Capitolo 5 - Domande e risposte

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"Vivi le domande ora.
Forse poi, in qualche giorno lontano nel futuro,
inizierai gradualmente, senza neppure accorgertene,
a vivere a tuo modo nella risposta.
"

Rainer Maria Rilke


La morte rappresentava da sempre un insondabile mistero per lei, forse il più arcano tra gli enigmi esistenziali dell'uomo. Difficile da comprendere, impossibile da accettare.
Aveva trascorso anni a stretto contatto con le tristi realtà di quell'Istituto, eppure ancora non riusciva a farsene una ragione. La sorprendeva sempre il lucido distacco con cui i suoi colleghi riuscivano a gestire il loro lavoro, senza mai perdere il controllo e senza mai permettere alle loro emozioni d'interferire o distrarli. A volte li invidiava per questo, ma altre volte riteneva che fosse un modo fin troppo superficiale di approcciarsi alla morte.
Non era mai riuscita a controllare in quel modo le sue emozioni, e forse – in fondo - le andava anche bene così. Se era vero che le emozioni potevano rivelarsi pericolosamente fuorvianti nel loro lavoro, così come Claudio le ripeteva da anni, ciò non significava che non conservassero un ruolo intrinsecamente positivo. Anzi, lei ne era convinta.

Negli ultimi tempi, poi, aveva sviluppato davvero uno strano legame con la morte.
Le capitava spesso di ritrovarsi assorta ad osservare le reazioni dei parenti delle povere vittime che passavano per l'Istituto, nel tentativo di riuscire a comprendere meglio gli oscuri meccanismi del lutto. Com'era possibile superare un dolore così grande come la perdita di una persona amata? Se lo chiedeva spesso, anche se fino a quel momento non era mai riuscita a trovare una risposta accettabile.
Non aveva mai perso nessuno, la vita le aveva risparmiato quel dolore ancora per un po', e forse proprio per questo motivo riusciva a malapena ad immaginare cosa si potesse provare a vedersi strappar via una persona amata.
Una cosa però l'aveva imparata facendo quel lavoro: il tempo è un alleato prezioso, ma non cancella il dolore della perdita. Mai.

Erano quasi le cinque del pomeriggio, quando Claudio irruppe nella semi deserta saletta degli specializzandi, dirigendosi spedito verso la sua postazione, con l'espressione risoluta di chi sta per annunciare qualcosa di importante.

« Sacrofano, ho tre notizie per te » esordì con tono squillante, afferrando al volo la sedia vuota di Paolone per poi trascinarla verso di lei e prendervi posto « Comincio con la buona, la cattiva o la pessima? »

Alice sprofondò sconsolata nella sua poltrona.
Quella premessa non prometteva nulla di buono.

« Così mi metti ansia, Claudio... »

Lui le restituì un'occhiata vagamente divertita.

« D'accordo, strappiamo subito questo cerotto » soggiunse poi, sporgendosi leggermente verso di lei « Sono arrivati i risultati dei primi esami di laboratorio eseguiti sulla nostra piccola vittima e possiamo escludere categoricamente la violenza sessuale... »

« Signore ti ringrazio...almeno questo...»  commentò Alice con un sincero sospiro di sollievo.

« Aspetta a cantare vittoria, Sacrofano...» la mise subito in guardia Claudio con un'espressione che non le piacque affatto «...la cattiva notizia è che lo screening tossicologico ha rivelato quantità allarmanti di ansiolitici e sedativi nel corpo, soprattutto Pentobarbital. Immagina l'effetto devastante di un'overdose di cocaina su un corpo imbottito con simili dosi di sedativi...praticamente l'Hiroshima delle overdose! »

« Dio mio... » riuscì a malapena a mormorare Alice, mentre nella sua mente si rincorrevano i peggior scenari possibili.

« Probabilmente volevano assicurarsi che il piccolo rimanesse tranquillo e non creasse problemi » aggiunse Claudio, scrollando la testa con insolito disagio. Raramente Alice lo aveva visto così coinvolto in un caso che non lo riguardasse da vicino. « Era un corriere per la droga e l'anonimato è fondamentale per i bastardi che gestiscono certi giri. Nessuno doveva sapere della sua esistenza. Lo avranno tenuto nascosto da qualche parte, lontano da occhi e orecchie indiscreti. Un luogo isolato, forse...o opportunamente insonorizzato. »

L'Allieva - Cuori Di VetroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora