Capitolo 27

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Percy sentì bussare alla porta e alzò la testa dalle carte che stava esaminando.

Il Basilisco sollevò la testa e soffiò.

- Chi è? - chiese il semidio.

La porta si aprì e la signora Malfoy fece il suo ingresso.

- Mio signore... c'è Harry Potter che vorrebbe parlarvi - disse.

- Fallo entrare -

La donna si spostò e il mago occhialuto fece il suo ingresso.

- Lasciaci soli - disse Percy alla donna - E anzi mandami Draco -

La donna chinò il capo e se ne andò.

- So dov'è la Fonte - disse Harry - Solo che...i ragazzi stanno preparando il contrattacco e Annabeth ha preso il comando della situazione -

Percy annuì senza avere il minimo sussulto al nome della sua fidanzata.
Cosa strana, si disse Harry, visto che fino a poco tempo prima il nome della figlia di Atena lo faceva reagire.

- Dobbiamo sbrigarci - disse Percy - Non abbiamo molto tempo -

Il mago annuì e il semidio chiuse le cartine che stava studiando.

- Aspettiamo Draco e andiamo, ne sei sicuro che sia quello il posto? -

- Assolutamente si -

Percy annuì e prese mantello e maschera, proprio nel momento in cui la porta si apriva e Draco Malfoy faceva il suo ingresso.

- Mi hai chiamato? - chiese il mago accorgendosi solo in quel momento della presenza di Harry e capendo il motivo per cui il suo capo l'aveva fatto chiamare.

Da una parte sperava che qualcuno li avrebbe fermati in tempo ma non ci credeva più di tanto e lui non avrebbe di certo fermato Percy.
Per ovvi motivi.

- Siamo pronti ad andare...Harry fai strada - ordinò il semidio.

Il Basilisco sollevò la testa e lo fissò per un momento, tentennando.

- Non puoi venire con me - gli disse Percy - E poi... è qui che non sono al sicuro -

Dopotutto lo sapeva, aveva avuto quella visione e aveva la certezza che se lo avessero catturato lo avrebbe preso esattamente nella sala del trono.
La scelta migliore sarebbe stata non farsi trovare in quella stanza ma Percy sapeva perfettamente che alla Parche piaceva prendere per il culo gli altri.
Anche se...con il fatto che aveva Caos in sé forse per una volta sarebbe stato lui a prenderle per il didietro.

Harry e Draco si lanciarono un'occhiata perplessa a quelle parole.
Non capivano a cosa si stava riferendo Percy ma il tono che aveva usato non era rassicurante e mise i brividi ai due maghi.

Poi il semidio guardò il mago occhialuto e ad Harry non restò altra scelta che obbedire.

- Andiamo alla Gringotts - annunciò incamminandosi verso l'uscita del castello dei Mangiamorte.

Non li avrebbe fermati nessuno, perché il Ministero era al servizio dei Mangiamorte e quindi le forze dell'ordine non avrebbero fatto nulla.
Era probabile che alla banca avrebbe opposto resistenza ma Percy sapeva perfettamente come farli obbedire ai suoi ordini.

                                ***

- La Gringotts? - chiese Hermione - Ne siete sicura? -

La McGranitt annuì.

- Ad Harry interessava sapere dove si trova la Fonte della nostra magia e appena l'ha saputo è andato da Percy Jackson. Evidentemente è quello il suo obbiettivo - spiegò la professoressa.

- Dobbiamo fermarli - disse Ron - Se arrivano a quella Fonte...-

- Saremmo spacciati - continuò Neville - Ma siamo davvero pronti ad affrontare Harry? -

- E c'è anche Draco e Percy...dovremmo stare attenti - disse Hermione - Non è il caso di scherzare -

- A Percy pensiamo noi - disse Annabeth - Lo metteremo alle strette -

Hermione annuì.
Erano ormai pronti all'attacco e avevano anche il nuovo campo di battaglia.
Forse se li attaccavano nella Gringotts avrebbero avuto qualche speranza in più.
Inoltre aveva come la sensazione che Percy non avrebbe coinvolto i Mangiamorte.

Sarebbero stati in tre contro tutti loro.

Sarebbe stata la loro unica occasione per fermarlo.
Se fosse arrivato alla Fonte...a quel punto avrebbe deciso lui chi avere il potere e chi no.
E sarebbe stato in netto vantaggio rispetto a loro.

Decisamente.

- Buona fortuna ragazzi - disse la McGranitt a quel punto, guardandoli in viso.

Annuirono tutti e uscirono diretti alla Gringotts...

Annabeth insieme a Talia, Hazel, Frank, Leo, Calypso e Piper; e dei maghi: Hermione, Ron, Ginny, Neville, Cho, Luna e qualche altro mago che aveva deciso di provarci.

La resa dei conti stava ormai per arrivare...

...e se non avessero vinto questa volta avrebbero perso per sempre e Percy avrebbe avuto solo più potere, e se non lo avessero fermato definitivamente avrebbe poi attaccato il suo stesso mondo.

                              ***

Le campane dall'arme della Gringotts cominciarono a suonare a ripetizione ma nessuno andò ad aiutarli, nessuna guardia al servizio del Ministero osò avvicinarsi e quelli che facevano da guardai alla banca si spostarono e si inchinarono al passaggio del nuovo capo dei Mangiamorte.

Nessuno osava sfidarlo, nessuno aveva davvero il coraggio di fermarlo...erano bastate le storie sui suoi poteri a far prendere la decisione a chi si metteva sul suo cammino.
Anche se non avevano davvero visto tutto.

Percy si diresse verso il seggio principale della banca per farsi e portare nel luogo in cui era nascosta la Fonte che cercava.
Harry e Draco ai suoi due lati per difenderlo e appoggiarlo.

- Fossi in voi non opporrei resistenza - disse Percy al tipo incappucciato davanti a lui.

- Fossi in te non lo farei nemmeno io - disse quello rivelando una voce femminile.

Quello che doveva essere un elfo rivelò due gemme blu elettrico e l'attimo dopo dal suo corpo scaturì un fulmine che colpì Percy al petto, facendolo volare per diversi metri.

Harry e Draco estrassero le bacchette.

- Fermi! -

Altri due elfi si rivelarono essere Hermione e Ginny che puntarono le bacchette verso i due maghi.

Hazel uscì da un lato del muro e colpì il pavimento con la mano facendo sollevare dei pezzi di terreno e bloccando le braccia di Percy.

- Ti abbiamo preso, Percy, arrenditi - disse la figlia di Plutone.

Ma Percy a quel punto la sorprese e scoppiò in una risata sguainata.
Poi fece forza sulle braccia e ruppe le manette temporanee che aveva creato Hazel.
Si alzò e la fissò.

- Bella mossa Hazel... - disse il figlio di Poseidone - Ma vorrei farti notare che mio padre è lo scuotitore della terra -

- Attenti! - urlò Talia saltando giù dal seggio, ma era già troppo tardi.

Poi Percy tirò un pugno contro il pavimento e la terra cominciò a tremare e a spaccarsi...

Angolo autrice:
Eccoci qui!

Allora che ne dite del capitolo?!

E secondo voi cosa succederà?

Non dico altro...e vi lascio alle vostre teorie.

Alla prossima 😘

L'erede di Salazar SerpeverdeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora