Kyoji's povDecido di mettere dei jeans stretti e una camicia lasciando dei bottoni aperti, mi guardo più volte allo specchio nervoso. Gli piacerà questo outfit? Neanche so dove dobbiamo andare, e se fosse un posto elegante? E se invece vuole rimanere in casa? Lancio un urlo esasperato mentre ritorno davanti lo specchio per sistemarmi i capelli, stanno veramente diventando lunghi ma quanto mi piace quando me li tira. Sento suonare il campanello e salto in aria. Stiamo calmi perché sono così agitato?? Perché deve dirmi il motivo del suo comportamento e quindi capire se gli piaccio. ASPETTA MA QUINDI STO PARLANDO VERAMENTE DI QUESTO? Io che piaccio a lui.
Lui che piace a me.
LUI MI PIACE? L'ho ammesso. Quella testa rossa forse aveva ragione... Sto tenendo in conto che lui mi dica solo cose positive e se mi dicesse che dopo quel bacio vuole definitivamente lasciarmi andare? Il campanello suona di nuovo e il mio cuore perde un battito. Scendo le scale velocemente cercando di tornare me stesso, apro la porta e quasi non sbavo.
Ha una maglietta bianca a maniche corte con sopra una giacca in pelle, pantaloni larghi tenuti da una cintura e i suoi soliti stivaletti. Deglutisco a vuoto mentre provo a non fissarlo troppo, lui sposta lo sguardo su tutto il mio corpo facendomi morire dentro"Non abbiamo tempo da perdere, andiamo" mi fa cenno con la testa di seguirlo e io torno alla realtà
"Non mi dici niente? Non sono stupendo con questi jeans?" perché devo sempre fare quello antipatico e in cerca di attenzioni? Non so frenare quella fottuta lingua
Si blocca sul marciapiede e rimane fermo qualche secondo come se stesse riflettendo, si gira e torno indietro. Si posiziona davanti a me mettendo un dito sul passante dei miei jeans per tirarmi ancora più vicino al suo corpo, le sue labbra sfiorano il mio orecchio
"Che dovrei dirti eh? Che mi hai fatto eccitare solo con la tua presenza e che vorrei portarti dentro e farti qualsiasi cosa io voglia? Perché è così" la sua voce calda e profonda mi ha attraversato tutto il corpo
Qualcuno può chiamare un'ambulanza? Non credo di sentirmi bene visto che è la prima volta nella mia vita che rimango senza parole. Ho i brividi ovunque, il respiro affannoso per le immagini che mi stanno passando in mente e il cuore sta per uscire dal petto
"E ora muoviti a salire in macchina prima che io lo faccia davvero" mi mordo il labbro quasi a farlo sanguinare per non rispondergli che per me andrebbe benissimo, ma abbiamo delle cose da dirci
"Allora dove mi porti?" dico una volta entrato nel veicolo
Non mi risponde cominciando a guidare, sbuffo iniziando a giocare con i miei capelli. Ad un tratto sento la sua mano poggiarsi sulla mia coscia, la stringe facendo spuntare le vene su tutto il dorso, lo guardo stupito mentre la sua mano continuare a giocare lasciandomi piccoli pizzicotti
"Stiamo andando in un parco, ho portato del cibo quindi possiamo sederci e mangiare" lo dice senza ma girarsi un secondo a guardarmi, ha gli occhi fissi sulla strada come se si vergognasse a dire queste parole guardandomi
Ridacchio leggermente mordendomi il labbro per non farmi sentire ma fallisco
"Che cazzo ci ridi?" ringhia dandomi un pizzicotto più forte sulla gamba e grido dal dolore sapendo già che avrò un livido per colpa sua
La sua mano rimane lì, la sposta solo per cambiare le marce e finalmente capisco le parole del rosso quando mi diceva che i crampi erano le farfalle nello stomaco, in questo momento ne ho migliaia. Dopo venti minuti arriviamo davanti un parco molto grande che più sali in alto più riesci a vedere la città. Prima di scendere dalla macchina prende dei sacchetti con non so che cosa dentro e poi ci incamminiamo, decido di salire più in alto per vedere meglio il panorama. Le luci della città illuminano l'intero spazio, siamo a luglio ma sta sera non si sente molto il caldo. Mi giro in tempo per vedere Dabi posizionare un lenzuolo a terra e prendere del cibo dai sacchetti, così sembra proprio un bravo ragazzo pronto per un appuntamento, tranne quando apre bocca
STAI LEGGENDO
Blue Garden - Kiribaku\Bakushima
FanfictionEijirou Kirishima lavora al locale "Blue Garden" da ormai due anni. La sua vita è una routine: la mattina università, il pomeriggio studio e poi lavoro. Una sera si presenta un nuovo cliente al locale, un ragazzo molto riservato che non vuole altro...