1. Horses

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07 giugno 1842

Era una soleggiata, ma fredda, mattina di Gennaio. Il sole era alto, ma un vento freddo che trapassa le ossa tirava ininterrottamente.

Harry, accompagnato da alcuni degli uomini più importanti del regno, era andato a fare la solita battuta di caccia della domenica.

Era stato una bella giornata. Avevano catturato molti animali, i quali sarebbero stati mangiati durante la settimana.

Guardando l'ombra che il sole produceva tra gli alberi capì che erano già le 11. Si erano spinti molto lontano dal castello, quasi al confine con il regno confinante.

Quei due regni erano sempre stati in buoni rapporti, anzi, le regine erano buone amiche sin dall'infanzia, dunque non c'era mai stato il bisogno di tracciare una linea di confine netta. La popolazione di entrambi i regni poteva spostarsi da uno all'altro con libertà.

Solo un fitto bosco, li separava. Esso apparteneva ad entrambi, ma allo stesso tempo a nessuno dei due regni.

Veniva chiamato il Bosco delle Fate. Grazie alla luce riflessa tramite le foglie, che creava un gioco di luci e di colori, paragonati ai colori delle fate e i suoni che al suo intendo si udivano, così dolci e soavi, si diceva fossero i canti della fate.

Se volevano tornare in tempo per il pranzo dovevano tornate indietro, altrimenti avrebbero fatto tardi.

Dunque, soddisfatti di quando catturato, decisero di tornare a castello.

Non avevano fretta, dunque si misero ad andare a passo lento, chiacchierando fra di loro del più e del meno.

Tutto era tranquillo, almeno finchè udirono il galoppo e il nitrito di un cavallo che pareva imbizzarrito.

Pochi secondi dopo ne videro un esemplare bellisismo e bianco che galoppava nella loro stessa direzione. Era dotato di sella e testiera, che parevano ben lavorati e ricamati. Sicuramente il cavallo apparteneva ad una famiglia importante.

Harry però si allarmò non vedendo nesuno sopra esso. Così subito decise di seguire, dal verso opposto, il tragitto del cavallo. Quelcuno poteva essere in pericolo.

Fu subito seguito dagli uomini che erano con lui. Non potevano dicl certo lasciare il Re da solo.

Qualche decina di metri più in là, vide un corpo disteso per terra. Dunque fermò il cavallo e scese da esso, lasciando le redini al Duca Rowland.

Si avvicinò cautamente alla figura. Non sapeva chi potesse essere. Doveva fare attenzione.

Era un giovane ragazzo, <bellissimo>. Pensò Harry. Pareva privo di sensi.

Si avvicinò meglio e lo scrutò a lungo. Fece un cenno con la mano al Duca, che subito scese dal cavallo e lo raggiunse.

"Pare il principe Louis, non credete?" disse il ragazzo. Non vedeva da molti anni la famiglia reale del regno confinante. Ricordava vagamente i loro volti, ma quello non lo avrebbe scordato per nulla al mondo.

"Così pare. Guardate se indossa lo stemma della casata reale. Solo i suoi componenti sono autorizzati ad averlo."

Subito guardò se possedeva l'anello che era molto comuqnue. Harry si stupì nel notare che quelle mani non erano morbide e liscie come ci si aspettava da un reale. Anzi erano piene di calli. No, nessun anello.

Dunque guardò se possedeva il bracciale di cuoio, più tipico negli uomini. Ninte. Rimaneva solo da guardare se poteva la collana. Si era lì.

Una piccola catenella d'argento con un ciondolo: lo stemma che cercavano.

"Si è lui. Dobbiamo portarlo a palazzo, potrebbe aver sbattuto la testa molto violentemente cadendo da cavallo."

Si voltò poi verso il Duca che non potè far altro che scuotere il capo, in segno di acconsento, ad un ordine del Re. Si avvicinò alla figura adagiata sull'erba soffice e, quando stava per portarla su, senti il ragazzo parlare.

"Lo trasporterò io. No preoccupatevi." Dunque si avvicinò al principe e lo prese su a sposa per poi caricarlo sul suo cavallo. Harry era molto alto e muscoloso, mentre Louis era decisamente più basso e magro, dunque non fece molto fatica a sollevarlo.

Avevano perso molto tempo, a causa di quell'imprevisto. Dunque tutti gli uomini fungono mandati a corte, per avvisare del loro ritardo.

Il Duca però rimase con Harry. Da quando erano morti entrambi i suoi genitori lui era sotto la protezione di Gemma, che però non poteva sempre seguirlo. Dunque si era raccontata più e più volte col Duca di accudire e aiutare Harry in sua assenza.

Non era solo il suo secondo tutore. Prima di tutto era un suo amico. Non lo faceva perchè doveva, ma perché ci teneva. Spesso aveva supportato Harry nei momenti brutti e riso con lui. Si volevano un mondo di bene, quei due.

Arrivarono a palazzo in pochi minuti, dei paggetti portarono il corpo di Louis in una delle stanze migliori del castello, mentre il Re faceva chiamare i medici più esperti che abitavano la sua corte. Il pranzo passò velocemente, almeno per gli altri. Il suo unico pensiero era diventato: Louis.

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AAA

ok finalmente ce l'ho fatta a pubblicarla... 😃

I capitoli non sono molto lunghi, anzi sono abbastanza corti, ma spero vi piaccia lostesso.

Come vi sembra?💓

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