7- Un "dolce" lavoro

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Questa mattina grazie al cielo non andavo di fretta come al solito, mi ero svegliata parecchio in anticipo perciò ne avevo approfittato per fare tutto con comodo: avevo fatto la mia solita colazione con i cereali, mentre scorrevo le immagini di Instagram e avevo scelto con cura i vestiti da indossare anche se, pur avendo tempo, la scelta non era molto ampia, perciò avevo optato per un jeans chiaro slavato e una maglia blu leggera abbinata a delle scarpe sportive decorate con dei brillantini laterali.

Mi ero truccata come sempre con un filo di mascara e di blush e sulle labbra avevo applicato un lucidalabbra molto delicato leggermente tendente al fucsia.

I capelli, invece che stamattina erano più piatti del solito, sono stata costretta a legarli in una coda alta, da cui immancabilmente escono dei piccoli ciuffetti di capelli più corti.

Oltre lo zaino avevo preparato una sacchetta con il cambio da portare al 'Sweet Delicious' visto che oggi ho il turno pomeridiano.

Dopo aver controllato, per ben due volte, di non aver dimenticato niente posso uscire di casa per dirigermi alla fermata del bus.

Una volta salita, aspetto Hannah che questa volta si presenta sorridente alla fermata, mi saluta gioiosa, ma quando vede la mia faccia cambia espressione.

<< Keira sei arrabbiata con me?>> mi chiede mettendo il broncio mentre si siede sul sedile accanto al mio.

La guardo con sufficienza << certo che sono arrabbiata, perché hai dato il mio numero a quel cretino di Devon Black? >>

<< perdonami me lo ha chiesto su Facebook e pensavo di farti un piacere visto che piace ad un sacco di ragazze, perché, beh, è Devon!>> si giustifica lei guardandomi con gli occhi da cucciolo smarrito

<< pensavo mi conoscessi bene! Ma comunque ormai ti perdono brutta scema >> le dico abbracciandola

Dopo di che il resto del viaggio lo passiamo: lei scambiandosi messaggi con Andrew, mentre io ascolto musica con le cuffiette guardando malinconicamente fuori dal finestrino immaginandomi di essere la protagonista del video musicale.

Quando arriviamo in aula prendiamo i nostri soliti posti e io inizio a scarabocchiare sul mio quaderno con ancora indosso le cuffie.

Una mano che picchietta sulla mia spalla cattura la mia attenzione perciò alzo la testa per vedere chi mi sta chiamando togliendomi contemporaneamente le cuffiette dalle orecchie.

Appena alzo lo sguardo vedo Clary che mi sorride << Buongiorno Keira, oggi ti va di unirti a noi a pranzo? Può venire anche Hannah se vuoi>>

Le sorrido di rimando << Certo con molto piacere dopo lo chiedo anche ad Hannah, ma sicuramente dirà di sì >>

<< Va bene, allora ci vediamo dopo>> e così dicendo prende posto qualche fila dietro la mia.

Vedo che Hannah accanto a me non si è accorta nemmeno che Clary è venuta a salutarmi, è troppo concentrata sul suo telefono.

Sbuffo e le schiocco le dita davanti alla faccia << Hannah ci sei? Clary poco fa mi ha chiesto se ci uniamo a lei e alle sue amiche per pranzo, le ho conosciute ieri, sono simpatiche! Che ne dici?>>

Lei finalmente alza lo sguardo dal telefono dicendo << Certo per me va bene!>>

Le accenno un sorriso prima di prendere il mio quaderno per gli appunti per incominciare la lezione visto che il professore è già entrato in classe puntuale come sempre.

La lezione procede noiosa come al solito: la mia attenzione sull'argomento cala dopo dieci minuti, dopo di ché, inizio a scarabocchiare sul quaderno fingendo di prendere appunti, ogni tanto scambio qualche parola con Hannah per evitare di impazzire letteralmente, il professor Hervin è infinitamente logorroico, ti sale l'angoscia solo a sentirlo parlare, ti soffoca vomitando parole come se non ci fosse un domani; il punto è che già la letteratura è pesante di per sé e lui la rende letteralmente una tortura.

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