Tre settimane dopo.....
Il ballo si avvicinava sempre di più e Louis stava iniziando a stufarsi di quella situazione soffocante di preparazione e organizzazione, anche se il ballo era stato rinviato a un paio di settimane dopo per colpa del raffreddore che si era preso il padre, questo non aveva di certo diminuito la tensione.
Louis odiava quella situazione quasi soffocante ma fortunatamente riusciva sempre con l'aiuto di Liam a sgattaiolare fuori dal castello per andare al suo incontro con H alla fontana del villaggio.
E come si immaginava era lì ad aspettarlo.
Louis: ciao H
Harry: ciao Lou, come vanno le cose?
Louis: abbastanza tranquille, tranne il ballo
Harry: che ballo?
Louis: le solite cose, c'è più trambusto del solito negli ultimi giorni solo per questo
Harry: oh
Louis: te invece?
Harry: al solito
Louis guardò meglio il ragazzo e notò che il braccio di Harry leggermente scoperto dalla camicia verde scuro che indossava era segnato da dei lividi
Louis: che ti è successo? Che sono quelli?
Harry: ehm....nulla di che...l'altro giorno dovevo pul....eh....camminando per casa e sono caduto dalle scale e sono scivolato, troppa cera
Harry non poteva dire al suo amico che il patrigno il giorno prima per umiliarlo mentre stava lavando le scale gli aveva fatto lo sgambetto facendolo cadere dalle scale e aveva battuto il braccio destro contro i gradini tra le risate dell'uomo.
Zayn e Martha non c'erano e Harry non aveva detto nulla per paura che il patrigno lo venisse a sapere.
Louis: okayyyyyy, senti ti va di sentire una mia poesia?
Harry: scrivi poesie?
Louis: ogni tanto, quando ho bisogno di pensare e stare da solo
Harry: forte! Posso sentirne una?
Louis: certo, dopotutto te l'ho proposto
Louis prese dalla borsa di tela grezza che aveva portato con sé un quaderno di pelle marrone e lo aprì mostrando le pagine leggermente giallognole piene di parole finché non si fermò su una pagina
Louis: prendi il mio cuore e portalo lontano
Dove nessuno ci conosce
Dov'è il tempo non esiste
Dove possiamo incontrarci
Senza età e ricordi, senza passato
Con una luce che nasce all'orizzonte
E un domani sereno e silenzioso
Prendi il mio sguardo e portalo lontano
Dove possa vederti ogni giorno
E darti mille baci
E quindi cento
Quindi mille continui
E quindi cento
Louis finì di leggere e alzò lo sguardo per incontrare quello di Harry che aveva ascoltato la poesia senza dire una parola
Harry: è stupenda, è una poesia d'amore?
Louis: sì
Harry: l'hai scritta pensando a qualcuno?
Louis: sì
Harry: e chi è la fortunata?
Louis: in realtà è un lui
Harry: e chi è?
Louis: credevo che l'avevi già capito
Harry: cosa?
Louis scosse la testa e si avvicinò a Harry e gli mise le mani sulle guance prima di avvicinare le sue labbra con quelle del riccio e dargli un bacio a stampo, ma proprio quando i due volevano approfondire il contatto le campane suonarono e Harry dovette andarsene lasciando Louis solo come sempre.
Harry era confuso, non se lo aspettava ma allora perché il cuore gli batteva all'impazzata? Che gli stava succedendo?
Doveva parlarne con qualcuno?
Harry: cristo, il mio primo bacio, e l'ho avuto con Lou, e ora?Angolo autrice
Avevo pensato che il loro primo bacio doveva essere più avanti ma non mi sono trattenuta 💚💙
Ah, se volete saperlo la poesia che ho attribuito a Louis è una poesia di Saffo
Normale che abbia pensato ai Larry?
Spero di sìChe ne pensate?
Che accadrà?
Alla prossima!
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CinderBoy {Larry Stylinson}
FantasyHarry è orfano dei suoi genitori e vive col suo patrigno, il fratellastro e la sorellastra. Il patrigno lo odia e lo tratta come uno sguattero ma per fortuna il fratellastro e la sorellastra, sotto l'aspetto di cattivi lo proteggono sempre. E quando...