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Lunedì mattina,Camila era di umore pessimo. Con Dinah non si erano più chiarite ed effettivamente poteva capirlo:si era comportata come una stronza. Le cose che aveva detto erano imperdonabili e il fatto che le avesse pronunciate appositamente,per farle del male,la rendeva una persona orribile.

Aveva trascorso i giorni precedenti a chiedersi cosa diamine le fosse successo,perché avesse reagito in quel modo,ma non trovava risposta.

Sapeva solo che si odiava. Quando di mattina si era messa davanti allo specchio,quella figura smunta,con delle occhiaie profonde,le aveva quasi provocato un conato di vomito. Come aveva fatto a ridursi in quello stato?

Davanti all'armadio aveva selezionato i suoi vestiti più femminili e aveva deciso di usare solo per casa le felpone e le camicie. Non voleva che il cambiamento che si faceva strada dentro di lei,si notasse anche fuori.

Forse era stupido,forse stava facendo troppa leva su inutili stereotipi,ma moriva dalla paura.Era cresciuta tra persone che avevano sempre chiamato "Frocio" il primo omosessuale che vedevano alla tv e chi le diceva che non avrebbero fatto lo stessi con lei? Chi le garantiva che l'avrebbero accettata?Non aveva certezze.

E poi c'era Lauren. Quella Lauren dai capelli scuri e dalla pelle lattea,con quei meravigliosi occhioni color smeraldo e quel piercing al naso che la faceva solo sembrare più figa di quanto già non fosse. Quella Lauren che sognava ogni notte,quella stessa Lauren che aveva baciato e subito dopo trattato di merda.

Avrebbe voluto cancellarla dalla sua mente. Perché il Signore aveva creato una ragazza così perfetta e l'aveva messa sulla sua strada? Era troppo per lei. Troppo per quel momento che stava passando. Lauren meritava qualcuno che la potesse amare senza timore,ma allora perché aveva scelto lei? Cosa ci aveva trovato? Camila si sentiva insulsa,non riusciva davvero a comprendere quanto fosse in realtà meravigliosa.

Riguardo Lauren,era molto tentata di andare a  parlare con Camila. Aveva rimuginato tantissimo sulle parole di Lucy e,davvero,non sapeva come affrontare la questione. Doveva cercare di aiutarla o darle i propri spazi? Cos'era più giusto?

A pranzo si sedette con Normani e ,con sua sorpresa,c'era anche Dinah.

"Ehi."disse rivolgendosi alla bionda:"Come mai non sei con Camila?"

La ragazza abbassò lo sguardo,mentre Normani le passava in maniera confortante una mano sulla schiena.

"Hanno litigato di brutto."rispose la scura al suo posto.

"Perché?"

"Le ha dato della lurida lesbica del cazzo,dicendo che le fa proprio schifo. DJ si è incazzata e le mollato uno schiaffo,poi se n'è andata."

Diamine,la situazione era pure peggiore di quanto credeva!

"Dinah,tutto questo non ha senso. Fino a due minuti prima c'eravamo baciate e..."

"Come?"domandò la polinesiana,incredula:"A Chancho piacciono le ragazze?"

"Mi sa proprio di sì. Ha ricambiato il mio bacio e poi ha cominciato a comportarsi in modo strano. Credo che non sia in grado di affrontare tutto questo da sola e...Dobbiamo aiutarla. Prima che faccia qualche stupidaggine."

"Io..."mormorò Dinah,confusa:"Devo andare a parlarle."

Si diresse con passo veloce al suo tavolo,chiedendole semplicemente:"Perché?"

"Perché cosa?"

"Perché l'hai fatto? E perché ti ostini a farti del male?"

"Non so di che cosa parli."ribatté risoluta.

"So tutto,Camila. Lauren,il bacio e il tuo comportamento strano. Smettila di comportarti così."continuò Dinah.

"Stammi lontana,frocia."sputò con lingua avvelenata Camila,prima di alzarsi e dirigersi verso il bagno.

Si rinchiuse in uno dei gabinetti e cominciò a piangere. I suoi singhiozzi ininterrotti,attirarono l'attenzione di una certa ragazza dagli occhi verdi,che in realtà era andata proprio a cercarla.

"Camz."sussurrò:"Apri la porta."

Camila avrebbe davvero voluto che il suo cuore non battesse così forte,nel sentire la sua voce roca. Eppure,non poteva farci niente. Alla fine,decise di aprire e i suoi occhi rossi incontrarono il volto preoccupato di Lauren.

"Lascia che ti aiuti. So quanto faccia schifo affrontare tutto questo da soli,perché ci sono passata. Per quanto possa essere una battaglia con te stessa,avere una spalla su cui piangere è sempre meglio."

"No...Non capiresti ugualmente."

"Stai scherzando,vero?"si avvicinò a Camila,portandola a indietreggiare e a sbattere la schiena contro il muro.

"Le notti insonni,la paura di guardarsi allo specchio,gli infiniti dubbi,le lacrime e tanti,tanti,interrogativi senza risposta...Pensi che non possa capirlo?"sussurrò a un centimetro dalla sua bocca.

Voleva baciarla,ma Lauren aveva un difetto,o pregio,che si chiama razionalità. Sapeva che se avesse ceduto,non sarebbe più riuscita a tornare indietro. Mai più. Eppure voleva perdersi in quella ragazza,nei suoi occhi color cioccolato e nelle sue labbra carnose che la invitavano soltanto ad avvicinarsi.

Lo fece. Lasciò che l'istinto prendesse il sopravvento,perché a volte il cuore è più forte della mente. Le loro lingue  si cercarono con foga,brama. E poi Camila si scansò.

Sebbene lo volesse quanto Lauren,la confusione vinceva su tutto.Sempre.

"Non andartene."sussurrò flebilmente la corvina.

Perché se Camila fosse uscita da quella porta,sapeva che il suo cuore non ce l'avrebbe fatta. Non l'avrebbe retto una seconda volta.

"Devo."rispose,prendendole il volto fra le mani e facendo incontrare le loro fronti:"Ho bisogno di fare chiarezza,capisci?"

"Certo,ma sai che sono disposta ad aiutarti."

"C'è poco che tu possa fare...É una cosa che riguarda me,solo me. I miei sentimenti nei tuoi confronti mi confondono ancora di più. Dobbiamo...Dobbiamo allontanarci."

Fu come ricevere un pugno in piena faccia. Le paure di Lauren si erano appena materializzate. Colei che amava si era tirata indietro per la seconda volta. Si sentiva presa per il culo,delusa. Non c'è peggio di quando la persona a cui tieni più di tutte ti delude. La delusione non passa. È un amaro veleno che continua a scorrerti nelle vene fin quando non ti prosciuga. Fin quando non ti uccide.

Adesso i ruoli si erano invertiti:a piangere non era più Camila,ma Lauren.

Wishes-CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora