Passarono alcune settimane dal loro arrivo nella capitale inglese, ma Hermione non riuscì ancora ad accettare il trasloco, lasciando la sua vita alle spalle, non si preoccupava neanche di aver perso degli amici perchè non li ha mai avuti; era una ragazza che piaceva stare da sola, il suo mondo era nei libri che leggeva. In questi giorni cercò di aiutare il più possibile sua madre nel sistemare la casa, ma quello non era l'unico problema; purtroppo i soldi che hanno a disposizione non furono necessari nel pagare le prime bollette, così la ragazza si mise a cercare un lavoro. Mandò tantissimi curriculum, ma nessuno accettò, i proprietari dei vari negozi del centro volevano qualcuno che avesse delle esperienze lavorative, ma la povera Hermione non ne aveva neanche una, e così senza disperandosi, continuò a stamparli e a imbustarli finchè qualcuno non la assumesse. Così una mattina.
Hermione: "Mamma. Mamma." urlò.
Bianca: "Che c'è Hermione? Cosa c'è di così eccitante?" si avvicinò alle scale.
Hermione: "Guarda!" felicemente scese le scale con la lettera in mano.
L'adolescente le dò di scatto la lettera con scritto che saranno disposti ad avere un colloquio. La mamma è talmente felice della notizia che le scese una lacrima sulla guancia destra.
Hermione: "Oh mamma." le sorrise e con il pollice le accarezza la guancia raccogliendole la lacrima.
Bianca: "Figlia mia, non so che dire. Ti rendi conto che se questo lavoro sarà quello giusto, riusciremo a pagare tutte le tasse che quel maledetto non ha pagato."
Hermione: "Mamma, ce lo siamo promesse. Non dobbiamo più nominare papà e neanche tutte le cose che ci ha fatto passare. Io ora sono con te e tu con me, stiamo bene e mi auguro che sarà sempre così." le mise le mani sulle spalle per tranquilizzarla.
Hermione prese la borsa e il giubbetto di jeans e se lo legò attorno alla vita, ed uscì. Si presentò al negozio dove l'hanno chiamata per un colloquio. Si fermò davanti a un centro estetico, sorrise, ma sotto sotto aveva un po' di ansia, ma dopotutto era normale averla. Entrò. Sentì un buonissimo profumo di lavanda, sembrava di stare in paradiso, la musica era perfetta, la rilassava già prima di farsi un massaggio, era proprio una bella sensazione.
Anna: "Buongiorno. Posso aiutarla?" sorrise alla fanciulla.
Hermione: "Buongiorno. Sì grazie. Sono venuta per fare un colloquio."
Anna: "Ah, tu sei la ragazza che mio padre ha convocato. Piacere Anna." le porse la mano.
Hermione: "Hermione. Hermione Granger." le diede la mano.
Anna: "Purtroppo mio padre è a casa malato, quindi per oggi gestisco io."
Hermione: "Se vuole passerò un altro giorno."
Anna: "Oh no. Posso fartelo io il colloquio. Fammi vedere un secondo il tuo culliculum."
Hermione: "Eccolo." le diede il foglio.
Anna: "Mmm. Vedo che non hai esperienze. Ma saremo disposti a farti fare una settimana di prova, se va tutto bene ti assumiamo." sorrise e le riconsegnò il foglio.
Hermione: "E' fantastico! Quando potrò iniziare?"
Anna: "Io direi lunedì. Noi apriamo alle 10, ma noi veniamo qui alle 8."
Hermione: "Va bene, nessun problema. Ci vediamo lunedì. La ringrazio tantissimo. Arrivederci." uscì dal centro con un sorriso a 32 denti.
Anna: "Buona giornata."
Eccovi il secondo capitolo. Lo so che è da un bel po' che non aggiornavo, ma ci sono stati alcuni problemi col pc. Ora sono super felice di aver continuato, mi mancava molto scrivere. Spero che vi sia piaciuto, se è così fatemi sapere cosa ne pensate. Un abbraccio :)
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You open my eyes *Dramione*
FanficAmore impossibile tra una ragazza babbana e un mago purosangue. Ma un segreto cambierà le loro vite per sempre. Riusciranno ad accettarlo? AVVISO: - Questa è una Dramione fanfiction, quindi se non li shippate vi saluto. - Accetto consigli e niente i...