Capitolo 2

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Bene, è il mio primo giorno di scuola.
Non so se essere triste o contenta perché questo ambiente mi ricorda la vecchia scuola, soltanto che qui ci sono più ragazzi.
《Sei Samantha, quella nuova?》mi risveglia una ragazza con un sorriso.
《Sì sono io》rispondo.
《Vieni con me allora, ti porto alla tua classe》continua.
Ma quanto è gentile!
Percorriamo il corridoio in silenzio fino ad arrivare alla porta di quella che presumo sia la mia classe.
《Arrivate》dice lei.
《Okay, io sono Samantha come già sai. Tu sei?》chiedo.
《Oh sì giusto, sono Miriam》risponde e continua 《devi avere pazienza qui, i ragazzi sono stronzi》mi avvisa.
《Ma loro non sanno che io sono più stronza di loro, grazie per avermelo detto ma so bene come tenere a bada l'ego di questi ragazzi》le faccio un occhiolino e ridiamo.

Entro in classe e vedo che l'unico posto libero è accanto a quello che secondo me è il più secchione della classe: ha degli occhiali tondi, una camicia nera e un pantalone bianco e le converse nere. Ha i capelli ricci e rasato ai lati.
Mi siedo e apro il libro di filosofia.
《Sei la nuova?》chiede anche lui.
《Vedo che qui le notizie scorrono in fretta. Sì sono io, Samantha piacere》mi esprimo e mi guarda con un sorrisetto sarcastico e malizioso.
《Nessuno ti ha chiesto il nome bella, comunque okay》dice e riprende a guardare il libro.
《Ed io che volevo essere meno stronza arrivata in questa scuola ma mi sa che con quelli come te dovrò dare il meglio di me stessa. Mi piacciono le sfide e vedo che a te piace provocarmi. Ah grazie per il complimento anche se lo so già 》gli faccio un occhiolino ma non sembra cedere.
Mi ignora per il resto della lezione e sono insoddisfatta, di solito tutti mi baciano oppure mi chiedono addirittura di uscire.
Una cosa è certa, devo capire come si chiama questo ragazzo secchione.

《Miriam!!》grido nel corridoio quando noto che sta andando verso l'uscita.
Lei si gira e viene verso di me.
《Dimmi tutto》dice.
《Senti, quel ragazzo che stava accanto a me, è uno stronzo di prima categoria. Puoi dirmi il nome perfavore?》le chiedo.
《Senti, non metterti contro uno del genere, alle novelline fa passare sempre l'inferno, lo dico per te》mi consiglia ma non demordo 《So come comportarmi con esseri stronzi, l'importante è che tu mi dica il suo nome e al resto ci penso io》insisto. Non posso starmene qui e vedere che questo ragazzo mi snobbi.
《Ok, il suo nome è Alessandro》le sorrido quando fa vedere il suo profilo instagram.
La saluto con due baci sulla guancia e vado in macchina dove mi aspettano i miei presunti "fratelli" e anche quella che dovrebbe essere mia "sorella".

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