Capitolo 6

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Entrarono al bar, e presero posto al solito tavolo.

"l'ultima volta è toccato a me andare a prendere da bere quindi direi che sta volta tocca a te."

"oh andiamo, e questo quando è stato deciso" disse il moro scocciato mentre tiro fuori l'ennesima sigaretta dal pacchetto.

"esattamente adesso, su forza e smettila di fumare sempre!" gli rispose Kakyoin prendendoli la sigaretta da bocca spezzandola in due.

"io quelle le pago comunque, se la smettessi di rompermele ogni fottuta volta" gli disse abbassando di poco la visiera.

"la smetterò nel momento in cui TU la smetterai; quindi? Vai tu?"

"agli ordini..." senza dire altro, si alzó dalla sedia.

È maledettamente carino stasera pensò tra sé e se mentre si appoggio al bancone ordinando.

Nel frattempo Noriaki lo aspetto impaziente, era davvero eccitato all'idea di passare un' altra serata in sua compagnia, passare un altra nottata a parlare e a divertirsi, tutto ciò gli fece provare un brivido lungo la schiena. Anche se questo non sempre gli bastava, avrebbe voluto di più, ma si sarebbe accontentato per ora tutto quello che non voleva era rinunciare a lui, fare una mossa sbagliata per poi pentirsene; Sopratutto ora che era riuscito in qualche modo a legare con lui.

Poco più lontano da lui, un gruppo di ragazzi lo videro seduto da solo e uno di loro decise di avvicinarsi.

"ciao, bellezza...come mai al tavolo tutto solo?" egli si ritrovó davanti uno sconosciuto, non era colui che stava aspettando.

"s-s-scusa tu sei?" chiese in modo spaventato e titubante.

"e tu come mai sei così tutto solo soletto?, vieni con me ci divertiamo" rispose prendendo la mano a Kakyoin.

"n-n-non voglio s-s-sto aspettando g-già qualcuno " sempre più impaurito si guardò in torno cercando aiuto nello sguardo delle persone attorno o meglio ancora in quello del moro.

Nel frattempo mentre Jotaro aspettava, si giró verso il suo tavolo per vedere in che condizioni stesse il ragazze e se andasse tutto bene. Nel momento in cui vide il rosso importunato da qualcuno che non fosse lui stesso gli fece ribollire il sangue dalla rabbia. A grandi falcate lo raggiunse. Picchettó sulla spalla dello sconosciuto un po' troppo forte. Il moro cercó in tutti i modi di non perdere la calma. L'ultima cosa che voleva era che Kakyoin potesse pensare che lui fosse un violento. Per lui non era una novità litigare e fare a pugni, questo era ciò che lo rendeva famoso nel suo quartiere, era conosciuto per essere un tipo rissoso, e questo lo portó ad avere una brutta reputazione. Non avrebbe mai permesso che anche lui potesse pensare ciò, non ora che aveva trovato qualcuno di speciale.

"Scusa, c'è qualche problema?"

Kakyoin nel momento in cui lo vide si sentì sollevato.

"si ci hai interrotto non vedi?"

" giudicando dalla sua faccia non è molto contento nel parlare con te"

"e tu chi cazzo saresti il suo fidanzato?" gli chiese il ragazzo alzandosi, posizionandosi ad un palmo di naso da Jotaro.

Il rosso cercó di calmare la situazione notando che la gente presente nel locale si era girata a guardarli, cercando di placare il suo animo Prese per un braccio il moro e gli disse.

" a-a-andiamo via, t-t-i p-prego" ma non venne ascoltato.

"se questo serve a farti levare dai coglioni allora si sono il suo ragazzo" a quelle parole Kakyoin perse un battito, per un momento lo resero felice, e lo fecero arrossire violentemente.

"ohh ma che peccato e io che speravo di infilarci il mio cazzo in quella sua bellissima boccuccia e divertirmi un po' stasera" dopo quella frase Jotaro accecato dalla rabbia, gli sferró un pugno in pieno viso, facendo cadere a terra.

"Jotaro smettilaaa!! che cazzo fai! andiamocene" per la seconda volta non venne ascoltato.

lo sconosciuto ormai sanguinante, venne preso dal colletto della maglietta.

"giuro su qualsiasi cosa, che se ti rivedo vicino a lui, se solo osi parlarci, guardarlo o anche peggio se respiri anche solo la sua stessa aria, la prossima volta ti mando all'ospedale" .

Dopo avergli ringhiato queste parole, e averlo risbattuto per l'ennesima volta sul pavimento, prese Noriaki per il polso e con passo svelto scapparono dal locale.

Un'estate con te (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora