Capitolo 33.

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ALVARO'S POV:

Partimmo a fine giugno, quella mattina preparai tutte le valigie in gran segreto e alle 2, dopo aver mangiato dissi ad Itzi: 'Che ne dici di una gita fuori porta?' Le valigie erano già in macchina con il passeggino, ovviamente il veicolo era nuovo, appena comprato quando sono nati i gemelli, con un bagagliaio molto capiente 'Va bene amore, un attimo che mi preparo e preparo' 'I gemelli e Viky sono pronti, manchi solo tu' 'Un attimo e ci sono'. Si preparo e dopo essere scesi e aver posizionato i gemelli sui seggiolini partimmo; a metà strada Viky bendò Itzi, dopo qualche insistenza da parte di quest'ultima. Se vi state chiedendo il perché, la ragione è che stiamo andando a Parigi e volevo fosse una sorpresa. Ci imbarcammo al Gate e ci sedemmo di fianco all'ala, io al finestrino con accanto Nicholas eccitatissimo con Itzi sul corridoio, poi ancora più in là sulla stessa fila Noel e Viky. Decollati Nicholas vuole venire sulle mie ginocchia a giocare, Itzi si addormentò mentre Noel fece lo stesso ma sul petto della sorella, innamorata della scena. Quando amavo la mia famiglia. Dopo qualche ora arrivammo a Parigi e dopo aver recuperato i bagagli partimmo alla volta dell'albergo, Itzi aveva capito dove eravamo ma la sorpresa non era ancora svelata, o almeno speravo. Lasciammo le valigie in hotel e andammo subito alla Torre Eiffel, era il tramonto. Salimmo tutti insieme Itzi guidata da me e bendata mentre i gemelli in braccio a Viky, proprio loro avevano la chiave di tutto. Arrivammo in cima, mi posizionali in ginocchio con dietro Viky e i gemelli, questi ultimi con due magliette speciali: Noel con scritto <<mamma sposare>> e Nicholas con <<vuoi papà?>> lette così possono non avere senso ma in seguito formano <<Mamma vuoi sposare papà?>> ed è proprio quello che Itzi lesse subito dopo, portò le mani alla bocca vedendomi lì inginocchiato con la proposta ma non sapevo che anche lei aveva una sorpresa. 'Itzi - iniziai - hai visto? siamo ancora qua sulla torre Eiffel, come 3 anni fa, solo che adesso ci siamo allargati. Prima con l'arrivo di Viky poi di Noel e Nicholas. Oggi sì che sono qua per chiederti <<Mi vuoi sposare? Vuoi sancire il nostro amore? Vuoi creare una famiglia con noi? ti amiamo moltissimo anche se a volte non lo dimostriamo, sei una mamma, una donna e una compagna meravigliosa. Non avrò mai abbastanza fiato per ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me già da quando eravamo ragazzi, che mi proteggevi dei bulli mettendoti tra me e loro. Grazie per avermi guarito il cuore e l'anima, per avermi dato queste tre meraviglie, per avermi dato una famiglia e la serenità che cercavo da anni. Ti amo con tutto me stesso, con tutta la mia anima, il mio cuore e il mio corpo. Vuoi sposarmi?' 'Certo amore mio, ti amo anch'io' disse singhiozzando. Mi vieni incontro e mi baciò, portandosi le mani alla mia testa mentre io le afferravo i fianchi per chiudere le nostre bocche. Concluso il bacio andò verso i nostri figli e li baciò tutti sulla guancia. Mentre passavano Noel, da bravo mammone voleva farsi prendere in braccio ma lei sorprendentemente rispose <<Amore mi lascerai svelare la sorpresa a papà prima?