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Camila si svegliò,stropicciandosi gli occhi e mettendosi a sedere sul proprio letto.Indossava ancora i vestiti della sera precedente,durante la quale aveva potuto abbondantemente dire addio alle vacanze estive.Sostare in riva al mare,con rilassante musica nelle orecchie e mettere,di tanto in tanto,per iscritto i propri pensieri,fu particolarmente rigenerante.La scuola sarebbe iniziata di lì a un'ora,perciò si dilungò sotto il confortante getto della doccia.Non era pronta a varcare nuovamente quelle porte scolastiche,ma sapere che sarebbe stato l'ultimo anno le diede la necessaria spinta per prepararsi.Rimase leggermente interdetta nel trovare la sua amica Dinah ad aspettarla nel vialetto di casa:credeva che il primo giorno avrebbe preso l'autobus.

"Buongiorno!"esclamò la bionda,sporgendosi ad abbracciare la cubana.Le braccia di DJ erano per lei come una seconda casa e non tardò,quindi,a ricambiare la stretta.

"Pronta per l'ultimo anno di divertimento?"continuò,cominciando a guidare in direzione del fatidico edificio.

"Non direi esattamente di divertimento,ma sì,ce la posso fare."

"Su con la vita!Le cose cambieranno,vedrai,e  ci divertiremo un mondo."

Camila voleva davvero possedere l'entusiasmo della sua amica,ma le veniva alquanto difficile.A scuola si era sempre sentita esclusa,forse per il suo carattere così riservato e chiuso.Dinah era l'esatto opposto e più volte si era chiesta come la loro amicizia fosse ancora in piedi.Ce l'avrebbe fatta,si disse.Dopotutto era riuscita a resistere per ben tre anni,forse l'ultimo sarebbe stato davvero quello decisivo,di svolta.E un po' ci sperava davvero.

Per quanto riguarda la tanto bella e triste ragazza della spiaggia,quella seduta a pochi metri dalla cubana,la giornata non era iniziata per il meglio.Si era svegliata sentendo le urla dei genitori,che in quel periodo andavano tutt'altro che d'accordo,reduce di una notte agitata da incubi.Con la luna storta,si era fatta strada verso la doccia,all'interno della quale aveva mascherato le sue lacrime salate con le gocce d'acqua dolce provenienti dal getto.Si chiamava Lauren,Lauren Jauregui.So che forse non v'interesserà molto saperlo,ma Lauren stava vivendo un periodo di grande cambiamento.Innanzitutto,per quanto riguardava i rapporti all'interno della sua famiglia e,secondariamente,per la sua sessualità.Era già da un bel po' di tempo che si faceva delle domande sull'argomento,ad esempio:mi piacciono solo le ragazze o anche i ragazzi?Perchè sì,delle ragazze era assolutamente sicura e con il trascorrere dei giorni,delle ore,delle settimane e dei mesi,se n'era fatta una ragione.Era sicura di non poter definire la sua sessualità senza fare esperienze e,con suo grande dispiacere,era arrivata ai diciotto anni con poche ed insulse relazioni alle spalle.Adesso avrebbe iniziato l'ultimo anno di superiori e sperava davvero di far chiarezza sulla questione.Uscì dalla propria abitazione senza salutare i suoi,mettendosi invece un paio di cuffie nelle orecchie e cominciando a camminare. Avrebbe potuto prendere l'autobus,dato che di chiedere un passaggio a quei due non se ne parlava,ma preferí fare un po' di movimento. Aveva ascoltato Nevermind,il celebre album dei Nirvana,tante di quelle volte da aver perso il conto. Ma ogni singola volta,era come se fosse la prima in assoluto. Si beava nel sentire quegli accordi di chitarra,che si amalgamavano perfettamente con la voce roca di Kurt Cobain,il basso di Krist Novoselic e la batteria di Chad Channing.Durante il tragitto,una leggera pioggerella aveva cominciato a cadere,costringendola ad accelerare il passo. Si strinse nella sua giacca di pelle e finalmente arrivò davanti al cancello. C'era una gran calca di persone e tutte sembravano abbastanza incuranti del fatto che stesse piovendo. Magari avrebbero utilizzato la scusa di doversi cambiare,per saltare la prima ora. Le sembravano semplicemente dei trucchetti stupidi ed infantili.Le gocce d'acqua si erano fatte sempre piú insistenti,perciò sfrecciò in direzione della porta. Sfortunatamente,andò a sbattere contro una ragazza,facendola scivolare proprio in una pozzanghera di recente formazione. Aveva degli splendidi occhi color cioccolato,i capelli castani e una carnagione quasi color caramello.

"Cazzo!"esclamò quest'ultima:"Potresti fare attenzione!"

"Mi dispiace."affermò Lauren,porgendole una mano per potersi rialzare. La afferrò con riluttanza. Ormai non aveva piú importanza raggiungere un riparo:erano completamente inzuppate.

"Beh,cerca di stare piú attenta la prossima volta!"esclamò,con voce ancora irritata,ma si bloccò non appena incontrò le iridi color smeraldo di Lauren.Le si formò un groppo in gola,mentre il cuore cominciò a batterle forte nel petto. Era bellissima. Sembrava una dea scesa in terra,con quel piercing al naso e quelle labbra carnose.

"Tutto bene?"chiese Occhi Smeraldo,leggermente confusa.

"Sì..."sussurrò l'altra,ancora scossa.Rimasero lì,ad osservarsi.Chiedendosi cosa diamine fosse successo in quell'attimo.L'avevano sentita entrambe:come una scarica elettrica che attraversava i loro corpi,provocandogli la pelle d'oca.Non potevano di certo sapere che da lì a poco avrebbe davvero avuto inizio la loro vita.

Wishes-CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora