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Un mese tranquillo e indisturbato passò per Eren doveva concentrarsi sugli studi gli aiuti di Mikasa e Furlan aiutavano veramente tanto per arrivare a un buon voto, si era fatto convincere da Lucia a iniziare ad andare in palestra insieme con lei e un suo amico. Tutto andava alla grande se si poteva definire così, aveva superato l'abbandono di Levi super velocemente grazie all'infinito amore della rossa e degli amici.

Tra poco doveva andare in palestra ma prima doveva prendere il suo borsone del puma e metterci dei vestiti puliti con tanto di deodorante, Reiner l'amico di Lucia lo faceva morire su tutta la linea tra planc, piegamenti, sacco da box ecc

<< Isa! Io vado a dopo! >>

<< va bene fai attenzione >>

Lucia stava già sul tapirulan a correre come una matta stava facendo gara con Reiner su chi resistiva di più mentre Eren faceva una semplice corsetta gustandosi gli insulti che si lanciavano, una figura attirò la sua una donna slanciata bassa con un caschetto rosso aveva un'espressione tranquilla, gli sembrava di averla già vista ma chi se ne frega. Si era messo e airpods nelle orecchie per non sentire più quei due che quasi urlavano per tutta la sala pesi. Adore you gli inondava le orecchie messe al massimo gli dava quella carica di cui aveva bisogno, aumentò la velocità a 8.5 poi a dieci stava correndo come un matto mentre cercava di non collassare per terra oppure cadere. La figura di Levi gli si mise dietro di lui ma non ci diede peso aveva incolpato la stanchezza per darli certe allucinazioni, poi di gente che a lui non importava più per giunta con questo, aumentò ancora fino ad arrivare al massimo dodici, perché i suoi occhi dovevano farli vedere proprio Levi e non i suoi genitori o altro perché le sue narici sentivano l'odore di Levi e non quello di Lucia che era molto più buono, una cuffia era sfuggita dal suo orecchio

<< ti avevo detto ciao ma mi hai evitato bellamente >>

Un Levi deluso più che arrabbiato l'era accanto al suo tapirulan, una domanda da quanto era qui? O dove erano quei due? Ma poi il fastidio nessuno gli doveva togliere le cuffie erano una seconda pelle per Eren

<< se ciao dammi la cuffia >>

Non scia lance Runway Walk gli urlava di fare lo stronzo e lui avrebbe assecondato la musica, gli aveva strappato dalle mani la sua cuffietta spegnendo il tapirulan di botto facendolo scendere con un'elegante scenetta di prepotenza. Così aveva lasciato il suo ex genitori lì solo mentre lui andava alla ricerca di Reiner e Lucia

<< zio porco che caldo >>

<< hai sudato peggio di un maiale pronto per il macello >>

La volgarità di Lucia era allucinante quella ragazzina non aveva pudore vergogna dispiacere rispetto, faceva la dolce solo con i più deboli di lei per il resto era stronza tanto, poi le parole taglianti rivolte a Reiner facevano sempre ridere Eren la ragazza era ben consapevole delle parole usate ma se ne fregava ben poco

<< allora io vado ciuf! >>

<< ciao! >>

Queste erano una delle rare volte che tornava a casa così tardi, erano quasi le 7:30 niente male come allenamento! La fortuna stava tutta nella doccia fatta o nel super ed efficace profumo di Lucia durava poco ma almeno copriva il suo da omega, non voleva di certo essere violentato da qualche maniaco. Quindi così canticchiava tranquillo per strada quando una macchina gli si era fermata davanti con le quattro frecce, era quella dica Levi. Ora si che il castano stava quasi scoppiando di rabbia non poteva più vederlo o sopportarlo quel tipo si era ufficiale gli stava sulle palle!

Dispiacere. Angoscia

Traspariva dall'odore di evi che aveva una smorfia triste invece quello di Eren, era ben altro

Abbandono. Disprezzo. Ribrezzo

<< Eren ascolta io- >>

<< evita di fare il galletto con me chiaro! Vaffanculo Levi Ackerman, tornatene a casa tua! >>

Il galletto tipico di sua madre Carla quando si arrabbiava con Grisha gli dava sempre del galletto ma nonostante questo bel e bizzarro ricordo non bastava a far sorridere Eren questa volta i suoi amati genitori non erano riusciti a strappare un sorriso al loro piccolo bambino. I suoi genitori che anche dopo la morte riuscivo comunque a farlo stare bene tranquillo con se stesso non come Levi che metteva sempre legna al suo incendio interno, questa volta non l'avrebbe fatta liscia poco ma sicuro

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