Capitolo 9

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"esattamente dove stiamo andando?

"che domande andiamo in spiaggia, in fondo non abbiamo molto da fare qui, so che adori la spiaggia quindi perché non portarti lì" disse Jotaro.

Kakyoin era decisamente confuso dalla situazione, la sera prima lo bacia e ora fa come se non fosse successo nulla, evidentemente per lui quel gesto non è stato poi così importante da doverne per forza parlarne. A differenza sua invece. il pensiero continuò a persistere nella sua mente. Ma per il momento avrebbe fatto cadere la cosa, di certo non avrebbe tirato fuori il discorso o almeno per il momento , quello che voleva adesso era solo godersi la giornata.

Arrivati in spiaggia decisero di sedersi sotto il solito albero, lo stesso in cui si sedettero la prima volta quando si sono conosciuti e che per volontà dei genitori, erano stati costretti a passare una giornata insieme, anche se non lo volevano ammettere a loro stessi, furono grati di quella decisione. Perché entrambi avevano conosciuto qualcuno di speciale.

"daiiii, ma se sapevo mi portavo l'album da disegno!"

"sei sempre a lamentarti perché invece non ti godi un po' quello che hai attorno?" intanto Jotaro si accese una sigaretta.

"per esempio, guarda quella tizia, che strani occhiali da sole, sono orrendi" disse puntando il dito verso la sconosciuta.

"come sei stronzo! sono solo un po' appariscenti" rispose Kakyoin con una punta di divertimento

"no no fanno proprio schifonoo! vabbeh ma guarda li!

"cosa?!"

"un gonfiabile a forma di delfino, lo voglio! e anche subito"

"ma Jojo, non pensi di essere troppo grande per quello?" gli chiese mettendosi poco dopo a ridere.

Adorava proprio questo di lui, forse era questo quello che gli piaceva, che lo aveva attratto, lo faceva stare bene, gli piaceva il suo lato un po' bambino, quello che più adorava era che nonostante il suo carattere spigoloso ogni tanto sapeva anche lui lasciarsi andare e questo lo rendeva davvero felice.

"si, ma, è un delfino...aspetta ma tu" disse girandosi di scatto sorpreso.

"c-che cosa?!"

"mi hai chiamato Jojo, mia madre mi chiama così"

"ohh beh, mi piaceva come soprannome, lo trovo dolce, ti si addice, ti rende meno burbero...ma s-se non va bene non ti chiamerò più così, scusami" spiegò Kakyoin giocando nervosamente con il suo ciuffo di capelli.

"perché ora sei nervoso?'" ribatté Jotaro con tono minaccioso.

"n-n-no io" disse con ancora più nervosismo

"Nori sto scherzando...infondo pronunciato da te suona molto meglio devo dire"

"oddio mi hai spaventato! pensavo di averti offeso!" affermò Noriaki, tirando un debole schiaffo sul braccio del moro.

"davvero credevo che te la fossi pre-" non poté finire la frase, che qualcosa colpì in modo violento la faccia del rosso. Rendendolo frastornato per qualche minuto.

"heyyy...voi laggiù" disse una voce sconosciuta.

Dopo qualche secondo entrambi si resero conto che quello che colpì Kakyoin non era nient'altro che un pallone.

"tutto bene?" chiese la voce di prima, appartenente ad un ragazzo biondo che all'incirca aveva avuto la loro stessa età.

"MA CHE CAZZO FAI RAZZA DI IDIOTA!" urlò il moro a pieni polmoni, alzandosi di scatto prendendo il ragazzo per la maglietta.

Un'estate con te (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora