Capitolo 50. FINE

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ITZIAR'S POV:

La nostra vita poi proseguì rapida nei mesi successivi: dopo l'ecografia del quinto mese organizzammo un baby reveal a casa dei miei genitori. Era marzo, alla fine per la precisione, Naj e Pedro sapevano già se sarebbe stato maschio o femmina, avendo preparato il tutto. Furono invitati anche Nicole, Chiara e Sara, rimaste molto legate a Viky e alla nostra famiglia. Questa volta però non ci furono palloncini, infatti vennero comprati tre trattorini giocattolo per i bambini. Prima che arrivassero tutti, i nostri amici misero sotto la ruota dietro una polverina o rosa o blu. Quando arrivò tutta la famiglia, i bambini accesero le macchinine mentre noi con in braccio Isabel eravamo accanto. Partirono e una polverina azzurra si levò: maschio, un altro. Mi strinsi ad Alvaro piangendo, non sapevo nemmeno io se per la delusione o per la gioia; Isabel batteva le mani come tutti i presenti. 'Inizia ad esserci troppo testosterone in casa' dissi ridendo tra le lacrime, lui rise con me e mi resi conto di quanto fossi fortunata ad aver trovato una persona come lui, con cui avere una famiglia, dei bambini, che erano la mia gioia più grande. Ma se pensate che questo sia stato il momento migliore di quei mesi sbagliate, perché l'annuncio ai nonni fu insuperabile. Il giorno del compleanno di mio suocero andammo a festeggiare a casa sua, ormai trasferitosi, dopo essersi ritirato dal lavoro, a San Sebastian. Dopo l'apertura dei regali e l'arrivo dei miei genitori Noel disse


ALVARO'S POV:

'Ehi nonno, mamma e papà hanno una sorpresa'

'Ancora? Ma era più che sufficiente questo' rispose mio padre alludendo alle varie cornici che componevano il suo regalo

'Ma non è materiale'

'Oh allora cosa?'

'Facciamo un gioco vi va?'

'Si' Si sedettero tutti e quattro i nonni sul divano

'Ripetete con me - disse Mathias - sono l'ultimo arrivato' Ripeterono

'Nicholas è il mio gemello' Ripeterono

'Noel gioca sempre con me' Ripeterono 'Me' disse Isabel, poi toccò a noi

'Diventeremo nonni per la sesta volta'

'Diventeremo nonni per la sesta volta' dissero stanchi

'No aspetta cosa?' disse mio padre contando i nipoti davanti

'Amore sei incinta?' chiese dolcemente Dora

'Si' venne subito ad abbracciarla in lacrime

'State cercando una squadra di calcio?' chiese invece mio padre

'No' ridemmo insieme per la gioia incontenibile.

Ovviamente anche quest'ultima volta volevano comprare la culla e il passeggino doppio, visto che Isabel era ancora piccola. Ma l'evento più significativo fu la nascita del piccolo. Anche se c'eravamo già passati innumerevoli volte è sempre una gioia assistere al miracolo della vita. Era fine maggio quando in una giornata di sole che passammo con Naj e Pedro, Itzi ruppè le acque. 'Merda' fu la prima cosa che pensai e poi un insieme di ansia e attesa mentre guidavo verso l'ospedale. Arrivati le fecero un tracciato, sembrava tutto a posto così ci fecero accomodare in sala parto con due specializzandi, un medico e un ostetrica. Mentre aspettavamo le contrazioni ravvicinate i medici ci distrassero

'Quindi quanti figli avete?'

'Cinque di già, questo è il sesto'

'Famiglia numerosa'

'Già'

'L'altra volta ci sono stati complicazioni?' rispondevo sempre io

'Solo coi gemelli, ha fatto un taglio cesareo'

'Beh devo dire che si è risistemato'

'Sì'

In quel momento Itzi richiamò la nostra attenzione su di lei urlando per la contrazione più forte. Io le strinsi subito la mano baciandogliela. Spinse e respirò, spinse e respirò per circa dieci minuti, fin quando, con un urlo che sembrava ultraterreno, diede alla luce nostro figlio, per poi scoppiare subito a piangere. Mentre i medici lavavano velocemente il piccolo ci chiesero:

'Come si chiama?'

'Andres' risposi io rapido, esattamente come mio padre. L'infermiera rispose:

'Va bene i nomi bisex ma Andres mi sembra un po' troppo per una bambina già così bella'

'è una femmina?' chiesi guardandola

'Sì, senza dubbio' Le lacrime iniziarono a scendere senza fermarsi: una bambina, un'altra, lei e Isa sarebbero cresciute insieme.

L'urlo di mia moglie mi riportò alla realtà proprio mente la donna mi metteva tra le braccia mia figlia. Lei urlava e io:

'Cosa succede?' chiesi subito al medico

'Non lo so, spingi Itziar, spingi; mi servono le ecografie ora' disse rivolgendosi alla sua specializzanda, lei gliele prese subito, le sfogliò e arrivando alla più recente disse: 'Merda, ok dai Itziar' mi inginocchiai di fianco a lei con la piccola

'Dai amore mio, un ultimo sforzo' Anche se non sapevo cosa stesse accadendo

Ci vollero pochi minuti che un secondo pianto irruppe nella stanza 'Cosa?' ma non finì la frase che l'ostetrica mostrò un bambino 'Ecco il maschietto' disse. Feci un respiro profondo di sollievo perché andasse tutto bene. Baciai subito in bocca Itzi che piangeva per il dolore e la gioia. Le diedi la piccola che continuava a muoversi e scalzare 'Ciao amore mio' disse lei esausta

'Come li chiamate?' ci bastò un attimo per guardarci e poi:

'Andres e Raquel'

'Bellissimi nomi' Ritornammo poco dopo nella stanza.

Riuscimmo ad avere un'ora di riposo, che passai per la gran parte ad ammirare i miei figli dietro un vetro, insieme nello stesso lettino, che dormivano beati come la loro madre. Poi dopo si svegliarono per il cambio pannolino, che feci io e per la poppata con la mamma. Itzi era stanca ma i suoi occhi si illuminarono quando sentì tra le braccia quei due piccoli, immensi doni. Finito si addormentarono e appena lo fecero come un tornato Noel, Nic e Nicholas entrarono seguiti dai nonni che gli indicavano di far silenzio

'Dov'è il fratellino?' chiese il primo

'C'è una sorpresa, quindi aspettate che entrino tutti' Entrati i miei genitori con Naj e Pedro dissi avvicinandomi al vetro

'Qual è il secondo voi?'

'Ma non c'è nessun maschio qui papà!' Si lamentò Nicholas

'Hai guardato bene?'

'Ce n'è uno ma non è da solo'

'Come non è da solo?' intervenne Naj avvicinandosi anche lei

'Già, vi presentiamo Raquel e Andres'

'No, un'altra volta due' si lasciò sfuggire il papà di Itzi mentre mio padre mi fissava

'Andres, lo avete chiamato come me'

'Si vieni a vedere' Si avvicinò piano, quasi intimorito, ma una volta arrivato al vetro i suoi occhi lacrimarono

'Sono così belli entrambi' tutti concordarono

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E quindi siamo arrivati alla fine di questa avventura, non potrei essere più felice di come sia venuto il tutto, di ciò che ho scritto e dei personaggi a cui ho dato vita. Grazie a tutti vi che siete arrivati fino a qui, che mi avete supportato e sopportato, che mi avete resa felice con un solo commento, che mi avete fatta crescere come persona. GRAZIE, VI AMO TUTTE/I! <3<3<3<3

Nostra figlia | AU ALVITZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora