(Ventisette)

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-cosa hai intenzione di fare adesso?- mi chiede Draco, non sapevo cosa sarebbe successo adesso, dovevo mandare una lettera al trio per dirgli di stare tranquilli di non venirmi a cercare altrimenti sarebbero stati in pericolo sopratutto Harry, nella lettera gli ho scritto anche di continuare a cercare gli altri Horcrux e distruggerli, di non mettersi in pericolo perchè li stavano cercando, mi stavano cercando, ci stavano cercando me e Harry, eravamo in pericolo, tutti noi. Ho chiuso la lettere e ho dato la lettera al gufo di Draco.
Avevo un vuoto nello stomaco, sapevo che non erano d'accordo che io rimanessi qui, ma era l'unica soluzione per scoprire cosa aveva in mente il signore Oscuro, si mi ero messa in pericolo da sola, ma non mi avrebbero scoperta se Draco mi teneva il gioco, da quel momento non ero più la sua Sam, non ero più la donna che voleva sposare, non ero più la donna che cercava con lo sguardo, non ero più la sua donna...sapevo che nn saremmo mai resistiti a stare lontano l'uno da l'altro, ma dovevamo provarci, avevo il marchio e questo era a mio vantaggio, sapevo che Bellatrix era furba, ma speravo con tutta me stessa che non mi avesse mai scoperto, non fino a che avevo scoperto i loro piani e scoperto se c'era un Horcrux. Avevo paura si, avevo paura di perdere tutto quanto quello che avevo costruito con Draco, la mia amicizia con il trio e con Tom, TOM, gli avevo detto che dovevo partire dovevo lasciare la scuola per stare con i miei genitori, non mi ha chiesto il perchè non era invasivo, lo adoravo per questo, si fidava di me. Ripensavo alla domanda di Draco, "cosa intendi fare adesso?" Cosa volevo fare? Non ne avevo idea, volevo restare qui con lui per sempre. Dovevo inventarmi qualcosa.
-non lo so Draco- non lo sapevo davvero,
-come ti dovrei chiamare adesso?- cazzo aveva ragione non avevo pensato a un nome, il primo nome che mi veniva in mente era Sophia,
-Sophia? Davvero? Almeno il cognome lascialo decidere a me!- mi dice ridendo alzo gli occhi al cielo e lo guardo curiosa per vedere che cognome mi avrebbe dato, si avvicina a me sfiorandomi le labbra,
-che ne dici di Malfoy?- mi lecco le labbra incoscientemente, faccio una piccola risata e spingo,
-ritenta furetto!- gli dico ridendo mentre mi appoggio sulla sua spalla, mi accarezza i capelli e la schiena nuda, facendomi provocare dei brividi, amavo il suo tocco su di me, mi faceva impazzire,
-non penso di resistere a non toccarti e baciare le tue labbra!- mi dice mentre si gira verso di me e appoggia la sua fronte sulla mia
-lo so, ma dobbiamo provarci- gli dico facendo un sorriso e baciandolo sulle sue labbra morbide.

Draco era uscito e al rientro mi ha portata con se per mettere in atto il nostro piano, siamo entrati al Manor e subito abbiamo incontrato Lucius, avevo il cuore che mi batteva fortissimo avevo paura che mi riconoscesse,
-Draco, ti sembra il momento di portare a casa ragazze?- gli dice il padre con un sorrisetto divertito in viso, sento il sangue ribollire nelle vene per come lo tratta, se sapesse davvero chi sono non riderebbe, allungo la mano per presentarmi e lo guardo con occhi freddi,
-Sophia Klarck, piacere- distogli lo sguardo da Draco a me mi squadra, guarda i miei occhiali, i miei occhi celesti
-non sono una delle sue ragazze- continuo, mi stringe la mano e mi dice
-e cosa sei venuta a fare qui?-
-sono qui per il signore Oscuro-
- e cosa vorresti tu dal Signore Oscuro?- cazzo! Cosa gli dico adesso? Non sapevo cosa dirgli guardo Draco con sguardo di panico,
-ora basta Papà, la porto dal Signore Oscuro- mi prende per il braccio con forza stringendomi, facendomi gemere dal dolore, mi spinge verso la sala dove c'erano tutti i mangiamorte, continuando a spingermi, sapevo che lo stava facendo per non far cadere sospetti, ma mi stava innervosendo, arriviamo davanti alla porta dell'ufficio dove si trovava Voldemort, finalmente eravamo soli, deglutì al vedere di quella porta, mi girai verso Draco per scappare, ci avevo ripensato avevo troppa paura, Draco mi blocca dalle braccia, mi guarda negli occhi e mi sussurra piano per farsi sentire solo da me,
-ci siamo insieme in mezzo a questo casino, ti proteggerò, te l'ho promesso!- mi fa un mezzo sorriso e mi rigira verso la porta bussa per me e sentiamo la voce del Signore Oscuro di "avanti" Draco apre la porta e mi spinge con forza dentro l'ufficio facendomi cadere davanti a lui,avevo il panico negli occhi mi stavano sudando le mani, avevo il cuore a mille, ho raccolto gli occhiali e li ho rimessi, vedendo mio padre davanti a me, deglutì di nuovo, non avevo saliva, ma lo avevo fatto ugualmente, potevo sentire le urla dai sotterranei, stavano torturando qualcuno, il mio cuore si strinse di rabbia in quel momento, prese la sua bacchetta e me la punta sotto il memento, mi guarda e guardandomi negli occhi
-chi abbiamo qui Draco?-
-signore, l'ho travata che si aggirava fuori al Manor- sapevo che ormai i Malfoy non avevano nessun controllo sulla loro villa dal momento che c'era Voldemort all'interno, ed era piena di mangiamorte.
-bene, puoi andare- gli dice, Draco prima di uscire mi da un occhiata e esce,
-cosa ci facevi fuori da Manor signorina?-
-Klark, Sophia Klark Signore, sono qui per stare dalla sua parte- i suoi occhi si spalancarono a vedere una giovane ragazza voler schierarsi dalla sua parte, senza pensarci due volte alzo la manica del mio maglioncino a collo alto nero e gli mostro il marchio nero,
-una giovane ragazza come te, perchè?- mi chiede prendendomi il braccio che gli avevo mostrato, sfiorando il marchio con la sua bacchetta,
-perchè lei, è il mago più potente che ci sia sul mondo magico, voglio essere fedele solo a lei signore- lo guardo fisso negli occhi, cercando di trattenermi nel tremare sotto la sua presa,
Vedo che mi guarda sbalordito, impugna la sua bacchetta e la punta sul marchio nero spingendo facendomi urlare dal dolore,il marchio si incomincia a muovere e a diventare sempre più nero,
-ora sei fedele a me e solo a me, farai qualsiasi cosa io chieda!- mi dice alzandomi il viso con il pollice
-si mio signore- gli dico fissandolo negli occhi,
-esci da qui- non me lo rifaccio ripetere e esco immediatamente da quell'ufficio mi appoggio al muro e mi butto sulle ginocchia sento il cuore martellare sempre più veloce, era fatta, ora non si poteva tornare in dietro.

-Sam- sento chiamare il mio nome, vedo Draco avvicinarsi a me mi alzo di scatto, lo sbatto al muro, fa un leggero gemito di dolore, io un sorrisetto,
-non mi devi chiamare cosi cazzo!- gli dico mentre gli dico guardandogli la bocca, mi afferra per i fianchi, ora sono io appoggiata al muro,
-altrimenti?- mi dice con suono di sfida e sensuale, sapevo che gli piaceva creare e essere in queste situazione lo eccitavano, ma non era ne il momento e ne il luogo eravamo ancora davanti allo studio di Voldemort, e ci poteva sentire,
- è fatta, da ora in poi mi vedrai tutti i giorni, tutti i minuti, i secondi, e non potrai toccarmi, baciarmi, sfiorarmi, non potrai fare più nulla DRACO LUCIUS MALFOY- gli dico sussurrando il suo none nel suo orecchio e allontanarmi da lui, gli piaceva quando lo chiamavo cosi, mi piaceva provocarlo, era più forte di me, mi prende per il braccio e mi sbatte di nuovo al muro, facendomi uscire un gemito, fa roteare la sua lingua all'interno della guancia per poi leccarsi le labbra, stava impazzando dalla voglia di toccarmi ma sapeva con poteva,
-non sfidarmi- dice a denti stretti mentre mi fissa le labbra, che stavo leccando,
-altrimenti?- gli dico, lo spingo con entrambe le mani e mi allontano mi giro e vedo che mi sta guardando con un ghigno sul viso, gli faccio un occhiolino e esco dalla sua vista.

Era fatta.
Ero ufficialmente una mangiamorte.
Ero fedele al Signore Oscuro.
Ero fedele a mio padre.

Mi ribolliva il sangue solo al pensiero di vederlo tutti i giorni, lo odiavo.
Lo volevo morto.

Him, me and heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora