Capitolo 10

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Passarono dei giorni dall'incontro con Caesar, e dopo una breve conversazione con quest'ultimo il rosso aveva appreso che il motivo del perché lo incontrò in spiaggia era per via del suo giorno libero, che ogni dipendente aveva almeno una volta a settimana. Infatti per l'uscita entrambi si diedero appuntamento proprio uno di questi giorni. Nonostante gli ultimi avvenimenti tra Kakyoin e Jotaro la situazione si fece un poco più pesante se non a volte anche ricca di tensione, cercarono di evitare di dare troppo preso all'atmosfera creatasi, non rinunciando però, a passare del tempo insieme.

Noriaki si stava preparando e pregò tutti i santi che quel giorno il moro non lo venisse a cercare. Per tutto il tempo gli tenne nascosto, dell'incontro tra lui e Caesar. Nemmeno sapeva del perché, insomma non era il suo ragazzo, quello che faceva di certo non erano affari suoi, non aveva nulla di cui preoccuparsi. Eppure in cuor suo sapeva che se lo fosse venuto a scoprire, la situazione pesante che in tutti i modi stava evitando di pensare non sarebbe che potuta peggiorare. Purtroppo le sue preghiere non furono esaudite, questo perché mentre si sistemò il suo ciuffo allo specchio e dandosi gli ultimi ritocchi bussarono alla porta in modo davvero violento. Il rosso si girò di scatt, verso la porta e iniziò a sudare freddo, sapeva benissimo che solo una persona poteva bussare in quel modo, e quella persona era Jotaro.

"ce ne hai messo di tempo ad aprire, non trovavi la porta?"

"oh...ehm ciao Jojo, come mai sei qui?" chiese non prestando attenzione alla battuta.

"pensavo che potremmo andare a fare un giro in città sai per non stare sempre in questo buco di posto"

"no, mi dispiace non posso, davvero... scusami non posso"

"come sarebbe a dire che non puoi Nori, dai ci divertiamo!"

"esco già con mia madre, è da tanto che non passo del tempo con lei da quando siamo qui" disse inventandosi la prima scusa plausibile che gli venisse in mente.

"questo è impossibile lo sai questo?"

"come sarebbe a dire, non posso voler passare del tempo con mia madre?"

"no quello che sto cercando di dire, ecco come dirtelo in modo delicato, è che mi stai rifilato una bella scusa del cazzo, dato che tua madre è con la mia e il nonno a fare una gita, quindi che succede?"

il rosso sbiancò di colpo, ora capiva il motivo del perché non aveva ancora incontrato sua madre in mattinata.

"n-n-niente..." Kakyoin non sapeva cosa fare, e come se non bastasse in quel esatto momento si palesò Caesar peggiorando di più la situazione in cui si era cacciato.

"heyla" disse il biondo, notò che Noriaki non era da solo.

"te che ci fai qui biondo ossigenato, non devi andare a rompere le palle in qualche stanza con gli asciugamani?" chiese Jotaro irritato, non soltanto per via della sua presenza poco opportuna in quel momento, ma anche perché il solo vederlo gli veniva voglia di tirargli un pugno in piena faccia.

"Buongiorno anche a te troglodita, prima di tutto oggi è il mio giorno libero, punto secondo dato che OGGI è il mio giorno libero, porto quel bel visino a fare un giro con me"

"quindi era questo il tuo reale motivo del perché non potevi uscire con me?" disse rivolgendo uno sguardo verso Kakyoin, qest'ultimo notò nei suoi occhi un velo di tristezza.

"si beh...insomma...non volevo dirtelo, perché sapevo che ti saresti arrabbiato"

"non sono arrabbiato sono incazzato è ben diverso! veramente vuoi passare del tempo con quello che con me?"

"no...ovvio che no è solo che me lo ha chiestonon capisco dove sia il problema, perché dovrebbe tanto darti fastidio, non riesco a capirlo" già perché gli irritava tanto la cosa, forse finalmente questa volta avrebbe avuto una spiegazione sensata.

Un'estate con te (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora