Capitolo 26.

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Capitolo davvero pesante e strappa lacrime, non adatto ai deboli di cuore. So che dopo questo mi odierete ma se mi conoscete sapete che è l'ultimo scoglio prima del mare, quindi l'ultima difficoltà, promesso. Vi bacio tutti <3

VIKY'S POV:

La settimana successiva sembrava passare come sempre: niente striscioni o cartelli. Evidentemente Alvaro era riuscito a fare qualcosa ma mi sbagliavo. Il mese dopo, il 30 di maggio, entrando a scuola mi sentivo osservata, fin troppo. Iniziai ad avere ansia ed entrando vidi ovunque le foto mie con Itzi: scoppiai a piangere, prendendomi la faccia, ma non mi sarei aspettata, nel corridoio della mia classe, uno striscione con scritto: 'Garcia Martinez lesbica e adesso dov'è il paparino?' piansi ancora di più. Proprio in quel momento venne verso di me la prof di filosofia, mi liberai abbracciandola 'Adesso li tolgono stai tranquilla' ma non lo ero, tutti sghignazzavano, ridevano di me e, cosa che mi lasciò stupita alquanto, tutti si toccavano il cazzo. Non capivo ma poi vidi che sugli striscioni c'era scritto 'Almeno la scopata ti è piaciuta? (Alludendo allo stupro di mesi prima ndr) Ringrazia che qualcuno ti abbia voluto' Quello era troppo. Entrando in classe non feci nemmeno attenzione ai miei compagni che avevano gli stessi comportamenti o le compagne che ridevano di me. Nicole e Chiara cercano di tranquillizzarmi ma senza risultati, ero non so come descriverlo ma ero sfinita di tutto questo, sfinita della mia vita così ingiusta. Così presi il taglierino della cartella di arte e chiesi 'Prof posso andare in bagno?' 'Certo' 'Va a farsi una sega' sentì sussurrare. Corsi in bagno e una volta dentro chiusi la porta a chiave e scrissi su WhatsApp a Itzi le mie ultime parole:

<<Mamma, papà vi amo alla follia, siete la cosa migliore che mi sia capitata ma purtroppo in questo mondo non c'è più posto per me. Troppo pesante è diventato lo stupro, gli schiamazzi, la pressione e la paura di rovinare la carriera di papà (Non è colpa tua!!). Vi guarderò sempre dal cielo e se lo troverò vi manderò il fratellino che tanto mi avete promesso>>

Finito mi tagliai le braccia e la parte centrale della mano.

Intanto in classe: 'Prof Viky è fuori da 15 minuti ormai posso andare a controllare se sta bene?' 'Certo Nicole ma fai in fretta' uscì dalla classe e andò in bagno, stava per dire 'Viky ma si rese conto del sangue sotto la porta di un bagno, non voleva crederci. Chiamò ma nessuno rispose, vide quindi una mano aperta e una sul cellulare. Era di Viky. Uscì di corsa e urlò in corridoio: 'Qualcuno mi aiuti' con le lacrime agli occhi. Accorse la bidella del piano per capire la situazione, vista la quantità di sangue urlò anche lei: 'Chiamate un'ambulanza ora, e chiamate Sanchez che c'è una porta da buttare giù' Tutte le prof si affacciarono in corridoio, alcune telefonavano all'ambulanza altre chiamavano il prof di educazione fisica. Lui che corse per la scuola e arrivato iniziò subito a dare spallate alla porta che non si apriva. Quando arrivarono altri insegnanti la bidella si allontanò e andò a telefonare ad Alvaro, il numero di emergenza. Lui stava finendo di girare quindi spense il telefono e rifece le ultime due battute; finito richiamò e chiese

'Sì?'

'Buongiorno signor Antonio Garcia, la chiamo dalla scuola di sua figlia'

'è successo qualcosa?' mentre lo diceva senti in sottofondo un <<Largo fateci passare>> quindi lui iniziò ad aver paura

'Allora?'

'Sua figlia sta per essere trasportata all'ospedale io ho chiamato lei in quanto numero di emergenza, ora le passo la prof addetta al primo soccorso che le spiegherà tutto'

E passo 'Cosa sta succedendo a mia figlia?' disse con le lacrime agli occhi

'Lei probabilmente si è tagliata da sola, ha tagli profondi su mani e braccia, ha perso molto sangue non'

Nostra figlia | AU ALVITZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora