Sono in ritardo, sono in un ritardo assurdo. Prendo un toast e lo infilo in bocca, chiudo la porta dell'appartamento e corro verso le scale. Riesco ad arrivare in tempo a prendere l'autobus e posso tirare un sospiro di sollievo. Le conseguenze di lavorare in un locale sono la stanchezza e gli orari, andare a dormire alle 4 e svegliarsi alle 9 non è il massimo. Quando ho iniziato l'università e mi sono trasferito da solo nel nuovo appartamento avevo bisogno di un lavoro e l'ho cercato ovunque, l'unico che mi ha dato una possibilità e mi ha insegnato tutto quello che c'è da sapere sui barman è stato Shoto. Mi ha sempre aiutato nel momento del bisogno e non lo considero solo il mio capo ma anche un amico, però molte volte la sua freddezza fa paura.Dentro l'autobus non si respira per il troppo caldo, per fortuna mi mancano gli ultimi esami e dopo ho due mesi per godermi l'estate. Scendo e vedo Denki davanti il portone ad aspettarmi
"Sei in ritardo" dice guardandomi male
"Veramente? Non lo sapevo" rispondo alzando gli occhi al cielo
"Quante volte ti ho detto di lasciare quel lavoro? È due anni che fai sta vita" camminiamo nei corridoi in cerca delle nostre aule
"E come le pago le rette dell'università? Con i soldi del monopoli?"
"Beh potresti fare finta che siano veri e quando glieli dai poi scap-"
"Ma come ti vengono ste pensate?" dico ridendo
"Io devo andare di là, ci vediamo a pranzo!" grida prima di entrare in un'aula
Denki studia l'elettricità e tutto quello che è inerente alla luce, cose che non capirò mai, mentre io studio arte. Il mio sogno è quello di viaggiare per tutto il mondo per visitare musei, monumenti, conoscere nuove culture e soprattutto far conoscere i miei dipinti. Spero di riuscirci, non voglio rimanere in questa città per sempre.
In classe non riesco a stare molto concentrato perché la mia testa ritorna sempre al ragazzo di ieri sera, è come se mi avesse fatto un'incantesimo. Quando mi accorgo di star abbozzando il suo viso nel mio blocco schizzi decido smetterla, devo seguire la lezione
"Ehi!!Ma ci sei?"
È ora di pranzo e Denki mi sta passando una mano davanti alla faccia, non mi ero neanche accorto che non lo stavo più ascoltando
"Mi spieghi cosa hai? Sembri perso nel tuo mondo" mi guarda confuso
"Scusami ma non riesco a togliermi una cosa dalla testa" rispondo mentre mordo il mio panino
"Eh...? CHE COSA? Mi vuoi fare morire d'ansia?" dice tirandomi una patatina
"Ok, ora ti spiego"
Gli racconto tutto quello che è successo e di come io sia rimasto incantato da questo ragazzo
"Da come lo hai descritto mi sembra familiare, non ti ha neanche accennato il suo nome?"
"No.." dico sospirando
"Tu sei una persona molto gentile che fa amicizia anche con i pali, forse il suo comportamento da scorbutico e arrogante ti ha incuriosito molto tanto da portarti a questo. Poi se è l'attrazione fisica che ti comanda..." dice facendomi l'occhiolino e anche male
"SMETTILA" gli lancio una patatina e sento nuovamente le guance andare a fuoco, devo smetterla di arrossire sempre
"Comunque non ti abbattere, secondo me tornerà al locale"
"Ci spero" sussurro
Finito di mangiare vado verso la fermata dell'autobus, non ho lezioni pomeridiane quindi posso andare a casa, mentre Denki ha ancora due ore da fare. Mi siedo sulla panchina ad aspettare e metto le cuffie per ascoltare un po' di musica. Guardo la strada osservando le macchine e i passanti, ad un tratto sento un forte rumore che sovrasta quello della canzone nelle mie orecchie, mi giro e vedo un grosso motore sfrecciare di fronte a me. L'unica cosa che riesco a vedere sono due occhi rossi attraverso il casco e il mio cuore perde un battito, era il biondo di ieri? Ormai è troppo lontano per capire se fosse lui, ma quegli occhi non posso scordarli. Arriva l'autobus e salgo andandomi a sedere, possibile che tra tutte le strade della città lui doveva passare propria da questa? Al posto di toglierlo dalla mia testa sembra che lui non voglia uscire
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Blue Garden - Kiribaku\Bakushima
FanfictionEijirou Kirishima lavora al locale "Blue Garden" da ormai due anni. La sua vita è una routine: la mattina università, il pomeriggio studio e poi lavoro. Una sera si presenta un nuovo cliente al locale, un ragazzo molto riservato che non vuole altro...