2

3.6K 149 21
                                    

Eren nel suo liceo scientifico non era mai visto di buon occhio, sia per le sue enormi marachelle come chiamare il bidello giovane "fato"  per non dire altro. Gli piaceva un sacco stuzzicare la bidella mezza rincoglionita Alpha con il suo odore, per i compagni e i prof tutt'altra storia era una sorta di bullismo indiretto perché lui parlava solo con il suo gruppo, umiliava chi si vestiva con le magliette con scritte frasi di vita come le dodicenni Omega in calore, snobbava gli Alpha che gli stavano sui coglioni facendoli cadere ai suoi piedi darli un barlume di speranza e poi lascarli lì. Si era un pezzo di merda, ma di questo ne andava fiero e pienamente orgoglioso della propria arroganza.

Il suo gruppo era sempre quello "IN" della scuola, quelli apprezzati stimati e rispettati poi, c'era Eren che stonava tra loro, ma si sapeva in giro del senso di giustizia e libertà che portava dentro il ragazzo, qualunque manifestazione che sia animalista, contro il razzismo, omofobia, rispetto per la terra, lui c'era sempre, lui era sempre in prima fila a guidare e sostenere gli altri.

Quel giorno non aveva una particolare voglia di andare a scuola, certo aveva i suoi occhiali da sole super fighi con le sue all star giallo canarino, la sua felpa leggera a scacchi bianchi e neri i suoi super jeans neri spettacolari che fasciavano le proprie gambe alla perfezione come se fossero fatti su misura per lui, aveva la sua collanina con il simbolo della canapa addosso, il  Felix finto all'orecchio,.il  leggero strato di tonichetto sulla faccia per coprire brufoli e occhiaie addosso, la  lattina di Monster in mano perché quella era colazione per Eren, bere litri di Monster, Coca-cola, The alla pesca mescolato a quello al limone perché si che facevano schifo insieme, ma gli piacevano entrambi i gusti quindi perché no?  Non sapeva cosa gli mancava quella mattina per non essere di buon umore, ah si lo sapeva, oggi Levi sarebbe stato fuori due giorni per il suo stra fottuto lavoro di merda. Odiava il lavoro del corvino.

Provava rabbia, dolore  poi altra rabbia e frustrazione perché per tutto il tempo Levi non era mai con lui, non c'era mai stato nei momenti di maggiore sconforto, solo per due mesi poi boom scaricato a Isabel e Furlan " stronzo di merda alla fine te le dico ste parole " quella non era la giornata giusta per nessuno, e  fra due settimane si sarebbe avvicinato il suo calore doveva cominciare a trovare qualcuno.

<< ciao Eren! >>

Historia era un'Omega come lui con la differenza di essere marchiata dalla fidanzata Ymir Alpha. La ragazza aveva i lunghi capelli biondi raccolti da una treccia morbida ricadente alle spalle e  aveva poi una molletta con una rosellina rossa di plastica. Gli occhi azzurri contornati da una sottile striscia di eye-liner donava quella profondità delicata e dolce su tutta la palpebra. Vestiva con un maglione marroncino lungo fino alle cosce e a spezzare quel volume c'era una cinta di pelle nera, leggins neri che fasciavano alla perfezione le sue esili gambe e un paio di stivaletti marrone scuro.

<< ciao Historia! Sai oggi non ho molta voglia di entrare a scuola mi rompo il cazzo... >>

<< a chi lo dici! Ma vado a scuola per la mia Ymir se non la controllo io chi lo fa? >>

<< nessuno! Emh... allora a domani io oggi non ci sono! >>

<< a domani! >>

Il castano aveva deciso che se ne sarebbe andato a casa ma a quale casa? Prese il telefono per perdere tempo un po' notando una notifica di whatapp dal numero di Levi.

- Oggi e domani starai in casa dello zio.

- Okay

Beh come il solito no? Certo non gli dispiaceva la rossa specialmente adesso che era in dolce attesa del marito da ben tre mesi, ma voleva passare un po' di tempo con Levi almeno nella stessa casa " Eren è inutile tu fatti la tua vita e basta lui ha una sua. Poi chi sa potresti chiedere a Isabel e Furlan di diventare i tuoi genitori veri e propri senza Levi no? " spesso gli capitavano pensieri così ma c'era una cosa dentro che lo frenava un istinto che gli urlava le peggio cose quando faceva pensieri del genere.

Il 6B era pieno di persone odori e tante altre cose che nemmeno Eren capiva, una palazzina una sorta di abbraccio con un giardino in mezzo, quella era casa di Isabel, era in un quartiere frequentato da tanti ragazzi con dei grandi palazzi, scese e s'incammino.

Aperto il portone principale, si presentava una piccola zona parcheggio con un altro portoncino,  sorpassato quello c'era una sorta di rettangolo pieno di scale e piccoli appartamenti colorati tutti di colore diverso. La porta di Isabel era la rossa come i suoi capelli ma anche perché lei collegava il rosso all'amore, amicizia fiducia, quindi gli piaceva tanto quel colore. Aveva le chiavi quindi entro dentro l'appartamento.

Un odore forte di carbonara lo accolse, il che gli fece venire un dubbio lui era restato ancora alle 9.38 prese il telefono e si accorse che aveva cazzeggiato per più di 5 ore. Lo sapeva Genshin è una droga che ti assorbe. Lasciò cadere il suo zaino monocolore nero, e chiuse gli occhi per avvicinarsi alla fonte dell'odore, in questo si mischiava una sorta di leggerezza, purezza, amore ... tutto mischiato con un pizzico di arance e ananas fresco molto somigliante a quello di Carla la sua madre biologica.

Un tocco leggero, gentile quello di Eren con ancora gli occhi chiusi, il suo petto era in sostanza incastrato alla schiena della ragazza le sue braccia gli cingevano la vita mentre le mani accarezzavano il corpo, era un contatto che sempre i due Omega adoperavano sin da quando il castano era piccolo

<< hey... ciao >>

La voce della rossa era tranquilla e delicata per le orecchie di Eren

<< hey... >>

<< com'è andata a scuola? >>

<< non ci sono andato non ero dell'umore giusto >>

<< mnh capisco allora mi dai un bacio? >>

La rossa aveva girato il volto al ragazzo di fronte a lei, Eren gli aveva stampato un bacio sulla fronte con un sorriso mentre incominciavano a stringersi e coccolarsi, la porta si era leggermente aperta rivelando un Furlan tornato da lavoro stanco ma con un sorriso compiaciuto e paterno in volto appena vista la scena dei due.

<< disturbo? >>

<< no caro vieni anche tu >>

Il biondo si era immischiato nell'abbraccio ricambiando l'amore

<< Isa ho fame >>

<< hai ragione è ora! >>

Il piatto era abbondante di pasta mentre Eren mangiava la sua carbonara con Isabel e Furlan .

Alpha e Omega Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora