Quando aprirono la porta della sua cella Ginny non sapeva che fare, se era il caso di lanciarsi contro i suoi carcerieri o stare zitta e obbedire.
Ma poi, quando vide chi c'era sulla porta rimase ancora di più scioccata che restò pietrificata.
- Ginny - la chiamò Harry.
Era pallido e sembrava reggersi a malapena ma era lì, non era in catene e non era sorvegliato ma la cosa la preoccupò ancora di più.
In quei momenti non sapeva più che cosa aspettarsi, ne lei ne nessun altro in quel mondo.
- Stai bene? - gli chiese il suo ragazzo.
Lei si alzò e annuì, guardandolo confusa.
- Piuttosto tu come stai? - chiese la ragazza diffidente.
- Mh...bene - rispose il mago allungando una mano verso di lei per farla uscire da lì.
- Mi lasciano andare? - chiese.
Non che dubitava delle abilità di Harry ma non credeva nemmeno che fosse riuscito ad arrivare lì da solo, soprattutto vista la presenza del capo dei Mangiamorte.
- Sono venuto a liberarti, non abbiamo tempo, muoviti - disse il ragazzo prendendola per il polso e trascinandola fuori.
Non capiva, Ginny era sempre più confusa, durante tutto il tragitto non incontrarono nessun nemico, nessun allarme scattò e nessuno li fermò.
Non passarono dalla porta principale ma da un passaggio segreto che si era aperto suo muro nella parte opposta delle celle.
Si lasciava trascinare dal suo fidanzato perché, sinceramente, non sapeva che fare o di chi fidarsi.Harry si fermò e la guardò.
- Che c'è? - chiese il mago guardandola.
Lei scosse il capo.
- Nulla è che...mi sembra tutto troppo facile - ammise.
- Forse ora - rispose il mago - Ne ho passate di cotte e di crude per trovarti e mettere fuori gioco un bel gruppo di Mangiamorte, ma non saranno addormentati ancora a lungo. Sbrighiamoci siamo quasi fuori -
Non aveva nominato Percy Jackson e la cosa continuava a preoccuparla. Ma dopotutto perché Harry avrebbe dovuto mentirle? Non aveva senso!
E poi si fidava delle sue capacità e Harry conosceva i Mangiamorte meglio di chiunque altro quindi forse aveva davvero fatto quello che aveva detto.
Alla fine Ginny decise di smetterla di fare la difficile e insieme al suo fidanzato lasciarono la base dei Mangiamorte per tornare dai loro compagni e preparare un nuovo piano di attacco, visto che ora sapevano dove trovarli.
***
Il Basilico sollevò la testa e Percy aprì gli occhi.
Draco era sulla porta e fissava in modo strano il serpente gigante.
- Lo sai che non ti attaccherebbe mai - gli disse il semidio.
- Lo so - rispose il mago - Ma so anche che se tu glielo ordini lo farà -
- Non ne ho l'intenzione -
E per confermare le sue parole il Basilico si spostò per lasciare il passaggio al ragazzo.
Draco scosse il capo e si avvicinò a Percy.
- Ho fatto quello che mi hai detto...non erano contenti e Annabeth ha opposto resistenza ma alla fine Nico e Will l'hanno fatta ragionare -
Il semidio annuì e rilassò le spalle.
Con quello che gli aveva appena detto Draco aveva la conferma che Annabeth e Noah sarebbero stati lontano da lui, lontani e al sicuro.- Allora possiamo procedere - disse poi alzandosi dal trono.
- Ne sei sicuro? - chiese il mago - Se lo fai distruggerai anche i tuoi servitori -
- Almeno me ne libero - borbottò - Non sopporto più nessuno di loro -
Draco scosse il capo.
- Attento a come parli - gli disse - Non possiamo fidarci di nessuno, potrebbero sentirti e rivoltarsi contro di te -
Il Basilico soffiò proprio per far capire che sarebbe stato da pazzi fare una cosa del genere con lui di guardia.
Se c'era qualcuno che era al sicuro lì dentro era proprio il semidio.
Percy si strinse nelle spalle.
- Sono liberi di fare ciò che credono, comunque ho bisogno anche di te -
- Harry ha accettato? - chiese poi Draco.
Percy annuì e gli diede le spalle controllando fuori dalla finestra.
- Sta chiedendo proprio adesso alla sua insegnante dov'è quel posto... dobbiamo avere conferma da qualcun'altro, non mi fido di quello che hanno detto quelli del Ministero - spiegò.
Draco annuì.
Lui stesso non sapeva nulla di quella famosa fonte. L'aveva scoperta Percy, forse proprio perché Caos glielo aveva detto.A quanto pareva la loro magia era davvero nata da Ecate perché la dea della magia aveva creato, sotto terra, una sorta di cristallo da dove nasceva il loro potere. Percy aveva intenzione di distruggere quella fonte e crearne una nuova per regolare la magia come decideva lui.
Era spinto dalla voglia di Voldemort di comandare il mondo magico ma al contrario del Signore Oscuro, il semidio non era propenso ad uccidere i maghi e sottometterlo.
Anche se proprio grazie alla fonte li avrebbe sottomessi.Una volta fatto questo poi, gli aveva rivelato una sera, avrebbe sfidato gli dei nella loro patria e li avrebbe messi in ginocchio.
Draco non aveva ribattuto anche perché, in effetti, se c'era qualcuno ad aver quel diritto era proprio lui, visto e considerato che era la parte mortale di Caos, che era il creatore e distruttore del mondo.
L'unica cosa che non capiva era perché non comandare da solo, voleva che Harry prendesse parte del comando e voleva anche Draco al suo fianco.
Il Serpeverde trattenne un sorriso.
Si era accorto che le cose erano cambiate con la visita di Annabeth e Noah.Forse non sembrava, anche Nico e Will avevano detto che bisognava fermare quella follia ma in realtà le cose erano cambiate perché se prima l'unica cosa che voleva Percy era distruggere, ora voleva cambiare le cose, farle rinascere in un altro modo. Era ancora una concezione malata perché voleva il potere ma cominciava a credere che Percy fosse sulla buona strada per tornare lucido e se stesso.
La verità era che aveva bisogno di aiuto, aveva bisogno che qualcuno entrasse nella sua mente e cancellasse la parte malata che Voldemort gli aveva inculcato.
Sembrava che cominciava a riuscirci da solo ma forse non avevano più tempo di far scorrere le cose così, da sole.
Draco era talmente perso nei propri pensieri che non si accorse che l'amico era sbiancato mentre fissava il trono su cui era seduto fino a poco prima...
Angolo autrice:
Ciao a tutti! Eccoci qui con un nuovo capitolo!Allora le cose cominciano ad essere chiare e quindi devo dire che stiamo per arrivare alla fine della storia ma questo l'avevo già detto.
Allora che ne pensate del capitolo?
E, secondo voi, perché Percy alla fine del capitolo è rimasto scioccato fissando il trono?Vi darei un indizio ma voglio vedere se lo notate senza che dico nulla.
Devo dire un'ultima cosa che non ha nulla a che fare con la storia.
Ne ho iniziata una nuova si chiama "The Cure of the Virus" ed è sempre una Fanfiction su Percy Jackson, un po' particolare.
La trovate sul mio profilo e l'ho messa anche sulla bacheca degli annunci.Andate a dare un'occhiata, vedete se può interessarvi.
Questo è tutto!
Alla prossima 😘
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L'erede di Salazar Serpeverde
FanfictionQuando tutto sembrava andare bene, nel momento esatto in cui maghi e semidei erano pronti ad esultare per aver scacciato i Mangiamorte...fu a quel punto che tutto crollo su sé stesso. Harry Potter si trova davanti ad un bivio: gli amici e la sua scu...