Capitolo 3 - L'incontro

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I primi tre giorni di lavoro per Hermione furono molto impegnativi, ma non si poteva lamentare dopotutto, lei sapeva con certezza che non si sarebbe fatta sfuggire questa opportunità. Nonostante si trovasse in un centro estetico, Anna non la mise ancora a fare massaggi, cerette o settore trucchi, ma che si sarebbe dovuta occupare della pulizia del negozio; le altre due commesse avevano delle splendide mani, unghie sistemate e la pelle profumata con olio di lavanda, invece la riccia aveva i capelli raccolti con una coda fatta male e un ciuffo che le copriva gli occhi, le sue mani non si vedevano, erano nascoste da un paio di guanti gialli. Poverina.

Intanto, dall'altra parte della via, c'era un grosso edificio con tantissime finestre che splendevano, al quinto piano si trovava un grosso ufficio, con un divanetto a due posti, una poltrona molto confortevole e un tavolino da caffè in mezzo, e di lato si trovava una grossa scrivania, e a sedersi c'era un tipo dai capelli biondi, elegante e con la testa chinata verso il tavolo.

Bussarono alla porta.

"Avanti." disse il biondo.

Segretaria: "Signore. Sono arrivati."

Il biondo alzò la testa, aveva gli occhi color ghiaccio, quando ti guardava avevi la sensazione che ti congelava. Era privo di emozioni positive, l'unico affetto che aveva, era per la madre, ma solo per lei.

Draco: "Falli venire."

Segretaria: "Certo Sig. Malfoy."

La riunione finì, e anche la giornata di lavoro. Draco, mentre augurava una buona serata a ogni dipendente che incontrava, guardò il suo Rolex d'oro, e vide che si era già fatto molto tardi dal suo prossimo impegno e doveva trovare una scusa per il ritardo. Claire non lo avrebbe accettato.

Nel frattempo, nel negozio estetico, Anna diede ad Hermione una possibilità. Le fece fare per la prima volta un massaggio a un cliente abituale. La ragazza era contenta dell'occasione che le aveva dato Anna, si sistemò i capelli e si tolte quei maledetti guanti.

Anna: "Bene Hermione, tra poco da quella porta entrerà un signore. Te devi solamente farlo sembrare in paradiso. Io mi fido di te." sorrise alla ragazza.

Hermione: "Tranquilla. Non ti deluderò." pure lei ricambiò il sorriso e mandò via Anna nella stanza accanto.

Il signore aprì la porta del locale, era proprio lui.

Hermione: "Buonasera".

Draco: "Buonasera."

Hermione: "Prego, mi segua." indicò al biondo la strada per la stanza delle meraviglie.

Hermione lo fece accomodare sul lettino, gli fece togliere i vestiti della parte del busto, e lo fece sdraiare con la schiena all'aria. Provava un po' di ansia dato che era la prima volta che massaggiava un cliente. Si fece coraggio e cominciò a mettersi un po' di olio sulle mani.

Draco: "Faccia attenzione alla parte destra, mi fa molto male."

Hermione: "Non si preoccupi."

Cominciò a fare dei movimenti con le mani, ma Malfoy non gradì.

Draco: "Ahi!!"

Hermione: "Mi scusi."

Ora fece con il gomito. Ma anche lì non ebbe molto successo. Draco si alzò di colpo e improverò la ragazza dicendole che non sa farli. La ragazza gli chiese mille volte scusa, ma il signore chiamò Anna, dicendole che ha fatto un pessimo lavoro e che non la voleva più in questo negozio.

Hermione: "Mi scusi, ma lei chi è per dire ad Anna cosa deve fare con me!"

Draco: "Negata e maleducata."

Anna: "Hermione, lui è un cliente fisso, e io non posso lasciare che lui non venga più qua."

Hermione: "Quindi mi sta licenziando?"

Anna non disse una parola, ma Hermione capì. E se ne andò via con le lacrime agli occhi. Non ebbe mai provato un odio verso qualcuno, ma questa volta credo che fece un'eccezione.

Hermione: "Ti odio! Ti odio Sig. Malfoy!!!"

Ecco il terzo capitolo. Spero che vi sia piaciuto, se è così lasciate una stellina e un commentino. Vi mando un grosso bacio e al prossimo capitolo. :)

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