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1 mese dopo.

"Sei sicura?"chiese Lauren,stringendo la mano di Camila.

"Sicurissima"rispose.

Era arrivato il momento di buttare giù ogni muro che aveva costruito nel corso delle settimane precedenti, di tornare ad essere quel libro aperto di cui sua madre tanto si vantava.Trasse un respiro profondo prima di entrare nel soggiorno accompagnata da Lauren.

I suoi genitori erano seduti sul divano a leggere e sollevarono lo sguardo quando le videro. Le loro mani si strinsero ancora più forte di prima, mentre Camila cercava di prendere il coraggio necessario.

"Mamma,papà,"affermò:"questa è la mia ragazza,Lauren."

I due si guardarono confusi. Sinuhe fu quasi sollevata,a dire il vero. Aveva temuto fino ad un attimo prima che il cambio di comportamento di Camila fosse legato a qualche cattiva compagnia,ma adesso era in grado di comprenderne il vero motivo.

"Camila,che..."cominciò Alejandro,ma lo interruppe posandogli la mano sul braccio.

"Era questo il motivo dei tuoi strani comportamenti?"chiese curiosa.

"Si."abbassò il capo la ragazza.

Sinuhe scoppiò a ridere, sotto lo sguardo sbigottito di tutti i presenti.

"Chissà cosa pensavo che stessi combinando."spiegò:"Senti,mija, magari non sarò in grado di comprendere appieno tutto questo, ma sappi che sei mia figlia e ti amerò sempre. Mi dispiace solo che tu non abbia trovato il coraggio di parlarmene prima."

"Avevo paura che non approvassi."mormorò in risposta.

"Camila,"intervenne Alejandro:"io e la mamma ti amiamo e ti ameremo sempre. Non ha importanza chi ti piaccia, resterai sempre nostra figlia."

Lauren sorrise. Era contentissima per Camila, eppure un velo di preoccupazione la accigliava. I suoi avrebbero mai reagito allo stesso modo? Ne dubitava fortemente.Aveva pensato di dirglielo, nonostante non spasimasse per i coming out, ma quei due sembravano così concentrati sulle loro vite che la sua stessa presenza in quella casa sembrava inutile.

"Hai dei genitori stupendi" disse a Camila,dopo aver terminato la cena che Sinuhe aveva tanto insistito per preparare.

"In effetti si."sorrise la cubana:"Quando mi farai conoscere i tuoi?"

"Ecco,Camz"rise nervosamente:"Non sanno ancora di me e te."

Camila rimase un po' sorpresa:Lauren era sempre stata così tanto sicura di sé,che lei aveva dato per scontato che i suoi sapessero.

"Ah,credevo di si."

"Vedi,in casa mia non c'è una situazione facile."ammise la corvina:"I miei...i miei non fanno altro che litigare. Non gli importa granché di me,solo di andare l'uno contro l'altra."

Era la prima volta che lo raccontava a qualcuno e tutta la fragilità che portava con sé da tanto tempo emerse. Emerse in un pianto,in un abbraccio e nel bacio che vi seguì.

"Ehi,sta tranquilla."sussurrò Camila nel suo orecchio:"Aspetteremo."

"Io..."la voce spezzata dal pianto:"Io vorrei davvero farteli conoscere,ma non so quanto ne valga la pena né come la prenderebbero."

"Andrà tutto bene,Lolo."

E sperava davvero che fosse così.

Wishes-CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora