Capitolo 7

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Dopo essermi vestita, mi trucco mettendo del mascara e l'eyeliner ed un rossetto rosso.
《Siamo prontissime e bellissime》la mia amica qui è fin troppo eccitata per questa serata!
《Tu bevi?》mi chiede.
《Non reggo praticamente niente, quindi penso che dopo un po' sarò letteralmente ubriaca》e ridiamo.
《Dì a tua madre che dormi da me stasera perché faremo sicuro troppo tardi per tornare a casa ad un orario tollerante》spiega lei.
《Ci avevo già pensato e l'ho detto》rispondo.
《Adesso facciamo piano perché comunque il vestito che indosso è molto eccentrico e non vorrei che mia madre mi facesse cambiare》spiego a Miriam ma poi mi ricordo che mamma non è in casa, quindi abbiamo il via libera.
Stiamo per uscire di casa ma quella voce inquietante ci fa bloccare.
《E dove andate così?》chiede Federico molto curioso e infastidito quando mi guarda attentamente.
Sono pietrificata per rispondere.
《Andiamo ad una festa del giocatore di basket, Alessandro》dice la mia amica e nel sentire quelle parole, per poco non mi riverso a terra.
Mi stupisce, non crea nessuna espressione strana in viso.
《Bene, allora aspettatemi, andiamo insieme》mi lascia scioccata.
《Sei stato invitato anche tu?》chiedo.
《Gioco a basket, sì e verrà anche tua sorella Diana》si limita a dire.
Uscendo di casa, Miriam riceve una telefonata dalla mamma e mi ritrovo a camminare in silenzio accanto a lui.
《Sei troppo scoperta》mi fa notare come se non lo sapessi.
《Mi sono vestita così apposta》gli faccio l'occhiolino e vedo che alle mie parole si infastidisce.
《Almeno potrò controllarti. E poi per Diana, vale la cosa delle "sorellastre"?》basta ora sta esagerando.
Mi avvicino minacciosamente a lui per non fare teatrino davanti a Miriam.
《Tu non devi controllare proprio nessuno. Sono libera di fare ciò che voglio e poi mi presento a sorpresa perché Alessandro non mi ha invitata, quindi non si aspetta il mio arrivo. Penso che sarà lui a controllarmi. Controlla Diana visto che è due anni più piccola di noi》dico acida mentre lo lascio dietro, per entrare in macchina.

ALESSANDRO'S POV
Avrei voluto tanto invitare Barbie alla festa ma verrà la sorella, o mezza sorella, che mi viene dietro dal primo anno e di sicuro mi bacerà perché le ho sempre dato modo di farlo.
Ora vorrei soltanto stare con Samantha per abbracciarla.
Annullo questi pensieri quando inizia ad entrare gente in casa.
Ho uno smoking nero anche se preferisco indossare l'abbigliamento per allenarmi.
A proposito, ci sarà quel coglione di Federico anche.
L'idea che ci saranno tutti tranne lei mi fa arrabbiare.
《Ale scendi, sono arrivati gli invitati》dice un mio amico di basket.
《Si arrivo》enuncio.

Scendo e già si sente puzza di alcol e di erba, che schifo.

Poi qualcuno cattura la mia attenzione, Diana.
Mi prende dalla giacca e mi bacia.
《Ma quanto sei bello stasera》mi dice tra un bacio e l'altro.
《Grazie anche tu stai bene》le dico anche se non l'ho guardata minimamente.
Appena lei si allontana da me per andare a salutare altri amici, vedo davanti a me ciò che non avrei mai voluto.
Federico che mi vuole uccidere più di stamattina e lei, Samantha che è rimasta davvero basita da quello che ha appena visto.

SAMANTHA'S POV
Appena siamo entrati in casa, si sente già puzza di alcol e ci sono già persone che si strusciano addosso e in un battito si ciglia, perdo Miriam tra la mischia.
Anche Diana si allontana velocemente da noi per finire tra le braccia di un ragazzo.
《Ma chi sta baciando Diana? È fidanzata? Da quando?》chiedo a Federico felice per lei.
《Non lo so, non sapevo niente》dice serio.
È tutto strano questo ragazzo.
Quando però Diana si allontana da quel ragazzo, scopro che si tratta di Alessandro.
Non posso crederci.
Resto ferma e scioccata davanti come se non riuscissi più a muovermi.
Federico lo guarda male, anche peggio di stamattina e poi guarda me.
《Non voglio pietà, non ne ho nemmeno bisogno》ed esco dalla casa.
Federico mi segue.
《Non lo sapevo altrimenti te l'avrei detto Sam》dice ma non lo ascolto, sono troppo perplessa.
《Puoi lasciarmi sola?》chiedo e se ne va senza ribattere.
《Samantha》quella voce.
《Dimmi》cerco di essere più calma possibile.
《Non pensavo saresti venuta》dice ad occhi bassi.
《Ecco perché non mi hai invitata》mi scappa un sorrisetto sarcastico.
《Sei bellissima》dice guardandomi negli occhi.
《Lasciami in pace》mi limito a dire mentre mi faccio spazio per entrare in casa nuovamente.
《Non seguirmi, pensa alla tua ragazza》sputo acida.
《Non stiamo insieme io e Diana》si giustifica.
《Non devi darmi spiegazioni, non c'è niente tra me e te, quindi fai quello che vuoi ma se giochi con una, non potrai mai giocare con me, non sono il tipo》dico prima di andare a prendere qualcosa di alcolico nella speranza che la serata possa migliorare.
《Scusami, due bicchieri di vodka, uno per me ed uno per la bella ragazza qui》dice un ragazzo che non ho mai visto prima di stasera.
《Scusami, piacere Cosmo》si presenta.
《Piacere Samantha》e comincio a bere.
Ad ogni soesl brucia sempre meno la gola.
Ormai mi gira anche un po' la testa.
《Vai in classe con Ale vero?》mi chiede sempre lui.
《Dello stronzo dici? Sì, lui. È anche il mio compagno di banco》a malapena mi reggo in piedi.
《Vedo che non ti è molto simpatico》ridacchia.
《È solo uno stronzo》ribadisco.
《Vieni altrimenti ti sentirai male》mi prende la mano e mi porta fuori a prendere aria.
《Brutta cera eh?》chiede.
《Non tanto dai》taglio corto.
《Tu come lo conosci?》chiedo bevendo ancora.
《Stiamo nella stessa squadra di basket》mi spiega e resto anche sorpresa. Non è uno stronzo a differenza dell' amico.
《Mi ha parlato di te》dice 《In modo positivo》continua.
《Sta con mia sorella, non farà il cretino anche con me》spiego mentre non riesco neanche a stare ferma in un punto, infatti mi fa sedere su un muretto.
《Sei bellissima》mi dice. Mi limito a sorridere.
A disturbare la mia quiete è lui.
《Cosmo ci lasci da soli per favore?》chiede lo stronzo ma sembra più un obbligo.
《Non te ne andare》dico io.
《Tu vattene non voglio vederti》dico ad Alessandro.
《Dobbiamo parlare》mi prende dai fianchi e mi fa scendere dal muretto.
《No, lasciami stare》continuo a dire senza successo.
《O la lasci o ti prendo a pugni》Federico alle mie spalle mi salva.
Vado da lui e lo abbraccio.
《Ora vattene》gli dice infine.
《Cosmo, vieni con me a bere un'altra cosa?》chiedo a quel ragazzo così gentile.
《Se vuoi vieni ma non bevi più tu》dice ridendo.
《Fede vado con lui》dico mollando la presa.
Dopo quattro bicchieri di vodka, anche Cosmo non sta capendo nulla e in quel momento vedo Alessandro salire nella sua stanza da solo.
È l'alcol a farmi agire, mi faccio spazio tra la gente che guardandomi, mi fischia dietro ma lascio perdere.
Ho il solo obiettivo di affrontare quel grandissimo stronzo.

Busso alla porta della sua stanza.
《Chiunque tu sia, vattene》dice.
《Invece aprirai》dico e in un attimo la porta della sua stanza si apre.
Entro e la richiudo.
Si stava spogliando.
È rimasto con i pantaloni ma è a torso nudo.
《Sei uno stronzo, potevi dirmelo》inizio dandogli dei colpi sul petto.
《Scusami》dice ripetutamente.
《Con Diana è un rapporto che ha deciso lei. Io ci sto perché scopiamo ma non provo niente per lei》spiega come se fosse la cosa più normale al mondo.
《La illudi》mi limito a dire.
《Sei bellissima stasera》dice avvicinandosi a me.
《Volevo divertirmi stasera, invece vedi in che stato sono》abbasso gli occhi.
《Anche ubriaca sei bella》mi alza il mento con due dita e mi guarda negli occhi.
《Se non fossi così ubriaca, ti bacerei Barbie》confessa.
《Con te non sarebbe una cosa sforzata, è dal primo momento che ti ho vista che sei rimasta nella mia testa come in disco rotto Barbie》dice ma sono troppo ubriaca per capire ciò che sta dicendo.
《Sono stanca, penso che andrò a casa con Federico》spiego andando verso la porta della stanza.
《No, resta qua. Dormi qui, ti lascio in pace tranquilla, voglio solo che tu dorma e poi domani te ne andrai》mi passa una sua felpa che a me andrà sicuramente lunghissima.
《Tieni questa e poi mettiti sotto le coperte e cerca di riposare》sembra così premuroso.
Annuisco.
《Buonanotte》dico.
《Buonanotte Barbie》e mi da un bacio sulla guancia.

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