Shoto's povBacio nuovamente le sue morbidissime labbra, non riesco a staccarmi come se non ne avessi mai abbastanza
"Shoto, dobbiamo andare..." sussurra ridendo dopo essersi staccato "il locale non si apre da solo" continua e nel frattempo le mie mani si spostano sulla sua schiena facendolo sussultare
"Ma io voglio rimanere su questo divano, abbracciato a te" le mie labbra passano sul suo collo lasciando piccoli baci umidi, ma lui mi alza il viso con le mani per farsi guardare negli occhi
"Mi vado a cambiare e andiamo, niente ma" ripete alzandosi da sopra di me per andare in camera
Sbuffo sistemandomi i capelli caduti sopra gli occhi. Ci sono giornate in cui vorrei stare accanto a lui e non lasciarlo mai più, questa è una di quelle. Mi sento come se senza di lui non riuscirei a vivere al meglio, non riesco a pensare che potrei tornare come prima. Chiuso in me stesso che pensavo solo a quello che avevo perso e non a quello che avevo davanti.
Dopo qualche minuto lo vedo scendere mentre cerca le sigarette e i miei occhi si illuminano come la prima volta che l'ho visto, mi fa sempre questo effetto"Sembra che tu abbia appena visto un fantasma, alza il culo e andiamo" dice alzando gli occhi al cielo
Ha messo dei jeans molto stretti e una maglietta bianca con lo scollo a V, certo che poi tutti ci provono con lui al bancone. Lo colgo di sorpresa prendendolo da dietro per la vita e la sua schiena sbatte sul mio petto
"Midoriya" sussurro nel suo orecchio e posso vedere i brividi che gli attraversano il corpo "Sei mio, lo sai vero? Nel senso, nessuno può toccarti oltre me, nessuno di quei ubriachi al locale e se ti guardano io-" non riesco a finire la frase che lui scoppia a ridere
Si gira e mi bacia, la sua lingua lecca il mio labbro inferiore per poi appropriarsi della mia bocca quasi lasciandomi senza fiato. Le sue mani si spostano sui miei capelli e mi lascio scappare un piccolo gemito, continua a rincorrere la mia lingua finché ci stacchiamo per prendere aria e una scia di saliva scende giù nel mio collo
"Ti basta questo per farti capire che sei l'unico per me? E che non esiste nessun'altro?" sogghigna pulendomi il collo
"Si ma possiamo non andare e tornare in camera? Hai toccato un punto che-"
"No" risponde girandosi per aprire la porta
Rimango qualche secondo immobile, con il suo sapore sulle mie labbra e i jeans che mi stanno leggermente stretti
Saliamo in macchina e Midoriya si accorge del mio piccolo problema, ovviamente sogghigna e mi fa la linguaccia, mi vuole torturare e io non so come fermarlo. Lo osservo mentre fuma, è così attraente
Arrivati al locale mi accorgo che è ancora chiuso, quando in realtà doveva aprire Kirishima. Anzi se ci penso è da quando ho saputo che era tornato a casa sano e salvo che non lo sento, starà avendo problemi non Bakugou?
Chiamo Mina mentre Midoriya comincia a sistemare la sala"Ehi Mina, ma sai che fine ha fatto Kirishima?" chiedo appena sento la sua voce
"Beh c'è stato un piccolo problemino, non credo potrà venire oggi" dice ridendo istericamente
"Mina, cosa è successo?"
"Sua madre è andata a trovarlo e sai, probabilmente con lei c'era anche la madre di Bakugou" dice tutto d'un fiato e sto per un attimo in silenzio
"Spero che vada tutto bene, si meritano di essere felici quei due. Ma tu sai tutto perché ti ha chiamata?"
"...Si, certo, ovvio, ora devo andare ci vediamo tra poco" stacca subito dopo
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Blue Garden - Kiribaku\Bakushima
FanfictionEijirou Kirishima lavora al locale "Blue Garden" da ormai due anni. La sua vita è una routine: la mattina università, il pomeriggio studio e poi lavoro. Una sera si presenta un nuovo cliente al locale, un ragazzo molto riservato che non vuole altro...