>> chiese e Noel annui tornando ad abbracciare Viky. Una sorpresa per me? cosa? Si spostò davanti a me e frugò nella borsa fino a tirare fuori una scatolina impacchettata. La scartai, dentro c'era l'ultima cosa che mi aspettavo: un test di gravidanza positivo, un altro. La guardai incredulo prima di abbracciarla forte e baciarla 'Ti amo tanto' 'Anch'io' misi una mano sulla pancia che ancora non si mostrava. Alla fine i gemelli ci vennero incontro e ci abbracciamo tutti. Scendemmo e andammo a mangiare in un ristorantino lì vicino per tornare alle 8:30 all'albergo, dove avevo prenotato una stanza matrimoniale unita ad un letto a castello, dove i ragazzi avrebbero dormito, Viky sopra e i gemelli sotto. Alle 9 andammo tutti a letto per il lungo viaggio fatto nel pomeriggio. Io ed Itzi ci adagiammo sul lettone per leggere qualcosa insieme, anche alla nuova vita che aspettavamo. Stavamo sussurrandoci parole dolci l'un l'altra, facendoci il solletico, baciandoci fin quando non sentimmo un pianto 'Dimmi che non è vero' sussurrò Itzi mettendosi una mano sugli occhi in segno di stanchezza 'Vado io amore non preoccuparti' E così mi alzai andando verso l'altra stanza trovando Nicholas e Viky addormentati e Noel in piedi sulla sponda urlando. L'ho preso in braccio portandolo subito nell'altra stanza per non svegliare i fratelli. Ma lì continuò ad urlare, così gli diedi il ciuccio che accettò solo per una frazione di secondo per poi buttarlo a terra 'Noel!' Lo riprese Itzi mentre io mi inginocchiai a raccoglierlo 'Alvaro prova con roba delle gengive' Ah già i denti, eravamo reduci da mesi di pianti per questa crescita di denti, davvero snervante. Glielo diedi e quantomeno smise di piangere per non so un minuto massimo poi lo rifiutò. 'Parla Noel cosa c'è? Cosa vuoi?' Urlava e basta, provai allora a muovermi tenendolo diritto, magari non aveva digerito nulla. 'Hai fame?' chiesi poi offrendogli una mollica di pane ma lui la respinse, provai con l'acqua del biberon ma non volle nemmeno quella 'Vieni qua' Disse Itzi e io mi sedetti sul divano accanto a lei, che subito prese Noel tra le sue braccia. Lui si calmò in un attimo, smise di urlare ma continuava a piangere come un disperato. Le stavamo provando tutte 'Che stia male?' chiesi preoccupato 'No secondo me no almeno, desidera qualcosa ma non vuole dirlo a parole' 'Ma cosa?' 'Non lo so, spero lo faccia capire' 'Ci rinuncio' dissi sdraiandomi e mettendomi le mani sugli occhi, sfinito. In quel momento smise incredibilmente, c'era silenzio. Aprì gli occhi per capire cosa stesse succedendo quando lo feci vidi Noel tirare il pigiama di Itzi con insistenza, lei dopo un attimo di perplessità sembrò capire cosa volesse. Ma come fate voi mamme? io non capisco mai nulla. Così iniziò a spogliarsi, togliendosi la maglietta e poi anche il reggiseno 'Avrai freddo' 'Stai tranquillo' 'No...' Stavo per continuare quando si girò dandomi le spalle e sdraiandosi mentre Noel andava verso di lei e se si attaccava al seno sorridendole. No fatemi capire tutto questo casino per questo? mi sdraiai anch'io, rimboccando le coperte più che potevo affinché i due occupanti del letto non avessero freddo. Itzi sorrise per il gesto mentre faceva le carezze a Noel sulla schiena. A un certo punto lo prese nelle mani e, simulando l'astronave. lo spostò tra noi due. Così lui ridendo continuò a poppare. 

'Grazie per averlo fatto smettere' 

'A te per averci provato più volte pur di non farmi alzare' 

'Quando vuoi' sorridemmo 

'Ma perché fa così? è mesi che non allatti più, non capisco' 

'Non è il latte vuole, non penso nemmeno di averne più tanto, lui vuole solo stare con me, vicino a me, questo è il suo modo per spiegarlo, probabilmente è solo un modo per collegarsi con me. Non lo so ma è normale per ora. Lascialo pure fare non mi dà fastidio' 

'Ma quando finirà cosa farai? lo lascerei piangere tutta la notte' 

'Alvaro tra qualche mese ritornerò ad averlo perché sono incinta e al massimo li allatterò entrambi insieme, non è un problema' 

'Se lo dici tu, a me basta che stiate bene' 

'Ti amo' 

'Anch'io vi amo' 

Quando finì tutto Itzi si rivestì e Noel finì per dormire con noi.

Nostra figlia | AU ALVITZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora