《Cos'è per voi il sesso? Cos'è per voi fare l'amore?》il professore è estremamente esplicito, come dargli torto, è stupendo e per lui deve essere abitudine parlare di questo argomento che talvolta per noi studenti, è un tabù.
《Samantha》mi chiama.
《È l'unico nome che ho sentito da quando sono entrato》dice sorridendo e mi riporta alla realtà.
Mi schiarisco la voce e comincio a parlare.
《Per me il sesso è soltanto uno scambio di soddisfazioni e piacere, legato quindi solo a qualcosa di prettamente fisico; fare ciò che si deve e diventare all' istante perfetti sconosciuti. Mentre fare l'amore è altro, significa avere sintonia mentale, con la persona con la quale arrivi ad avere anche un approccio fisico. L'amore è complesso ed è meglio del sesso》tutti attorno a me restano in silenzio e Alessandro da sotto il banco, mi tocca la coscia stringendola.
Giro la testa verso di lui e mi sorride leccandosi il labbro inferiore.
In questo momento sento più occhi addosso: il professore, Alessandro e il resto della classe a bocca aperta per il mio discorso.
Sono tutte abituate ad aprire le gambe al primo che passa?
《Bell'idea, brava》mi sorride.
《Preso dalla voglia di cominciare la lezione, non mi sono ancora presentato: sono Iago e ho 24 anni, sono felice di essere finito in questa scuola, soprattutto in questa classe》mi guarda e mi lancia uno sguardo con un sorrisino.
È affascinante.
Suona la campanella, ciò significa che la lezione è finita.
Il professore resta in classe perché deve firmare dei documenti.
Rimango in classe con Alessandro che velocemente mi fa sedere su di sè.
《Scemo, il professore può alzare lo sguardo》rido mentre gli tocco i capelli.
《Così vede che sei mia》e mi bacia.
Il bacio si fa sempre più intenso quando mi fa sedere sul banco e mi tocca il fondoschiena.
Gli circondo il collo con le braccia mentre lui mi tocca con una mano anche la schiena.
Mette la mano sotto la maglietta e tocca il reggiseno.
《Mi fai impazzire》dice tra un bacio e l'altro.
《Sei bellissima》continua a dire mentre mi bacia i sorrisi.
《Ragazzi non mi sembra il luogo》interviene il professore.
Immediatamente mi alzo dal banco e mi sistemo abbassando dinuovo la maglia e resto impalata dinanzi a lui.
Alessandro resta impassibile, anzi, mi prende i fianchi e mi fa sedere su di sè ancora una volta.
《Momento migliore di questo non c'è per baciare la mia ragazza》dice lui guardando il professore in cagnesco mentre mi stringe di più.
《Non è meglio un letto signorina?》il professore si rivolge a me alzando le sopracciglia.
《Stalle alla larga》interviene Alessandro con voce ferma e seria.
《Volevo solo dare un consiglio per la bellissima ragazza qui》lo guarda con aria di sfida.
Che sta succedendo?
Mi alzo da Alessandro.
《Vado in bagno, con permesso》guardo il professore ancora imbarazzata per poco fa, avevo completamente dimenticato ci fosse qualcuno oltre noi e mi dirigo al bagno sentendo ancora i loro sguardi bruciarmi il corpo.
Entro in bagno e mi sistemo i leggins e mi abbasso per allacciarmi le scarpe per poi prendere un respiro profondo mentre mi mordo il labbro inferiore pensando alle mani di Alessandra su di me e le sue labbra che mi sfiorano.
Esco dal bagno per andare in classe per il resto delle lezioni ma dinanzi a me si para il professore nuovo.
《Buona giornata》dico con una voce che mi fa risultare quasi timida.
Io timida? Ma quando mai?
《A te bellissima》e mi fa l'occhiolino.
Basta, vuole farmi impazzire. O forse vuole solo far arrabbiare Alessandro.
Un momento, ma io e lui non stiamo insieme invece il professore ora sa questa cosa.
Entro in classe facendo finta di non averlo incontrato ancora.
《Che cosa vi siete detti?》chiedo al ragazzo con la bocca serrata e rigida.
《Se prova a fare il coglione finisce male. Ha solo qualche anno più di noi, niente mi ferma da spaccargli la faccia》continua a fissare il libro mentre io sono seduta accanto a lui che continuo a fissarlo.
《Stai sereno ok?》poggio la mano sul suo libro e finalmente mi guarda negli occhi.
《Sì》si limita a dire e torna a "seguire" la lezione fino a quando qualcuno non bussa alla porta della classe.
《Scusami, puoi farmi uscire Samantha?》dice una voce maschile.
Purtroppo non riesco a vedere di chi si tratta perché non è entrato, ma è rimasto fermo sul ciglio della porta.
《Si certo》dice la mia professoressa di economia.
《Samantha il professor Iago ti cerca》appena dice quel nome, Alessandro si irrigidisce e mi guarda contrariato.
《Si prof.》dico e mi alzo per andare da lui.
Guardo Alessandro e gli faccio cenno che va tutto ok.
《Prof. posso andare in bagno?》appena chiudo la porta, Alessandro chiede di andare in bagno.
Iago ed io camminiamo per andare nel suo ufficio, mentre sento gli occhi di Alessandro alle spalle.
《Perché mi ha fatta chiamare?》chiedo tandogli del lei, anche se ha qualche anno più di me, è pur sempre un mio superiore.
《Dammi del tu Samantha》mi guarda negli occhi e sorride.
Io faccio lo stesso e annuisco.
Che strano.
《Bellissima, ti ho fatta chiamare perché mi mancava vederti》sgrano gli occhi e mi viene un attacco di tosse isterica.
Arriviamo al suo ufficio ed entriamo.
C'è una scrivania, tre sedie, tanti documenti e un bagno.
《È tuo?》chiedo perplessa.
《È del preside ma fingo che sia mio》sorride mettendo la lingua tra i denti.
Penso che potrei svenire da un momento all' altro.
《Siediti, oggi il preside non sarà a scuola e possiamo stare qui tutto il tempo che vogliamo》mi fa l'occhiolino.
《Ho lezione》dico.
《Allora se vuoi andare, lì c'è la porta》dice con un sorrisino malizioso perché sa che non lo farò.
Continuo a fissarlo.
《Ho visto che sei fidanzata》dice cambiando tono della voce.
《No, non è il mio ragazzo. Ci stiamo frequentando》spiego.
《Interessante.. E perché lo baci?》ma che domanda è?
《Perché mi piace, perché sto bene con lui, mi fa sentire viva》mentre lo dico sorrido e non mi sfugge il suo sguardo duro.
《Vieni qua》dice ma non capisco cosa intende.
《Vieni qua》fa cenno con la sua mano che tocca la gamba. Un momento, vuole che mi sieda sopra?
《Perché?》chiedo e quasi mi manca il respiro.
《Non farti pregare Sam》mi guarda insistentemente dalla testa ai piedi.
《No》dico nonostante abbia voglia di andarci subito.
《Ti prendo io allora?》chiede e non rispondo.
Sorride e si alza dalla sedia, mi tende il suo braccio e stringo la sua mano. Mi tira a sè e mi fa sedere su di lui.
《Vedi non era così difficile》dice sorridendo ed io non riesco a guardarlo negli occhi, è così strano e imbarazzante.
Le sue mani si trovano rispettivamente sul fianco e sulla coscia mentre le mie sono entrambe sulle mie gambe.
《Vuoi provarci con me vero?》chiedo, ormai ho capito le sue intenzioni.
Sorride e mi fissa le labbra.
《Che voglia di...》non finisce in tempo la frase perché la porta dell' ufficio si apre di scatto ed è Alessandro.
Il suo sguardo che era impaurito in un primo momento, si trasforma in infuriato.
Osserva come stiamo noi due, vede che io sono sopra il mio professore e che le sue mani sono sul mio corpo.
Esce dalla stanza e mi alzo velocemente da Iago che invece sembra divertito.
《Volevi farlo apposta, sapevi che sarebbe venuto a cercarmi》dico mentre lo guardo negli occhi e mi dirigo verso la porta.
《Samantha》la sua voce mi blocca.
《Che c'è?》chiedo.
《Avremo altre occasioni per baciarci》mi fa l'occhiolino ed io lo fisso basita.
Esco dalla stanza e mi guardo intorno ma nessuna traccia di Alessandro.
Cazzo.
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Chi scelgo?¿
ChickLitCome potreste non giustificare una ragazza in preda agli ormoni, che ha a che fare con tanti di quei ragazzi che le girano intorno? Lei è Samantha, una ragazza di origine Cubana che si è trasferita da poco in Italia; quindi nuova scuola, nuova casa...