14. Darkness

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" S- si grazie... arrivo "

Il ragazzo si congedò con un piccolo inchino del capo e tornò alle stalle.

Louis si voltò di scatto verso Harry, che guardava basso, con sguardo triste. Subito si accovacciò affianco e lui. Il minore sentì il suo volto alzarsi da due dita che dolcemente si erano appoggiate sotto il suo mento.

" Lou... "

soffiò, con le lacrime che minacciavano di uscire dai suoi occhi.

" Hey piccolo, non piangere... ok? Ora io... io devo andare ma ti porterò sempre qui... non c'è nulla di quello che abbiamo fatto di cui dobbaimo vergognarci... Ma non possiamo più continuare... "

Le parole gli si ammazzavano in gola. Stava per piangere ma non poteva farlo. Non poteva cedere.

Sapeva cosa lo aspettava una volta tornato a palazzo e non poteva permettersi di illudere quel ragazzo, per poi frantumare quelle speranze e il suo fragile cuore. Ma sapeva ache anche così lo stava facendo.

No, non poteva permetterselo, perché teneva troppo a lui per fargli questo. Era stata l'unica persona che avesse mai amato e l'unica con cui davvero potesse essere se stesso.

E vero... avevano avuto poco tempo da passare assieme, ma il sentimento era ancora vivo, per entrambi. Frenavano le loro voglie di accarezzarsi, baciarsi, toccarsi, perché non potevano. Ma di certo volevano.

" LouLou resta... ancora per poco, ma ti prego non lasciarmi "

Nessuno gli avrebbe mai creduto se Louis avresse raccontato che Harry, quello alto quanto un armadio, quello muscoloso e con i lunghi capelli lughi ricci, quello che con un solo sguardo può penetrarmi e ferirti nel profondo, lui potesse essere un essere così fragile e dolce.

" Louis perfavore, resta "

" Harry... Non posso "

Voleva dirgli tutto. Voleva dirgli che lo amava, che voleva restare, che sarebbe rimasto con lui per sempre, che non avrebbe voluto far altro se non stare abbracciato a lui come erano fin poco prima.

Ma, di nuovo, non poteva.

" D- devo andare... A castello mi sta aspettando mia madre e... e Eleanor"

Riprese, abbassando la testa. Sapeva che lo sguardo di Harry era diventato cupo, duro, arrabbiato, tagliente. Infatti scostò le braccia del minore dal suo viso e parlò.

" Chi è Eleanor? "

Ecco la domanda che aspettava. Fu pronunciata a denti stretti, con la mascella tirata.

" È la mia promessa sposa... lei e mia madre stanno già preparando il matrimonio... e-"

La sua voce fu interrotta dalla sguardo di fuoco del minore sul suo. Le parole morirono nella sua gola e fu costretto a deglutire.

" Non me lo avevi detto "

Il suo tono era carico di sarcasmo, delusione, tristezza... rabbia.

" Non far aspettare la tua amata... il cavallo è pronto no? Va allora... "

Il suo tono era ancora più freddo di prima, gli occhi erano duri, fissi su quelli di Louis, che avrebbe resistito ancora per poco, dunque abbasso la testa.

" Haz perfavore... "

" No Louis ho detto di andare... Vattene! "

Ora urlava, urlava per sfogarsi, per buttare fuori tutta quella rabbia che gli si era accumulata durante quel discorso.

Vedendo che il liscio non si muoveva, si scagliò fuori dalla porta, spalancandola.

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Scusate so che questo capitolo è molto corto, ma il prossimo è fatto per rimanere solo e intero lol

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