Capitolo 13

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IAGO'S POV
Dopo esser stato licenziato da quella puttana della preside, mi ritrovo a cercare lavoro in un altro liceo.
Nuovi ragazzi, nuovi colleghi, tutto nuovo, sperando sia migliore del clima che giaceva in quella scuola antiquata.
Domani è il primo giorno di lavoro in quella che è una scuola prestigiosa di Milano, di cui ho sentito parlare molto bene.
Giusto, non mi sono ancora presentato: sono Iago Torrez, ho 24 anni e insegno educazione sessuale ai miei alunni perché è ciò che li rappresenta soprattutto in questa fascia d'età adolescenziale.
Mi piace il sesso, quindi è un motivo in più per insegnare al meglio la mia disciplina con tutti i suoi pericoli o soddisfazioni.
Non sarò il classico nuovo professore da giacca a cravatta, non fa per me.
Sono simile ai miei ragazzi, solo con qualche anno in più, seguito da qualche esperienza in più.
Ora devo mettermi in forze per domani, chissà chi avrò il beneficio di conoscere.

SAMANTHA'S POV
È pomeriggio, sono le 16:00 e sono difronte a casa sua.
Questo posto mi fa un effetto strano.
Evidentemente perché mi ritrovai nel suo letto con lui che mi abbracciava.
Indosso dei jeans bianchi con degli strappi sulle ginocchia e una felpa corta rossa, un paio di nike nere e lo zaino con i libri.
Questo pensieri svaniscono quando sento la porta schiudersi e ciò che mi si presenta davanti non mi dispiace affatto.
Lui, con i capelli bagnati, i ricci gli cadono sul volto; l'accappatoio bianco lungo il corpo e vedo traccia dei suoi addominali.
È estremamente bello.
《Ti aspettavo tra una mezz'oretta Barbie》sorride malizioso.
《Ti piace ciò che vedi?》ecco la domanda sa gradasso che mi aspettavo, ma questa volta so come zittirlo.
《Ho visto di meglio. Ora vestiti e cominciamo la lezione》dico fingendomi una vera maestra.
《Agli ordini Barbie》non smetterà mai di chiamarmi così vero?
 Entriamo in camera sua e affiorano ancora di più i ricordi di quella notte.
Lui se ne accorge e quindi mi prende la mano portandomi vicino alla scrivania; mi siedo alla sedia e lui accanto a me.
Ha ancora delle goccioline d'acqua che gli cadono sul viso.
Devo cercare di non perdere la concentrazione,  fosse facile...
《Allora dimmi cosa sono gli acidi》gli faccio questa domanda e lo guardo. Lui mi stava già fissando.
Non risponde.
《Dai Ale muoviti》lo incito dandogli un colpetto sul braccio.
《Acido è chi si avvicina a te》dice serio.
Il cuore mi batte all' impazzata. Perché mi fa questo effetto cazzo?
《Risposta sbagliata》sorrido e lui sorride con me.
Percorre il mio corpo con il suo sguardo, fino a farlo fermare sulle cosce, su cui dopo un attimo poggia una mano e comincia ad accarezzarla.
《Devi concentrarti》specifico nervosa, spostandomi in modo da non farmi più toccare.
《Ho fame, andiamo a prepararci qualcosa prima》qualcosa mi dice che tutto voleva fare tranne che studiare.
Annuisco. 
Ho una fame.
《Sei sporca qui》richiama la mia attenzione mentre sto scendendo le scale avanti a lui.
《Dove?》chiedo.
《Si può guardare ma non toccare》mi stava davvero fissando il culo?
Ha quello stupido sorrisetto sulle labbra che bacerei all' istante, ma devo sopprimere questo desiderio.
《A meno che tu non voglia che tocchi》dice con voce rauca nel mio orecchio e mi manda in paradiso.
Non resisto più.
In un attimo mi giro, mi avvicino a lui, lo tiro a me dalla maglietta nera che si è messo mentre gli chiedevo cosa fossero gli acidi, e lo bacio.
Il bacio è veloce, vorace.
Da quanto tempo avevo il desiderio di farlo.
Mi fa impazzire i sensi.
Le sue mani toccano il culo, sapevo l'avrebbe fatto e sorrido sulle sue labbra.
Una mano poi sale e la poggia sulla mia guancia per attirarmi di più a sè e cinge i miei fianchi con l'altra.
《Vedi, io non ti respingo》quello sguardo...
《Tu non puoi farlo》rispondo egocentrica e a lui sembra aver fatto piacere, infatti mi bacia ancora.
Entriamo nella sua stanza e camminiamo fino a quando i miei piedi non incontrano le gambe del letto, su cui mi sdraio.
Lui mi segue e sale sopra mantenendosi su due braccia per non schiacciarmi.
《Sei bellissima》dice mentre mi bacia il collo e tocca ogni centimetro del mio corpo.
Gli tocco i capelli, sono stupendi e ci baciamo ancora.
Sento che è eccitato.. me ne accorgo da tanti fattori: dal respiro e da qualcosa di duro che tocca le mie gambe.
《Hai visto che cosa mi fai》fissa le mie labbra fino ad attaccarle dinuovo con le sue.
In un attimo io sono seduta su di lui e posiziona le sue mani sul culo.
《Quindi volevi che toccassi》mi fa l' occhiolino ed io sorrido.
《Tocca finché te lo permetto》gli rispondo con un' occhiolino.
《Con Diana è finita》dice e mi piace sentirlo dire da lui.
《Baciami e basta》dico e non se lo fa ripetere un'altra volta.

ALESSANDRO'S POV
《Barbie》sto ancora ansimando per quanto è eccitante questa ragazza.
Abbiamo il fiato corto, ci siamo mangiati le labbra l'uno dell' altra.
《Devo andare a casa》non voglio che vada.
Le prendo i fianchi e la tiro a me.. È così bella sentirla vicina, sento che ciò che sto facendo le piace.
《Facciamo finta che non sia successo niente》dico, sembra il modo migliore per rendere le cose più semplici.
《Perfetto》la tiro a me un'altra volta e la bacio ancora.
Lei sorride e si stacca.
《Ci vediamo a scuola domani》sorride ancora.
《Sì, bella lezione professoressa》le faccio un occhiolino prima di chiudere la porta e continuare a pensarla per tutta la notte.

SAMANTHA'S POV
Come devo comportarmi da oggi?
L'ho baciato, volevo farlo dal primo momento che l'ho visto.
Ho deciso, vedrò come si comporta lui é valuterò di conseguenza.
"Buongiorno Barbie"
È lui. Mi ha mandato adesso questo messaggio e sorrido come una stupida.
"Buongiorno a te Alex"
"Dormito bene?"
visualizzato
"Certo, ti ho pensata tutto il tempo"
È dolce a tal punto da farmi venire una carie ai denti. È fin troppo carino!
Decido di non rispondere e aspettare di vederlo direttamente in classe.
Apro l'armadio per vedere cosa mettere oggi.
Opto per un paio di leggins neri, con un top giallo fluo aderente e una giacca di jeans, qualche anello alle dita e una collana lunga d'argento al collo.
Sono pronta.
Sono pronta a vederlo?

IAGO'S POV
Ed eccomi qui, pronto per il primo giorno di lavoro in quella che è la quarta scuola da cui mi licenziano.
Vi chiederete perché sicuramente.
Beh... in poche parole mi piacciono le ragazze, sono un essere umano anch'io, potete capire il resto.

Suona la campanella e devo dire che non sono agitato, sono così abituato a vedere volti nuovi, che ormai è inutile avere l'ansia.
Entro nella classe assegnata e restano tutti a bocca aperta appena mi vedono.
《Buongiorno a tutti ragazzi. Sono il nuovo professore di educazione sessuale》esclamo con un sorriso.

SAMANTHA'S POV
In prima ora c'è educazione sessuale.
Una materia interessante, se non fosse per due motivi: Alessandro che fa battutine e la professoressa che non ci fa venir voglia di ascoltare. È anziana, è ora che vada in pensione. Per fortuna la settimana scorsa si è dimessa proprio per questo motivo ed oggi verrà la nuova insegnante.
《Può essere che venga un uomo che potrebbe essere tuo padre, in cui ti spiega come entra il pene nella vagina, Barbie》Alessandro con un sorrisetto malizioso, il solito stronzo. Lo guardo sconvolta, non vorrei mai fosse un uomo, chissà che disagio proverebbero le ragazze soprattutto.
Mi scappa un sorriso e a lui non sfugge.
Si avvicina per dirmi qualcosa, ma ci assale un silenzio tombale quando ci appare una specie di Dio davanti.
Un ragazzo, potrà avere 23 anni,  con i capelli neri rasati ai lati, con un ciuffo morbido, un fisico niente male, alto almeno 1.85. Indossa un paio di jeans strappati e una felpa lunga.
Sarà un ragazzo di un'altra classe.
《Buongiorno a tutti ragazzi, sono il nuovo professore di educazione sessuale》lo guardiamo tutti a bocca aperta.
Comincia a fare l'appello ma fondamentalmente nessuno lo ascolta, siamo scioccati del suo arrivo, in particolare le ragazze.
Però mi sorge un dubbio.
《Mi scusi》alzo la mano e lui mi guarda dandomi la parola.
《Perché ha cambiato scuola?》lui sembra aspettarsi questa domanda e mi sorride mordendosi il labbro.
《Fidati, signorina...》comincia ma non sa il mio nome.
《Samantha》glielo suggerisco.
《Fidati, non vorresti saperlo》e mi fa un occhiolino.
Ma perché mi fanno tutti l' occhiolino?
Sanno già che impazzirei alla vista di un bel ragazzo che me lo fa?
《Pulisci la bava》Alessandro richiama la mia attenzione e lo fisso imbarazzata.
Lui invece sembra tutto, tranne che contento o divertito dalla situazione.



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