola per poi andarsene incazzato dall'ospedale.

Che gli succede? Quello non è il Ryan che conoscevo io.

"Cosa gli avete detto?" Chiedo avvicinandomi ai ragazzi.

"Tranquilla, tu vai a vedere la tua amica" mi dice comprensivo Liam accarezzandomi la testa.

Rinuncio a riprovare e annuisco.

"Volete andare voi?" Chiedo ai genitori di Jen che scuotono la testa e fanno entrare me per prima.

Apro la porta della sala ed entro chiudendo la porta dietro di me.

Vedo il corpo della mia amica addormentato nel lettino e vedendola così mi fa piangere ancora di più.

"Perché proprio a te? Il bersaglio ero io, non tu, non dovevo farmi seguire da te" singhiozzo nel suo braccio.

"Ti giuro che se anche tu mi abbandoni vengo a inseguirti, perché senza una non c'è l'altra" singhiozzo.

"Non ci devi provare ok? Tu sei forte proprio come lo è Jen, lei resterà e anche tu, se no tu sarai forte anche per lei" era entrato Louis nella stanza ma non avevo sentito la porta aprirsi.

"Stava parlando di te quando abbiamo avuto l'incidente, mi stava dicendo che fra poco è il tuo compleanno" mi confessa Louis avvicinandosi al letto.

"Non sarà un bel compleanno senza di lei" Dico guardandola.

"Ma lei ci sarà, ci deve essere" sussurra l'ultima parte accarezzandogli la fronte.

Sorrido alla scena, si vede che Louis ci tiene alla mia amica.

"Vi lascio" dico alzandomi dalla sedia.

"Hope" mi richiama quando ero arrivata vicino alla porta.

"Vi proteggeremo sempre di più a questo punto, te lo prometto" mi dice Louis.

Sorrido lievemente al ragazzo e lascio la stanza.

"Carol vado a farmi una doccia e ritorno" comunico alla madre che mi annuisce.

"Andiamo?" Mi chiede Liam indicandomi l'uscita e annuisco seguendolo fuori.

•A Life Turned Upside Down• L.PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora