L'erede di Salazar Serpeverde

Capitolo 21

- Cosa significa? È davvero in grado di controllare le profezie? - chiese Hermione.

I semidei la guardarono e si lanciarono un'occhiata.

In effetti no! Nessuno aveva questa capacità però era anche vero che non sapevano che cosa era in grado di fare Caos.
E sicuramente non avevano idea di cosa passava per la mente di Percy.

Certo se il figlio di Poseidone fosse stato in sé il potere del creatore del mondo sarebbe stato al sicuro ma così?
Così era davvero possibile?
Solo in quel momento si cominciavano a rendere conto del vero pericolo che stavano affrontando.

Anche gli dei avevano cominciato a tremare.
Ok che capivano il motivo per cui Caos aveva scelto Percy Jackson ma il fatto che il semidio avesse perso la testa non era d'aiuto a nessuno.

Ancora sembrava lucido, in parte, ma quello che si chiedevano era quando avrebbe perso del tutto la testa e distrutto il mondo.

- Non lo sappiamo - ammise Jason - Non abbiamo idea di quello che sa fare ora -

- Ginny - disse Ron - Per quale razza di motivo ha preso mia sorella? -

Luna gli mise una mano sulla spalla e scosse il capo guardando Harry che se ne stava in un angolo a borbottare tra sé.

Il mago sbuffò poi prese la strada dell'uscita e si mosse.

Hazel osservò la scena e lo seguì, Talia fece lo stesso e lo fermarono poco fuori dal loro "rifugio".

- Dove vai Harry? - lo chiamò Hazel.

- A farmi due chiacchiere con Percy - rispose - Hanno detto che ha preso Ginny perché vuole me. Gli darò ciò che chiede -

Talia ridacchiò.

- Capisco perché ti vuole dalla sua parte - disse - Fate gli stessi ragionamenti e avete le stesse priorità. Saresti un perfetto alleato per lui -

O forse il problema principale era che Percy sapeva per certo che avere quel mago in particolare come nemico sarebbe andato a suo sfavore.

Dopotutto c'era pur sempre il detto "tieniti stretti gli amici ma ancora più stretti i nemici".
Il semidio sapeva pur sempre quello che faceva.

Quindi era più probabile che volesse Harry dalla sua parte proprio per evitare che lui fosse suo nemico.
O forse...visto che Percy conosceva la vera profezia aveva ancora un altro motivo per averlo con sé.

- E vorresti fare il suo gioco? - chiese Hazel - È una follia! Stiamo facendo tutto questo per fermarlo e tu ti consegni a lui come se nulla fosse -

- Ho scelta? - chiese il mago - Non posso lasciargli Ginny, mi dispiace ragazzi -

E detto questo voltò le spalle alle due ragazze e se ne andò.

Sapeva dove erano rifugiati i Mangiamorte e sapeva dove avrebbe trovato Percy...

Forse sarebbe stata la resa dei conti o forse avrebbe solo peggiorato la situazione.

                               ***

Annabeth si era addormentata da un pezzo. Doveva essere stanca morta.

Gli aveva detto che dopo il parto non si era riposata mai per diversi motivi e, stranamente, anche se in quel momento non si trovava nel posto più sicuro al mondo si era presa il lusso di riposarsi un po'.

Noah, al contrario, aveva tutte le energie che mancavano alla madre.
Era una fortuna che fosse così piccolo, Percy si stava già immaginando come sarebbe stato quando sarebbe cresciuto un po': un terremoto. Sua madre avrebbe detto che sarebbe stato come suo padre, come minimo.

Il figlio di Poseidone sospiró mentre osservava il figlio che giocava con i bottoni della sua camicia.

Stranamente si sentiva in pace con se stesso e libero, non sentiva più nessun peso a gravargli sulle spalle, più nessuna responsabilità.
Persino l'odio che gli avevano fatto uscire a furia di torture fisiche e mentali sembrava sparito.
Si sentiva semplicemente di nuovo se stesso.

Purtroppo era anche consapevole che una volta uscito dalla stanza in cui si trovava con le due persone che più amava al mondo, sarebbe tornato tutto come prima e la sua rabbia sarebbe tornata con prepotenza.

I primi tempi aveva detto di avere il pieno controllo, che sapeva perfettamente quello che stava facendo, ma andando avanti si stava rendendo conto che spesso e volentieri mostrava due personalità differenti.

Era questo il problema. Aveva sentito dire che i pazzi non riconoscevano e non ammettevano mai la loro follia e cominciava a pensare che il suo caso fosse lo stesso.

Forse era pazzo, forse era posseduto da qualcos'altro vicino a Tartaro...non la sapeva.

Al contrario sapeva che quando aveva fatto annegare Voldemort anche Tartaro se ne era tornato nel suo regno e non sarebbe tornato finché non avesse trovato qualcuno disposto ad accettare parte del suo spirito quindi per il momento non avevano problemi da quel punto di vista.

In sostanza l'unico pericolo per il mondo e per tutti era lui.

Temeva che Voldemort e Tartaro avessero fatto quello che avevano fatto proprio per arrivare a quello scopo: far impazzire Percy e trasformarlo nell'arma che avrebbe distrutto il mondo.

E forse era proprio quello che avrebbe dovuto fare!
Perché ci stava ancora girando intorno dopotutto?

Era come una seconda personalità la sua e ora sembrava riemergere quella folle, quella che volevano gli altri.

Poggiò Noah sul letto, di fianco a sua madre, lasciò un bacio tra i capelli di suo figlio e uno sulle labbra della sua ragazza.

Sapeva di non avere scelta.

Voldemort voleva la distruzione del mondo magico e gliela aveva messo in testa a forza, Tartaro del mondo intero.
Percy sperava solo che lo fermassero prima di arrivare alla distruzione del mondo, perché lui non era in grado di fermarsi.
Avrebbe dovuto combattere contro se stesso e non ne aveva la forza.

Uscì dalla stanza, dove trovò Nico e Will intenti a parlare sotto voce.

- Portateli via - disse rivolto ai due senza guardarli - Andate via da qui, non mi fermerò e non voglio farvi del male. Fatemi un favore, chiedete a mio padre di ospitare Noah e Annabeth. Forse il suo regno è l'unico posto sicuro -

Fece per andare via ma Nico lo fermò.

- Non ti abbandoneremo - disse il figlio di Ade - Né ora ne mai. Vuoi proteggere la tua famiglia? Allora fallo tu, se sarà necessario di prenderemo a calci, Perseus Jackson -

- È tempo perso Nico - gli rispose il maggiore - Non sai che cosa mi hanno fatto, nessuno può aiutarmi -

E con queste parole che sapevano di tragedia li lasciò, senza dargli la scelta o la possibilità di affrontarlo.

Angolo autrice:.
Come promesso, oggi l'altro capitolo!

Si sa un po' di tragico in effetti ma ancora non mi va di far finire questa guerra, inoltre dobbiamo scoprire qual'era la vera profezia che Percy/Caos ha modificato.

Allora devo dire che, non penso di arrivare a 30 capitoli quindi è molto probabile che da qui in poi saranno parti decisive per la conclusione della storia.

E penso sia tutto...ditemi che ne pensate del capitolo e alla prossima 😘