Capitolo 12

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《Buongiorno ragazzi, oggi affrontiamo l'argomento dell' amore che per voi adolescenti è complesso da comprendere quindi chiederò a voi che senso ne date》il suono della professoressa di filosofia, richiama la mia attenzione.
Sì, pensavo ancora a ciò che è successo poco fa.
Lui è accanto a me, silenzioso e tranquillo.
Ogni tanto mi lancia qualche occhiata ma poi continua ad evitarmi.
《Signorina Samantha》mi richiama la professoressa.
Ora avrà capito che sto pensando ad altro, mi farà fare una figuraccia dinanzi a tutti.
《Non guardarmi in quel modo, non devo rimproverarti》mi dice compiacendomi.
《Cos'è per te l'amore?》domanda guardando me.
Ed ora che dico?
Io non so cosa si prova quando si ama qualcuno, non mi è mai successo.
Mi sento troppo in imbarazzo e anche se capita raramente, mi sento a disagio.
Alessandro d'altra parte, mi sta fissando, in attesa di una risposta, che però non so dare.
《Mi scusi, non so cosa sia l'amore》dico tenendo lo sguardo fermo sul foglio bianco sulla superficie del banco.
《Posso rispondere io?》Alessandro mi salva inconsapevole da quel momento così imbarazzante.
《Secondo me l'amore è un qualcosa di complesso a tal punto da non farti capire cosa è giusto e cosa sbagliato. Esso si prova quando hai accanto una persona che non riesci a guardare un attimo senza la voglia di baciarla, toccarla, sentirla vicino a te.
Questo professoressa, mi capita con una ragazza, la quale non riesco a dimenticare dal primo giorno in cui l'ho vista. È bella, simpatica e anche se è tutta piena di sè, so che dentro si nasconde una ragazza dolce e che va protetta. L'amore è bello solo se vissuto con la persona che si ama, non con una qualunque. Non mi piace essere respinto e se voglio qualcosa me la prendo.》finisce di parlare e mi guarda con il suo sorrisetto tipico, io lo guardo scioccata dalle ultime parole che ha appena pronunciato.
Devo ammettere che mi sento desiderata.
Sono sincera, un discorso così non me lo sarei mai aspettato da lui, però d'altra parte so che è il secchione della classe, quindi ero a conoscenza del fatto che avrebbe espresso la sua opinione.
La professoressa chiede ad altri ragazzi la stessa cosa, poi suona la campanella per avvisarci che l'ora è finita.

***
Prima che possa rivolgermi la parola o anche solo guardarmi, mi dileguo in bagno velocemente, non prima di sentirmi il suo sguardo alle spalle, bruciarmi addosso.
Esco dalla classe, devo andare in bagno per far decelerare il battito del mio cuore.
Le sue parole, così sincere, allora perché poi fa lo stronzo?
Perché ci prova con me se scopa con mia sorella?
Perché mi guardava se non sa cosa sia l'amore?
Queste domande percuotono la mia mente e mi siedo a terra, di spalle al muro, chiudendo un attimo gli occhi, per riaprirli quando sento il rumore della porta che seguono le risatine di due ragazze che parlano di qualche gossip.
Ora sto notando che la gonna di oggi è fin troppo corta e mi meraviglio come i professori non mi dicano mai niente.
Le due ragazze fumano in bagno e poi vanno via, mentre io sono ancora qui.
《Devi rientrare》e lui che ci fa qua?
《È il bagno delle ragazze, non dovresti essere qui》cerco di essere dura o autoritaria, ma lui ignora ciò che ho appena detto, entrando e chiudendo la porta.
《Bel discorsetto, con le tue parole sai quante ragazze andranno ai tuoi piedi!》è fin troppo vicino e il cuore batte impazzito.
《Tranne me》finisco e ci guardiamo intensamente.
Nessuno dei due parla e ho voglia di farmi baciare, so che ci proverà..lui stesso ha detto che non si arrende e se vuole qualcosa se la prende, ed in questo momento vuole le mie labbra.
《Sei bellissima》dice squadrandomi dalla testa ai piedi.
Si avvicina a me, piano, mi prende dai fianchi.
《Non essere stronza》dice passando la lingua sul labbro.
Sento che sto per cadere ma mi sorregge.
Quando le nostre labbra si stanno per toccare, sposto la testa e il mio bacio arriva sulla sua guancia.
《Dobbiamo andare in classe》gli dico mentre con le mani lo allontano un po' da me.
Faccio per uscire dal bagno ma mi ferma.
《Prima o poi non mi resisterai più》sussurra al mio orecchio.
Decido di non rispondere, ma di andare spedita verso la classe.
Ha ragione, non gli resisterò ancora per molto.
Eppure, pensandoci, non mi sono mai creata problemi nel baciare qualcuno.
Non capisco perché poi con lui ho un blocco, un atteggiamento diverso.

Sono seduta al mio posto e lo vedo che attraversa la porta e viene a sedersi al suo posto, accanto al mio.
"Devi aiutarmi in chimica Barbie."
Mi passa questo bigliettino e appena lo leggo, mi va la saliva di traverso.
《Signorina tutto bene?》mi chiede il professore di scienze.
《Si non si preoccupi》taglio corto e fulmino con lo sguardo quell' elemento stronzo accanto a me.
"No, non sono brava."
"Ma come, vedi il tuo quaderno, è pieno di appunti, il mio è vuoto."
Ha ragione.
Ma lui è bravo a tutte le materie.
Vuole il mio 'aiuto' solo per infastidirmi.
"Chiedilo a qualcun'altro."
《Professore posso farle una domanda?》chiede Alessandro e lui annuisce.
《Questi ultimi argomenti non mi sono molto chiari, la signorina potrebbe aiutarmi?》domanda indicandomi.
Il professore fa cenno di si con il capo e non so se voglio spaccare la faccia a lui o a questo stronzo.
"Oggi vieni a casa mia così mi aiuti a mettermi in pari."
Prevedo un pomeriggio lungo.
Tante ore con lui, in camera sua, da soli.
Samantha hai appena firmato per il viaggio verso lo stupro.

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