16. Wedding?

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Il viaggio verso casa, se non per le lacrime che spesso gli impedivano di vedere la strada, non fu complicato, anche se abbastanza lungo.

Arrivato a palazzo, passo davanti alla madre senza nemmeno salutarla, dopo aver lasciato velocemente il cavallo al ragazzo delle stalle.

Si diresse verso la sua stanza e ordinò ad una giovane di preparare il tutto per un bagno, intanto si stesse sul letto. Voleva rilassarsi, doveva farlo.

Doveva mandare via la rabbia, provata vedendo quella puttana addosso al suo uomo. Le sue mani che gli toccavano gli addominali, che lo toccavano e basta. Mentre lui non poteva farlo. Non poteva toccarlo, anche se lo desiderava così tanto.

Una volta immerso nel latte caldo, i ragazzi e le ragazze di avvicinarono per lavarlo, ma con un gesto brusco li mando via tutti.

" Andate via! "

Alcuni di loro si spaventano, altri furono solo stupiti, ma tutti velocemente uscirono dalla stanza.

Rimase probabilmente un paio di ore, rimuginò riguardo a tutte le sue emozioni, tutto ciò che provò dal suo risveglio, tutte le carezze di Harry, tutti i loro sguardi, tutte le sensazioni che gli avevano fatto capire che lui era innamorato di Harry.

Ma ora era tutto andato. Era di nuovo a castello, aveva rovinato tutto, stava per sposarsi, non lo avrebbe più visto se non per alcune formalità.

Il riccio era triste e le uniche braccia che ora potevano tranquillizzarlo erano quelle del moretto che aveva incrociato. Quello che poteva sembrare un miraggio, data la sua bellezza.

Pian piano la rabbia si trasformò in tristezza e cominciò a rilassarsi. Sentì bussare.

" Tesoro? Figlio mio, tutto ok? "

Era sua madre. Dal tono capì subito che era preoccupata. Effettivamente era entrato come una furia nel castello e subito si era diretto nelle sue stanze, cosa inusuale per le sue maniere gentili. Poi era in quel bagno da troppo.

" Si madre, si... ora esco "

Una volta uscito e cambiato, si diresse nel salone principale, dove la madre era seduta su un divanetto. Le si sedette di fianco. Sentiva che doveva delle scuse e delle spiegazioni. Appena si sedette, lei gli sorrise e gli poggiò una mano sul ginocchio.

" Ben tornato a casa, tesoro "

" Grazie madre... Vi devo delle spiegazioni, suppongo... "

" Solo se ne vuoi parlare, Louis, ma sappi che io ti ascolterò sempre, ok? "

Gli spostò delicatamente un ciuffo dal viso e il suo sorriso si fece più ampio.

" Ecco... me lo sono fatto scappare. Per tutto il tempo che sono rimasto a palazzo l'ho illuso, gli ha fatto credere che fra di noi ci poteva essere qualcosa, e io davvero lo voglio, ma poi c'è Eleanor... dovevo dirglielo e l'ho fatto, ma lui non l'ha presa bene.... Mi ha cacciato, diciamo, ma me lo meritavo... "

Parlo veloce, quasi tutto d'un fiato. Aveva bisogno di raccontare tutto a qualcuno, ma non era famoso per essere empatico.... non aveva amici, ecco.

" Piccolo mio, prima o poi avrebbe saputo del matrimonio... sai che ormai è inevitabile, è stato firmato un contratto che ora non si può più disdire... Abbiamo bisogno di questa alleanza, per evitare una futura guerra, lo sai... e tu sei l'unico che può prenderla in sposa... mi dispiace tesoro "

" Si madre, lo capisco, non voglio non sposarla solo.... solo non avrei voluto allontanarmi da Harry... "

I suoi occhi cominciarono a farsi lucidi, come quelli della madre. Lui però pianse, mentre lei cercava di consolarlo, abbracciandolo e accarezzandogli i capelli.

22 giugno 1842

Quella mattina avrebbe solamente voluto rimanere a letto. Ma aveva delle faccende da fare... più precisamente un matrimonio da organizzare. Odiava quel tipo di cose, soprattutto se un comodo letto lo stava aspettando. Ma il dovere chiamava.

Si cambiò molto lentamente e si diresse in cerca di qulcuno della sua famiglia per il castello. Trovo le gemelline che giocavano con Fizzy in un giardinetto, Lottie a leggere un libro in biblioteca....

" Tesoro! Mi sei mancato... "

Delle braccia gli cinsero la vita da dietro... Eleanor. Si girò fingendo un sorriso e ricambiò l'abbraccio. Vedeva quella ragazzo come un'amica: era simpatica, dolce e aveva tutti i pregi che lui cercava in una persona, ma non la vedeva di certo come la sua futura moglie. Diciamo che i suoi gusti erano altri.

" Buongiorno El... Anche tu mi sei mancata "

Ed era vero, ma non come lei sperava. Gli presenta mano e lo tirò verso una sala, dove al suo interno già erano sedute le loro madri.

" Buongiorno a tutte! "

" Principe Louis... "

" Buongiorno dormiglione! "

Lo canzonò la madre sorridendo. Si sedettero tutti al grande tavolo al centro di quella stanza. Era abbastanza illuminata, e migliaia di fogli erano su di esso. Disegni di fiori, vestiti bianchi, divise regali, stemmi, addobbi.
Sarebbe stata decisamente una lunga giornata per Louis.

Ormai sei era rassegnato a ciò che lo aspettava, quella era la sua vita: si sarebbe dovuto sposare con Eleanor, sarebbe diventato Re e poi avrebbe dovuto dare dei bambini per avere una successione al regno. Questa era la vita di ogni Principe o Principessa.

Alcuni erano più fortunati, si potevano sposare per amore ed erano felici, altri inveceverano forzati da patti, fatti per stipulare delle paci di convenienza. E lui era uno di quelli, quelli che difficilmente sarebbero stati davvero felici.

Sospiro al pensiero, mentre le madri e la sua futura moglie cominciavano a scegliere fra i disegni, chiedendo conferma a lui, che semplicemente annuiva, fingendo un sorriso.

Questa storia continua per giorni, finché tutti non era deciso. Poi però un via e vai di persone arrivarono a palazzo, ognuno portava un pezzo di matrimonio. Chi i fiori, chi i vestiti, che gli addobbi, chi i nuovi tappeti, le nuove tende, stemmi ricamati.

Tutto era pronto ora, nonostante mancasse ancora un mese al matrimonio.

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MACCIAO BELL* 💃
non odiatemi grazie amïi😋😋😋

(sono in ritardo di anni ma ora sono tornata eheheh)

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