(Trentadue) fine

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Chiusi gli occhi e una scia verde mi colpi dritta al petto, Giacevo li, a terra, potevo sentire l'odore del muschio che era a terra, in quel momento il silenzio calava sulla foresta proibita, senti le urla di Harry che gridava il mio nome, lo sentii in lontananza sempre di più, fino a quando nn sentii più nulla, vidi una luce bianca,
-Harry?-
-Sam-
-non puoi essere morto Harry, tu non, devi ucciderlo non puoi morire!-
-Sam, ce la faremo, insieme!-
-io non ce la faccio Harry-
-prendi la mia mano, fidati di me- esitai per qualche secondo, poi gli presi la mano e mi risvegliai il corpo di Harry era vicino al mio, potevo sentire il suo respiro caldo, poi dei passi si fecero sempre più vicini a noi, era Narcissa, si chinò su di me appoggiando le sue mani sul mio viso
-Draco sta bene!? Il mio bambino sta bene?- mi disse sussurrando,  annui, la sentii alzarsi,
-morti, entrambi- disse fredda come il ghiaccio.

AD HOGWARTS
-Harry Potter  e Samantha Wilson sono morti!- gridò Voldemort con un sorriso a 32 denti,
-Noo, chi sono i corpi che porta in braccio Hagrid Ron?- chiese Hermione
- son Harry e Sam, Herm!- Hermione non poteva crederci i suoi due amici erano morti, si gira e alle sue spalle stava scendendo Draco Malfoy, si guardarono per qualche istante, ma lo sguardo freddo e gelido di Hermione, fece distogliere subito lo sguardo del biondo, deglutii neanche lui poteva credere che fosse morta, dovevano sposarsi, avevano progettato il loro futuro, che in pochi attimi si era sgretolato, ormai   Non aveva nulla per cui vivere per cui andare avanti, il suo cuore era rotto, si era spezzato in frantumi. Colei che gli aveva salvato la vita era morta, colei che lo aveva amato incondizionatamente, colei che gli aveva regalato i più belli sorrisi i più bei momenti era morta, o almeno cosi credeva Draco cosi credevano tutti, Harry Potter e Samantha Wilson non erano morti.

-ora è il momento di unirvi a me- disse Voldemort -Draco vieni- lo chiamò Lucius, ma Draco non si mosse dal suo posto, stava trattenendo le lacrime,
-Draco- a questo punto lo chiamo Narcissa, la donna che lui non poteva tradire, fece un grand respiro e si incammino verso Il Signore Oscuro e gli diede un abbraccio, Pochi secondi dopo Sam e Harry aprirono gli occhi caddero a terra dalle braccia di Hagrid, lo sguardo di  Voldemort era spalancato, non poteva credere che quella ragazza la cosiddetta Figlia era ancora viva, lei che lo poteva far diventare debole, far sembrare debole, non poteva credere che il prescelto era vivo, colui che potevo ucciderlo, entrambi erano vivi!

-Ciao Papà!- dissi dolorante guardando Voldemort negli occhi, tutti rimasero senza parole nel sentire quella frase, era suo padre? E lei sua figlia? Non feci in tempo neanche a sospirare che quell'uomo mi fiondo un incantesimo con la bacchetta ma Harry lo parò,
-Vai Sam sai cosa devi fare- annui, sapevo perfettamente cosa dovevo fare dovevo attirare Nagini nel castello cosi da poterla uccidere, e in fine Harry poteva uccidere finalmente il Signore Oscuro.
Guardai Draco, non poteva crederci, ero viva, mi sorrise, fece un passo per raggiungermi, ma Lucius e Narcissa lo presero dal braccio e lo allontanarono da quello che stava per diventare una rivolta. Mi si spezzò il cuore, in piccoli pezzettini, potevo sentire il dolore più profondo, mi asciugai quella piccola lacrima che stava scendendo sul mio viso, mi misi dritta con la schiena e incominciai ad attirare Nagini nel castello

-Sam stai bene?- mi chiese Hermione che si era avvicinata a me nel fra tempo che io vedevo Draco allontanarsi,
-Le persone si innamorano delle persone sbagliate a volte, abbiamo fatto tanti errori, ma va bene cosi, capita! Mi sono accorta di essermi davvero innamorata di lui, di non poter fare a meno di lui solamente mentre stavo soffrendo, La morale della favola? è che non possiamo stare separati, e che io lotterò per lui e so che lui lotterà per me! Non permetterò a Lucius Malfoy di rovinare la mia e la vita di Draco!- feci un sospiro guardai Hermione mi stava sorridendo
-ora andiamo, abbiamo un serpente da uccidere-

-Lasciami il braccio- dico scrollandomi dalla presa di mio padre,
-dove credi di andare?- mi chiese
-dalla donna che amo- gli dico guardandolo dritto negli occhi
-tesoro ti ucciderà lo sai- mi disse mia madre
-non mi importa mamma, non voglio stare qui a fare nulla, è colpa mia se è successo tutto questo, è colpa mia che lei adesso è in pericolo gli avevo promesso che l'avrei protetta sempre e nn permetterò a nessuno di fargli del male, nn permetterò a nessuno di portarla via da me- mia madre mi sorrise
-tu non andrai da nessuna parte-
-e chi me lo impedirà tu?- dico a denti stretti guardando mio padre
-lascialo andare- disse mia madre
-va da lei, ma stai attento- mi diete un bacio in fronte e una carezza sulla guancia al suo tocco chiusi gli occhi per qualche secondo per poi riaprirli e i miei genitori si erano smaterializzati, impugnai la mia bacchetta e mi incamminai al castello.

Him, me and heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora