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Il castano era ritornato a casa sua al sicuro voleva un sacco provare i nuovi medicinali prima però gli aveva nascosti per bene o Levi se per la moto lo aveva massacrato qui gli avrebbe fatto sputare sangue direttamente. Dentro la sua cassettiera chiusa a chiave con un lucchetto, lì, tutto era al sicuro dal corvino come yaoi riviste porno bisex tutte le sue medicine e tante altre stupidaggini. Ne prese una accompagnandola con un goccio d'acqua.

Vari umori gli passarono sopra dal felice al triste dall'eccitato allo zero totale poi ultimo ciò che aveva fatto cadere la potenza dei medicinali presi prima il calore era aumentato 1000 in più.

Si sentiva bruciare la gola, la lingua voleva qualcosa in bocca e subito, le parti intime gli pulsavano e facevano male era crollato a terra rilasciando una grande quantità di odore dolciastro e fresco prese il telefono e chiamò Isabel

<< Isa sto male ho il calore. ti prego vieni.. >>

<< oh subito Eren vengo lì! >>

Eren aveva sentito sbattere la porta era Levi, ringhiava rumorosamente e respirava con affanno la pupilla aveva inghiottito tutto il colore grigio azzurro che Eren amava tanto.

Il moro si era accovacciato verso di lui il suo odore era buon forte si sentiva il sigaro che prima aveva sentito l'odore pungente e mascolino anche lui, era in calore

<< Levi. cazzo togliti >>

Il moro lo aveva preso a mo' di sposa e lo aveva sbattuto sul letto con una certa delicatezza anche, gli stava togliendo gli indumenti di dosso

<< sei stato con un altro Alpha? >>

Le vene di Levi pulsavano i pantaloni erano bagnati e produceva una grande quantità di sudore e umori, il tono era sporco e irritato

Gelosia. Possesso. Invidia.

<< no... l'odore è di una mia amica. lei mi ha aiutato >>

<< mi fa schifo. usa il mio odore farti sfregare il mio polso sul tuo collo >>

<< sta zitto il tuo calore lo dovresti usare con la tua compagna/o >>

Levi era rimasto un attimo sia per quello sia aveva detto a Eren e sia per quello sia Eren, aveva risposto, Levi non si era mai chiesto chi fosse la causa del suo calore adesso lo aveva capito era Eren. Un ringhiò spontaneo, però l'era uscito il suo Alpha dentro stava imprecando per avere un Omega in calore e non proteggerlo aiutarlo con il suo corpo. Il castano aveva sferrato un calcio sulla bocca dello stomaco del moro, nonostante il calore aveva ingerito tanti integratori alimentari da riuscire a fare la via da camera sua alla porta poi le forze sarebbero svanite.

Levi era caduto rovinosamente a terra l'odore pungente dell'omega gli inondava la mente, il castano si era alzato con una mano a premere la sua pancia, lui aveva tenacia era superbo lui ci doveva riuscire ad arrivare alla porta se non direttamente alla casa della rossa. Un ricordo gli risvegliò quella situazione tanto strana e pericolosa un ricordo di suo padre del suo vero padre.

Eren aveva appena sette anni ed era sulle ginocchia del padre mentre la madre era di fronte a loro a cucinare qualcosa per la famiglia.

<< Eren quale dinamica ti piacerebbe diventare? >>

<< voglio diventare un Omega per stare con Mikasa >>

Il ricordo della corvina che posava le sue dita sulla guancia del castano lo fece subito riempire di gioia un calore nel petto si espanse

<< quando sarà il momento sari tu o lei a seguirti, sarà l'amore a dettare legge e nient'altro >>

<< nemmeno la propria dinamica >>

Il piccolo bambino aveva capito le parole dei Delta, l'amore, l'istinto di proteggere di amare era quello che aveva unito due anime separate dal dolore della morte dei due precedenti partner.

Questo ricordo quella chicca lo aiutò ad aprire gli occhi, una stanza bianca con solo lui in mezzo e vari flebo infilate nelle proprie braccia due persone accanto a lui a destra Levi che riposava con gli occhi socchiusi e a sinistra Mikasa che dormiva ora doveva capire solo chi dei due seguire chi sarebbe stato il suo mate 

Alpha e Omega Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora