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Eren poteva dirsi l’uomo più felice del mondo in quel momento, una clinica privata aveva risposto alla sua piccola e indifesa email è così poteva fare il tirocinio. Gli orari non erano male, 8 ore al giorno sempre e solo di notte. Peccato che la paga fosse solo di 500 euro  ma per quello non si preoccupava aveva già il suo piccolo lavoro da insegnante e vari risparmi da parte. Per un’anno era più che coperto in ogni spesa. Doveva mettere da parte i soldi se voleva comprarsi una moto nuova. Ci avrebbe messo un po’ avendo già una macchina e una casa da mantenere. Questo pomeriggio avrebbe avuto il colloquio quindi doveva fare una bellissima figura. Ma prima Mikasa era passata da casa sua.

<< REN! APRI QUESTA CAZZO DI PORTA! >>

Eren ancora mezzo nudo gli aprì la porta mentre la ragazza aveva lanciato il suo zaino nero sul divano del castano che la guardò male

<< buongiorno anche a te Mika >>

la ragazza andò dritta in cucina afferando la colazione di Eren mangiandola. Eren gli lanciò uno straccio addosso mentre l’amica si ingozza con la sua colazione

<< Mikasa sei proprio un maiale cazzo >>

<< muto ti ho portato i led, ah mi presti qualche vestito? >> << sai ho un evento importante! >>  

Eren salì le scale per entrare in camera sua e cercare qualcosa di piccolo che stesse alla ragazza 

<< non ho gonne e vestiti io! >>

<< va bene lo stesso! qualcosa di formale! >>

il ragazzo si chiedeva perché la ragazza gli volesse sempre fottere i suoi vestiti da uomo e troppo grandi per lei, trovò una camicia con scollo a V nera trasparente la sua preferita, era incerto se volesse darla o meno poi cedette gli prese anche alcuni orecchini e collane. per i pantaloni nulla erano tutti troppo grandi e lunghi. Scese dalle scale e prese una busta per mettere dentro i vestiti per poi darli alla ragazza che era beata e tranquilla sul suo divano

<< grazie! devo scappare! a domani! >> 

<< a domani! >>

il ragazzo si potè riposare e andare a prepararsi la colazione visto che quel maiale aveva fatto piazza pulita su tutto. Era routine avere Mikasa a casa sua, aveva riallacciato i rapporti anche con il suo vecchio amico d’infanzia Armin. Il caffè era pronto e non aspettò ad avvicinarlo alla bocca per bere il liquido scuro. Quella mattina avrebbe fatto una veloce visita a Isabel e Furlan per poi scappare in palestra. Forse non gli sarebbe convenuto andare in palestra doveva preparare tutte le schede per i bambini. Bimbi del cazzo pensava, odiava quel lavoro? si con tutto il suo cuore ma davano 1.500 euro al mese quindi non male. 
Si fece una doccia per poi sistemarsi al meglio, mettendosi una leggera camicetta verde smeraldo trasparente con dei semplici pantaloni neri, non vedeva l’ora di andare in vacanza faceva già il conto alla rovescia per il 30 giugno. Poi fanculo bambini e viva le feste! 
Uscì di casa guardando la casa accanto alla sua con già alcuni addetti ai lavori mentre sistemavano mobili e cazzate varie, ma non gli importava tanto quindi prese la macchina e andò direttamente a casa della rossa.
A Eren piaceva tanto quel quartiere tutto colorato ma infondo casa sua era molto più grande rispetto a quella dei due. Nel mentre che entrava vide un’uomo sulla quarantina gli venne uno spontaneo “a bello di mamma” il che è diverso dal  “a bello di papà”. Bello di mamma sta a significare qualcuno di veramente fregno il bello di papà lo si dice per qualcuno di brutto. Ormai era un'abitudine sua e di Lucia fare certi commenti.
Voleva vedere l’uomo in faccia poi vide che suonava a casa della rossa per poi entrare. Sarà un loro amico? Boh, lui come uno stronzetto di 18 anni entrò in casa senza dire nulla, Noah lo vide entrare prima di fare una faccia felice

<< fratellone! >> 

Noah il bellissimo figlio di Isabel e Furlan biondo e occhi verdi. Isabel dal salotto sentì la voce di Eren mentre Levi guardava l’amica in segno “che sta succedendo”

<< vado un secondo scusate >>

La donna si era alzata dal divano lasciando il marito e l’amico da soli in salotto. Eren giocava con il piccolo Noah su un gioco del telefonino. Il piccolo rideva e toccava qualche ciocca del castano mentre questo vicino al suo fratellino dava qualche bacio sulla guancia dando anche il suo dolce odore Omega. Isabel vedendo quella scena rise un po’ ai due 

<< andate un po’ fuori al parchetto? >>

Noah fece subito si con la testa quindi Eren prese sulle sue spalle il piccolo uscendo di casa e portandolo al parchetto. Isabel era tornata in salotto mentre il marito con lo sguardo gli chiedeva cosa fosse successo 

<< Eren ha portato fuori al parco Noah >>

Levi divenne rosso al nome del ragazzo, Furlan lo notò e gli diede un calcio sulla gamba 

<< ehi, punto uno ti odia, punto due sono io suo padre quindi chiunque deve passare sotto le mie approvazioni >> << è tu non sei approvato >>

Levi girò gli occhi in cielo facendo un piccolo sorriso

<< lo so, lo so >> << questo pomeriggio dovrei entrare nella nuova casa, mi sono stufato di quell’appartamento del cazzo >>

Isabel si portò alle labbra il bicchiere guardando l’uomo 

<< dove? >>

<< sul lungomare, dove ci sono quelle belle villette singole >> << è un quartiere carino molto raffinato verso via nuova >>

Isabel quasi si strozzò con l’acqua che stava bevendo 

<< Furlan ma quello non è il quartiere di Eren >>

Il marito ci pensò un po’ mentre Levi rimaneva ad aspettare una risposta 

<< si ma tanto Eren è più via che a casa >> << poi adesso che cerca lavoro per il tirocinio starà sempre via >>

Levi  si alzò dalla poltrona andando a vedere la cornice  posta sul muro, Isabel con Furlan e il piccolo Noah e accanto Eren con la corona di alloro e la tesi in mano. Aveva i capelli legati in un codino basso mentre sfoggiava la sua camicia bianca con i pantaloni neri la giacca era stata lasciata a Mikasa che stringeva il suo braccio e la cravatta ad Armin. 

<< mi ero scordata di mandarti questa foto >>

Isabel passò il suo telefono all’amico che scoppiò in una grossa risata quando vide la foto di Eren alla sua laurea sbronzo e vestito da prostituta mentre le persone lo guardavano male 

<< una palpata 5 euro! >> << quella sera aveva ottenuto 120 euro! >>

Furlan rise mentre Isabel riprendeva il suo telefono sorridendo a quel ricordo. Levi guardò l’orologio prima di salutare 

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