Capitolo 14 - La scommessa

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Lunedì arrivò in un batter d'occhio, Draco vide Hermione nel suo ufficio, per la prima volta, cominciò ad abituarsi all'idea di vederla praticamente quasi tutti i giorni. Lui stò nel suo e lei fece lo stesso. Cercarono entrambi di incontrarsi il meno possibile, ma non fu facile come sembra; stesso piano e due uffici uno davanti all'altro.
Alex, il capo di Hermione, se ne stò seduto tranquillo sulla sua poltrona di velluto rosso a leggere dei documenti, ad un tratto Draco aprì la porta.
Alex: "Hey Draco. Vieni pure."
Draco entrò, chiuse la porta e si sedette sul divanetto vicino al tavolino da caffè.
Draco: "Ero passato prima, mi hanno riferito che eri ad una riunione."
Alex: "Sì, infatti ho finito da poco. Vuoi qualcosa? Un tè, caffè?"
Draco: "Caffè. Grazie."
Alex alzò la cornetta del telefono posta sulla sua scrivania e chiamò Hermione.
Alex: "Portami un caffè e dello zucchero. Grazie."
Il sig. Rossi appoggiò la cornetta e poco dopo bussarono alla porta.
Alex: "Avanti."
Entrò Hermione con un vassoio, con sopra una tazzina di caffè e una ciotolina con all'interno dei cubetti di zucchero. Porse il vassoio sul tavolino, capì che il caffè fu per il sig. Malfoy.
Hermione: "Quanto zucchero, signore?"
Draco: "Due. Per favore."
Dopo aver aggiunto lo zucchero, lo porse a Malfoy. Draco fece un leggero cenno con la testa per ringraziarla del caffè.
Hermione: "Se non avete più bisogno di altro, io andrei a casa."
Alex: "Vai. Vai pure."
Hermione: "Grazie. Buona serata."
Alex: "Arrivederci."
Alex guardò la ragazza fino a quando non ebbe chiuso la porta.
Alex: "Wow. È straordinaria."
Draco: "Chi?"
Alex: "La Granger."
Draco: "Stai scherzando vero? Aspetta, fammi controllare se hai la febbre."
Alex: "Eh dai piantala! Non so Draco, lei ha un qualcosa che non ho mai visto in nessun'altra donna."
Draco: "Sprechi il tuo tempo fratello. Da quello che ho capito ha un bel caratterino e sono sicuro che non ha la mano ferma. Parlo per esperienza personale."
Alex: "Uuuhhh... come piacciono a me. Infatti ti avevo raccontato quando si è presentata qui per il colloquio. Da quel giorno ce l'ho sempre nei miei pensieri. Mi è venuta un'idea."
Draco: "Che idea?"
Alex: "Facciamo una scommessa."
Draco: "Basta! La tua vita è piena di scommesse."
Alex: "Sì. Ma questa è decisamente migliore. Ora te la propongo: €500 se uno dei due riesce a portarla a letto."
Malfoy rimase in silenzio per qualche secondo.
Draco: "Ma tu sei completamente matto! Non sono d'accordo su queste tue idee folli.
Alex: "Non mi dire che hai paura di perdere. Ti conosco fin troppo bene amico mio, non saresti capace di lasciarti scappare un bocconcino come lei."
Draco: "Non ti importa minimamente che io sia già impegnato con tua sorella."
Alex: "Non lo verrà mai a sapere, e poi si vive una volta sola. No?"
Draco: "Un mese. Chi ce la farà, €500."
Alex: "Così ti voglio! Bravo!"
Draco: "Si è fatto tardi, devo tornare a casa. Ti saluto."
Alex: "A domani."
Passarono due ore da quando Hermione uscì dall'azienda, oggi cominciò a fare da babysitter al piccolo Scorpius. I suoi compiti furono solo nel preparargli la cena, giocare e sistemarlo per andare a letto. Finito l'ultimo compito, prese un libro dal suo zainetto e si sedette sul divano giù in salotto. Fuori ci fu un forte temporale, e all'improvviso, scoppiò un blackout.
Hermione provò ad accendere la luce della sala, ma con scarsi risultati; ad un tratto sentì dei rumori provenire dalla serratura della porta principale.
Hermione: "Non può essere il sig. Zabini, mi ha detto che sarebbe stato via tutta la notte. Oddio. E se fosse un ladro. Sicuramente il padrone avrà fatto installare un antifurto. Però, aspetta un secondo Granger. Se c'è il blackout, probabilmente non scatterà nessun allarme."
La porta si aprì, la ragazza vide una sagoma alta e nera ferma sullo zerbino, e si nascose dietro la colonna vicina al divano, si spaventò molto, soprattutto se dovesse capitare qualcosa al bambino. La sagoma misteriosa chiuse la porta e provò ad alzare e abbassare la levetta della luce, ma niente. Hermione non riuscì ad aspettare un secondo di più, e grazie alla luce dei lampi, si avviò verso il tavolo e prese il vaso pieno di fiori. Si avvicinò da dietro verso l'ombra e gli diede una forte botta sulla testa.
Il bambino si svegliò di colpo, scese dal letto e si diresse verso le scale.
La testa si trovò verso la finestra, e un lampo fece molta luce alla sala.
Hermione porse la mano per spostare i capelli presenti sul viso dell'uomo,ma quando se ne accorse fu troppo tardi.
Hermione: "Signor Malfoy!?!"
Scorpius corse giù e si fermò vicino alla ragazza.
Scorpius: "Papà!"

You open my eyes *Dramione*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora