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I giorni passavano e nonostante Lucy fosse sempre al suo fianco,Lauren non riusciva a smettere di pensare a Camila. Era il suo chiodo fisso,l'unico pensiero che le suscitasse delle emozioni così forti.

Non fraintendete,per Lucy provava qualcosa,ma non era intenso come quello che,invece,sentiva per la cubana.A scuola la incrociava spesso,ma quella non sollevava nemmeno lo sguardo. Era come se non si fossero mai conosciute e comportandosi in quel modo dimostrava sempre di più che di lei non le importava nulla.

Ma a Camila importava eccome,anzi stava malissimo al pensiero di Lauren con qualcun altro. Si ripeteva che se lo doveva aspettare,che era colpa sua:dopotutto era stata lei a respingerla,a dirle che non aveva bisogno della sua presenza nella sua vita.

Dinah le aveva consigliato di fare esattamente come la ragazza dagli occhi verdi:voltare pagina. Cosí Camila aveva cominciato a scrollare pagine e pagine di siti d'incontri pieni di ragazze dalle descrizioni e dalle foto perfette,ma nessuna lo era tanto quanto Lauren. Con alcune ci messaggiava,eppure non le suscitavano un così particolare interesse e,ammesso che lo facessero,non appena chiedevano di incontrarsi,spariva.

C'è anche da dire che il discorso dei suoi genitori,la frenava un po' dal trovarsi una ragazza. Con sua madre i rapporti si erano acquietati,ma non le aveva rivelato ancora della sua sessualità,di cui diventava sempre più sicura con il passare dei giorni.

A volte si chiedeva come sarebbe stato affrontare tutto questo con Lauren. Più semplice? O l'avrebbe solo portata a dipendere ancora di più dalla ragazza dagli occhi verdi?

Nell'esatto momento in cui questi pensieri comparivano,li scacciava,perché non aveva più importanza. Erano due estranee. Lei aveva scelto di affrontare la cosa da sola,come sempre,e Lauren aveva semplicemente rispettato la sua decisione. Non poteva neanche pretendere che nel frattempo non stesse con qualcun altro,che l'aspettasse fin quando non si fosse sentita abbastanza pronta.

Però una parte di lei,ancora la reclamava come sua. Era come se avesse lasciato un'impronta indelebile nel suo cuore e nella sua mente. Era una droga. Un'ossessione. Un bisogno impellente di averla con sé.

La cosa assurda? Lauren provava le sue stesse sensazioni. Ogni volta che baciava Lucy,ogni volta che ci scopava,sentiva di star tradendo Camila. Poi si risvegliava dai suoi pensieri e si diceva che lei non stava facendo niente di male,che loro due non erano più nulla,ammesso che lo fossero mai state.

Per qualche strano motivo,però,una sera decisero entrambe di recarsi nel bosco. Il fato a volte è un po' stronzo,ma non fa accadere mai nulla per caso.

Camila accese la torcia del telefono,proprio al limitar del bosco. L'ultima volta che si era recata lì,aveva trovato Lauren con la sua amichetta e sperava vivamente di non incrociarle di nuovo. Cominciò a camminare tra le foglie secche,stringendosi nella sua felpona per il freddo e battendo un po' i denti anche per il timore. Non le piaceva granché quel posto di notte,ma era l'unico dove poteva stare in solitudine. È vero,c'era anche la spiaggia,ma faceva decisamente troppo freddo per sostare sulla riva. Con il mare agitato,poi,non le sarebbe mai venuto in mente.

Si arrestò non appena vide una figura seduta accanto al bordo del lago. Si girò e i suoi occhi verdi incontrarono quelli,smarriti,di Camila. Rimasero zitte per un po',poi Lauren decise di rompere il ghiaccio:"Puoi sederti qui,"indicò lo spazio accanto a sé:"sempre se ti va,ovvio..."

La cubana tentennò un attimo,ma poi fece come consigliato. Da un lato avrebbe voluto andarsene,dall'altro voleva rimanere con lei. Era da tanto che non si rivolgevano la parola e sentiva il bisogno di essere lí,in quel preciso istante,a respirare la sua stessa aria e a condividere lo stesso spazio vitale.

"C-come va?"chiese Camila,con voce tremante.

"Bene."abbassò lo sguardo l'altra ragazza.Ma chi voleva prendere in giro? Non andava bene un cazzo nella sua vita.

"Mi fa piacere."

Da quando i loro dialoghi erano diventati così scontati? Banali? Era meglio non parlare,piuttosto che rimarcare il fatto di essere due estranee che non avevano quasi più niente da dirsi. O forse avevano fin troppe cose di cui parlare,tanto da non riuscire a farle emergere.

Lauren si diede coraggio,non riuscendo più a sostenere l'imbarazzo che aleggiava tra di loro:"No,non va tutto bene in realtà. Fa schifo. Ogni cosa sembra essere peggiore da quando sei andata via."

"Davvero?"una nota di incredulità trasparì dalla voce di Camila:"Perché non mi sembra che ti sia fatta tanti problemi a voltare pagina."

La più grande non si aspettava una risposta simile. Boccheggiò e poi riprese a parlare:"Ne avevo bisogno e Lucy...era lí. Ho semplicemente preso ciò che mi si presentava davanti,senza farmi troppi problemi stavolta.Ma io sono una che li copre i problemi,che cerca di sfuggirgli senza risolverli. Non provo niente per lei. Forse la vecchia me l'ha voluta tanto in passato,ma non è più così."

Sputò tutto d'un fiato,guardandola negli occhi e sperando che,almeno questa volta,aprirsi potesse realmente servire a qualcosa. Parlare chiaro? Non l'aveva mai fatto prima di quel momento.

"Forse non sono la persona più adatta a cui raccontare queste cose."

"Mi prendi per il culo?"urlò Lauren,incapace,ormai,di contenersi:"Certo che sei quella adatta. Riguarda te. Me e te. O forse hai già dimenticato che c'è stato qualcosa tra di noi?"

"Come cazzo potrei dimenticarlo?"adesso anche Camila aveva alzato la voce:"Sei il mio primo pensiero sia quando mi sveglio la mattina,sia quando vado a dormire la sera. Pensavo di aver fatto bene ad allontanarti,ma ogni giorno non faccio altro che chiedermi come sarebbe stato rimanere al tuo fianco e abbassare le mie difese per una fottutissima volta!"

"Beh,io con te le avevo abbassate le difese,ma guarda come ci siamo ridotte!"strinse i pugni:"C'è ancora tanta oscurità qua dentro. Non sei l'unica che ha passato determinate cose,ma il modo in cui ti comporti fa intendere che ti senta quasi un'eccezione. E lo sai cosa mi da più fastidio? Che nonostante tutto il male che mi hai provocato,io continuo ad amarti!"

Camila spalancò gli occhi:"Tu cosa?"

"Ti amo. Ti amo,cazzo. Te lo ripeterei altre mille volte,se è questo di cui hai bisogno."

Se è questo di cui hai bisogno...

Le era fin troppo chiaro di cosa avesse bisogno:di lei. Così,senza pensarci due volte,si fiondò sulle sue labbra. Le erano mancate come l'aria,ed è assurdo,visto che le aveva assaporate una volta sola nella sua vita. Eppure,quell'unica volta era bastata per farle avere un costante bisogno di esse.

Le loro lingue si cercarono con passione e un qualcosa di più profondo e quasi difficile da definire. Camila si sdraiò di schiena,attirando Lauren con sé nel bacio. Quest'ultima si trovò sulla più piccola,a cavalcioni,e,quando si staccò un attimo chiese:"Sei sic..."

"Sì."rispose,senza darle neanche il tempo di finire.Ormai non sentiva neanche più il freddo iniziale.

Lauren prese a baciarle il collo,mentre le sue mani si facevano strada sotto la maglietta della ragazza,che dopo un po' venne sfilata ed abbandonata lì vicino. Le tolse anche il reggiseno e torturò i suoi capezzoli,tra lingua e denti,mentre la sentiva gemere. Ben presto furono entrambe nude e Lauren scese verso la fonte di piacere della più piccola,che prima stimolò con le dita,e dopo con la lingua,penetrandola nel frattempo.

Era stretta,fin troppo stretta.

"Sei vergine?"

Camila annuì,rispondendo:"Sì,ma voglio che continui."

E così fece,permettendole di abituarsi alla sua presenza dentro di lei,tra gemiti e sospiri.Quando la più piccola stava per arrivare al limite,ecco che fece scontrare le loro intimità e continuarono,urlando l'una i nomi dell'altra,fin quando non raggiunsero l'orgasmo. Insieme. Come non erano mai state prima di allora. Si trovavano in un'altra dimensione,che avevano creato solo loro due.Insieme.

Quando si strinsero l'una all'altra,stremate,Camila spezzò il silenzio dicendo al suo orecchio:"Ehi,Lolo...Ti amo anch'io."

Wishes-CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora