Blue Garden - Kiribaku\Bakushima

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Bakugou's pov

Aveva detto che sarebbe venuto, aveva detto che mi avrebbe portato via, dove cazzo è? Le sue promesse me le infilo nel culo se non si smuove. Non voglio stare in questo fottuto altare, non voglio tutti questi occhi addosso, non voglio continuare questa farsa.
Voglio lui.

Hanno messo una sedia pur di non farmi stare alzato, ma sono obbligato a stare con le stampelle appena arriva Yumeko. Mi allento questa stupida cravatta con il braccio sano che mi rimane mentre sbuffo nervoso. C'è caldo, c'è gente ovunque, non credevo neanche che in una chiesa potessero entrarci tutte queste persone. Ci sono giornalisti, capi di aziende famose, gente di alta società, a cui interessa solo il momento in cui io prenda l'azienda nelle mie mani così da potermi attaccare. Ma non sanno che non mi sposerò e non diventerò il capo di niente, se capelli di merda si decide ad interrompere sta cazzo di cerimonia

"Katsuki, Yumeko ritarderà qualche minuto ma non ti preoccupare, ovviamente non ti lascia all'altare" una risata mezza isterica esce dalla bocca di quella vecchia

Ma chi si preoccupa, più ritarda meglio è. Non le rispondo ma le lancio un occhiata per farle capire che non me ne frega niente e torno a fissare la porta. Non so che piano ha escogitato Kirishima, il suo ultimo messaggio di ieri sera è stato "fidati di me". Mi fido di lui, ma non mi fido di mia madre e di tutte le sue fottute guardie. Non mi ha detto neanche cosa devo fare, se ho un ruolo, sono impossibilitato a muovermi come può salvarmi da questa situazione?
Incrocio lo sguardo con quello di mio padre e lo vedo sorridente, con gli occhi lucidi quasi commosso. Non ci credo che è felice perché mi sto sposando con una persona che non amo quando è stato l'unico a capire il mio rapporto con Kirishima. Ho perso anche il suo appoggio, devo dire che sta andando tutto di male in peggio. La famiglia di Yumeko sta venendo elogiata da tutti, si chiedono come mai uno come me stia sposando la figlia di un giardiniere, pensano che lei abbia qualcosa di unico. Dopo qualche minuto vedo arrivare Fujimaro e la speranza si accende dentro di me, lo vedo salutare qualcuno e poi si siede. Alza lo sguardo  e credo abbia capito che sto letteralmente impazzendo, il mio viso esprime tutto quello che vorrei dire. Diventa serio e mi fa solo un cenno con la testa.
CHE CAZZO MI STA A SIGNIFICARE?
Reprimo l'istinto di tirargli la sedia in faccia.

La porta si spalanca e quella fastidiosa musichetta comincia a rimbombare in tutta la sala, se un giorno mi dovessi sposare con Kirishima deciderò io con che musica deve entrare.
Yumeko ha un vestito a sirena, con scollo a cuore, i suoi capelli neri sono raccolti in uno chignon. È una bella ragazza, ma avrei preferito un ragazzo dai capelli rossi in smoking. Sul viso ha uno sorriso che va da una guancia all'altra e i suoi occhi sono spalancati, il bouquet le trema fra le mani, questa è pazza. Quando arriva davanti a me sono costretto ad alzarmi e sento qualcuno portarmi via la sedia, prendo le stampelle e cerco di muovere il braccio il meno possibile

"Buongiorno a tutti" il prete comincia a parlare

Alzo gli occhi da terra e guardo quella che tra poco diventerà mia moglie. Deglutisco a vuoto mentre i suoi occhi mi trapassano l'anima

"Katsuki non mi dici che sono bellissima?" sussurra con una voce più roca del solito

Non le rispondo e vedo la palpebra del suo occhio destro tremare, posso solo sperare che non abbia un coltello da qualche parte. Il prete continua a parlare ma io sposto lo sguardo continuamente tra la porta e Fujimaro, non dobbiamo arrivare alle promesse, dove cazzo è finito Kirishima?

"Katsuki amore devi guardare me hai capito? Stai per sposarmi" sussurra Yumeko mentre si sistema freneticamente la frangetta, questa ha qualcosa che non va

Punto gli occhi su Fujimaro ma il suo posto è vuoto, mi manca il respiro nei polmoni mentre lo cerco tra la folla. E se mia madre ha scoperto tutto? E se non riescono a farmi uscire di qui?
Non voglio rimanere imprigionato in questa vita, no no no io... Io non posso stare senza Kirishima