Incontriamoci nei sogni

17-Imprevedibile

<<Devon perché sei sempre tra i piedi me lo spieghi?>> gli dico ormai stanca della sua costante presenza, ci mancava solo lui in un momento così delicato. Con un'occhiataccia cerco di mandarlo via e lui fortunatamente capisce l'antifona.  Alzando le mani in segno di resa arretra e mi lancia un sorrisetto furbo e ho paura che alla fine dirà qualcosa di stupido, ma alla fine ci lascia in pace e se ne va. So che prima o poi tenterà di carpire qualche informazione su quello che ha visto, ma cercherò di inventare una scusa per proteggere Angelica; in fin dei conti tocca a lei parlarne non a me, io sono soltanto capitata nel posto sbagliato al momento sbagliato e sono contenta che almeno adesso abbia qualcuno con cui parlarne, e magari così prenderà anche coraggio  di dirlo a Clary.

Fortunatamente mentre battibeccavo con Devon, Angelica si è ripresa dal pianto e si sistema il viso con le mani evitando che si noti il trucco colato. Non sembra al quanto toccata dall'intervento di Devon, anche se poi mi dice: << Sta tranquilla per Devon, non dirà niente...Penso solo che volesse provocarti, alla fine non può sapere di cosa stavamo parlando e oltretutto penso che lui sia quello che ha saputo prima di tutti della mia relazione con Bret >> Probabilmente aveva notato la mia espressione preoccupata, ma non ero preoccupata per Devon ma per lei.

<< Non è lui che mi preoccupa, ma la tua paura di parlare con Clary. Penso che ti stai facendo troppi problemi inutili. E adesso ci conviene entrare prima che si preoccupino..>> le do un buffetto sul braccio e così ci avviamo al tavolo.

Le ragazze sono così prese dalla conversazione che non si accorgono nemmeno di noi, ma Hannah che ormai sa tutto mi lancia un' occhiata d'intesa e capisco che dopo vorrà che le racconti cosa ci siamo dette, ma faccio finta di niente. Non faccio nemmeno in tempo a iniziare il mio pranzo che già suona la campanella, 'che cavolo, ora dovrò morire di fame per l'ultima ora prima di tornare a casa!' Mentre mi avvio all'ultima lezione salutando le altre, il mio stomaco brontola vendetta. In quest'ultima ora dovrei avere biologia con il professor Harrison, 'una passeggiata insomma!', sono sicura che rimarrà tutta l'ora a spiegare e potrò beatamente farmi i fatti miei.

Come avevo previsto l'ora scorre veloce e quando suona la campanella mi sembra passato un attimo. Raccolgo le mie cose a mi avvio alla fermata dell'autobus dove mi aspetta Hannah.

Vedo che sta fremendo dalla curiosità così alzo le mani e le dico: << Tranquilla ti dirò tutto quello che vuoi sapere, ma rimarrai delusa non c'è niente di succoso. Angelica mi ha solo chiesto di non dirlo a nessuno e che ha paura di dirlo a Clary perché teme che possa rimanerci male>>

Lei mi guarda pensierosa, sembra che mi stia per dire qualcosa ma poi arriva il nostro autobus e ci affrettiamo a salire in fila con gli altri ragazzi. Una volta preso posto mi dice: << Secondo me è esagerato non c'è nulla di male alla fine>>

<< è quello che penso anche io e gliel'ho anche detto, ma non sembra capire. Comunque non sono affari nostri, è una sua decisione>>. Lei annuisce e prende il telefono e io la seguo a ruota ma mentre sto per aprire la mia playlist mi accorgo di un messaggio di Devon:

-Mi devi un favore piccoletta, che ne dici se iniziamo oggi il progetto?-

Forse è meglio togliersi subito il pensiero con Devon invece di aspettare domani, così gli rispondo seccamente  di vederci in biblioteca alle 19:00 e schiaccio 'play'.

La musica come sempre mi trasporta e mi rilasso talmente tanto che sto quasi per addormentarmi, ma alla fine arriva la mia fermata e saluto Hannah con un cenno.

Mi trascino letteralmente dentro casa e prendo al volo una barretta dalla credenza,'sto morendo di fame!'.Come al solito mia madre non c'è, così ne approfitto per mettere la musica a palla per la sala e vado nella mia camera a scegliere cosa indossare prima di fare la doccia dato che dovrò vedermi con Devon in biblioteca per cominciare il nostro progetto. Spero solo che si scocci infetta e che lasci fare tutto a me, la sua presenza mi innervosisce e soprattutto sono nervosa per il nostro 'appuntamento', anche se fatico ad ammetterlo.