Prologo

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Annabeth attraversò il tempio di Era, riluttante.
L'ultima divinità con cui voleva avere a che fare era forse l'unica che avrebbe potuto aiutarla, o meglio aiutarli.

Trovò la dea del matrimonio sul suo bel trono e si inginocchiò.
Doveva ammansirla per ottenere con le buone ciò che voleva.

- Annabeth Chase - disse la dea - Una delle semidee che mi odiano più di tutte -

Annabeth si alzò e la guardò fissa negli occhi.

- Credo, regina Era che per il momento sia il caso di bloccare la nostra faida personale - disse la figlia di Atena.

Le costava parecchio chiederle quella cosa, ma aveva capito che forse la sua idea era la loro unica e ultima speranza.

- So già cosa sei venuta a chiedermi - disse la dea alzandosi dal trono - Ma non è detto che ti aiuterò -

Annabeth strinse i pugni.

- È il minimo che potreste fare dopo il casino con Gea e i giganti, non credete - le ringhiò contro.

- Io? E cosa c'entro? -

Annabeth si morse la lingua per non insultarla gratuitamente anche se la dea sembrava volerla spingerla a fare proprio quello.

Doveva. Mantenere. La. Calma.

Si portò le mani alla pancia che ormai era parecchio evidente e cercò la rassicurazione della presenza del suo bambino.

- Sappiamo entrambe, come anche gli altri dei, che il buio ha cominciato ad inghiottire Percy dalla nostra avventura nel Tarato - disse la ragazza provando a mantenere un tono di voce calmo e fermo - E non sarebbe successo se VOI non ci avreste scagliato contro la Madre Terra -

Era fece un gesto noncurante con la mano.

- Annabeth Chase, figlia di Atena, non ti aiuterò perché sei tu a chiederlo ma perché poi avrei mio marito e gli altri dei contro, inoltre, nessuno di noi vuole che questo mondo collassi. Come faremmo noi dei se il mondo mortale venisse distrutto? -

- Vorrei farle notare, Divina Era, che una volta distrutto il mondo mortale Percy verrà a fare una visitina anche all'Olimpo - ribattè Annabeth - E voi non potete toccarlo visto che è protetto da Caos -

La dea fece un verso stizzito.
Era pienamente consapevole del rischio che stavano correndo e di come il mondo stava per trasformarsi in qualcosa d'informe, pieno di fumo e dolore.
Forse aveva una certa antipatia per Annabeth Chase ma forse quella mortale poteva davvero aver trovato la situazione ai loro problemi recenti.

- D'accordo - disse Era - Chiamerò Artemide e alcune levatrici, bisogna prepararsi per il parto -

Detto questo si avvicinò alla semidea e poggiò una mano sulla sua pancia.

- Spero solo che tu abbia ragione, Annabeth - le disse prima che una luce avvolse la dea e la ragazza.

Annabeth sorrise.

La resa dei conti era vicina.

Angolo me:
Ciao gente!

Indovinate un po'?

Ecco il prologo dell'ultima storia di "Due eroi diversi...stesso calibro" il continuo di "The Basilisk" ma non serve nemmeno dirvelo perché lo sapete già da soli.

Ad essere sincera volevo aspettare ancora un po' a pubblicare perché ho troppe storie in corso (tanto per cambiare) ma poi questa mattina mi si è accesa la cosidetta lampadina ed eccoci qua con il prologo.

Adesso...bè, vi lascio alle vostre supposizioni e alle vostre teorie.

Secondo voi che cosa sta succedendo?

Precisiamo che non so quando aggiornerò, nel frattempo vi lascio con quello che secondo voi succede e succederà.

Ciao a tutti e alla prossima! 😘

L'erede di Salazar SerpeverdeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora