Capitolo 10

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SAMANTHA'S POV
Siamo arrivate al blue's di questo paese circa 30 minuti fa.
Ho intenzione di ubriacarmi molto di più della volta scorsa, l'obiettivo è non ricordare niente domattina.
《Sam, ti consiglio di scopare stanotte》dice la mia amica ormai per nulla sobria e cosciente di ciò che dice.
Vedo un ragazzo che la sta guardando da tempo ormai così le consiglio di andare da lui e cominciare a 'socializzare'.
Questa volta sono stata io a "cacciarla" perché stanotte non voglio nessun fratello ficcanaso, nessuna sorella malvagia, nessuno stronzo nel mio raggio visivo e neanche un'amica in preda agli ormoni.
《Ed ecco chi si rivide qui, la piccola ubriacona》sento dire alle mie spalle e quella voce mi sembra di averla già ascoltata.
Continuo a bere il bicchiere che ho in mano, non so nemmeno cosa ci sia dentro, pazienza, mi fido del barman.
《Almeno guardami o già sei su un altro pianeta?》lui ride alle mie spalle e siccome capisco ancora molto bene, mi giro.
Sto pensando che devo bere di più, sono ancora fin troppo sobria.
Mi volto e sono contenta del sorriso con cui ho a che fare.
《Ciao Cosmo》dico continuando a sorseggiare mentre lo fisso.
《Sei bellissima con i capelli legati》in risposta si avvicina al mio orecchio sussurrando queste parole.
Immediatamente mi assale l'ansia.
E se ci fosse anche Alessandro?
E se non fosse solo, ma ci fosse anche Diana?
《Scusami bello, altri tre bicchieri. Uno per questo nel ragazzo e due per me》urlo al tipo dietro al bancone che mi accontenta subito.
Nel giro di tre minuti al massimo, ho finito due bicchieri di vodka e gin.
《Facciamo come l'ultima volta, andiamo fuori così prendi aria》Cosmo mi prende per mano, cominciando a farsi spazio tra la gente ma lo fermo al centro della pista.
《Senti questa canzone come è bella!》enuncio entusiasta mentre comincio a muovere i fianchi.
A lui non sfugge ogni mio movimento, infatti asseconda i miei, mettendo le mani all' altezza della vita e tirandomi a sé.
《Quante volte ti ho detto che sei bella?》quanto è dolce.
Ormai l'alcol ha preso il potere su di me.
Comincio a muovermi strusciando il mio corpo sul suo.
《Così mi farai fare danni》mi avverte sorridente.
《Chi ti dice che te lo impedirò?》a questa domanda il suo volto si illumina con quel sorriso meraviglioso e mi tiene più stretta a sè.
《Hai degli occhi bellissimi》resta un po' a guardarmi, poi comincia a darmi dei baci sul collo.
È solo questo che voglio ora, sentirmi bene con qualcuno che non mi ha fatto del male.
《Che vorresti fare ora?》gli chiedo bagnandomi le labbra.
Senza pensarci un attimo, le sue labbra premono sulle mie.
La lingua è perfettamente sincronizzata con la sua, mentre le sue mani vagano per tutto il corpo.
《Saliamo su》dice e sono troppo ubriaca per dirgli che sono vergine.
Arriviamo in una delle stanze.
Ma questo non era un bar? Sembra sia una casa piuttosto.
Scaccio dalla mia mente questi pensieri quando Cosmo mi prende dai fianchi e stringendomi, mi bacia sempre più vorace.
Le mie mani sono tra i suoi capelli e li tiro anche un po'.
《Bellissima》continua a dire mentre siamo sul letto, lui sopra di me.
《Non mi approfitterò di te Samantha》 dice e in un attimo mi tranquillizzo.
《Baciami cazzo》non gli resisto. È bellissimo lui, ha quel modo di fare così seducente e spinto che mi fa dimenticare ogni cosa.
《Mi piaci piccolina》mi guarda negli occhi anche se leggo perfettamente che ha paura di una mia reazione.
《Anche tu》e lo bacio ancora, ancora e ancora.

ALESSANDRO'S POV
Ma dove è finito Cosmo? Siamo arrivati da un'oretta almeno e lui è entrato prima per andare in bagno. Controllando però non c'è.
Non lo troviamo proprio.
Forse starà scopando una ragazza. Ma no, lui non è tipo da una cosa e via come me.
Certo, non ne vado fiero, ma non riesco a reprimere i miei ormoni tutto qui.
《Alex oggi devi bere dai amico》mi incitano gli altri che ormai sono belli che andati.
Preferisco rimanere sobrio, nel quale combino già guai, se poi mi mettessi dinuovo a bere, sarebbe una catastrofe.
Però per oggi posso fare un'eccezione, non ho motivo per perdere il controllo.
《Un gin tonic》dico al ragazzo dietro il bancone.
Comincio a bere e capisco che quella sensazione di bruciore lungo la gola, è una cosa molto soddisfacente.
Dopo il primo bicchiere, finisco il secondo ed ora sta per fare la stessa fine il terzo.
《Ale》si avvicina Miriam ed immediatamente mi ricordo Samantha, il giorno in cui venne a scuola con quella gonna bianca cortissima.
No, stanotte non devo pensare a quella stronza, mi dico mentre butto giù il resto della bevanda rimasta nel bicchiere.
Ne ordino subito un altro.
《Ciao Miriam》sono un po' brillo, lo riconosco.
Non succedeva da quando mi ero ripreso dopo quell' incidente di due anni fa in cui ero in macchina con amici, avevamo bevuto e fumato di tutto.  Eravamo strafatti.
Guidava un'amica e questo era il peggio, poiché fatta anche lei. Aveva la responsabilità di tutti, invece non si importò di nessuno. Non vide il divieto di passaggio e la macchina si capovolse.
Due miei amici morirono sul colpo, lei andò in coma e si svegliò dopo due mesi, io non mi feci niente, nemmeno un graffio.
Per un periodo mi sentii in colpa perché ciò che fosse accaduto, credevo fosse stata opera mia.
Andai dallo psicologo, poi dallo psichiatra.
Mi aiutarono ad uscirne indenni ed ora sono qui, che bevo dopo due anni, per una stronza bellissima.
《Hai visto Sam percaso?》come? Barbie è qui? Non l'ho vista.
《L'ho lasciata qui》dice guardandosi intorno tra la gente accanto al bancone degli alcolici.
È un caso che anche Cosmo sia scomparso?
Di mio sono già nervoso, se poi bevo e faccio strani pensieri, il rischio che crolli tutto c'è.

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