Capitolo 15

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kakyoin e Jotaro non si sentirono e non si videro per due settimane. Il rosso, passò molto tempo con Caesar, ma il suo umore non accennò a migliorare. Il biondo come era solito fare ogni tanto passò a prenderlo in camera sua per portarlo da qualche parte cercando di farlo svagare. E ogni volta che passarono di fronte alla porta del ragazzo motivo del suo malessere, non poté che sospirare quasi inconsciamente. 

"devi dimenticarlo, passa oltre, sono giorni che ti dico che è un idiota non ti merita"

"si lo so...solo che non è facile" disse tirando un ultimo guardo nella speranza di vedere il moro uscire da quella stanza, troppa era la voglia di bussare e vederlo, solo così poteva stare finalmente di nuovo bene. Ma ciò che lo fermava erano sempre le parole dette quella sera che gli rimbombavano sempre nel suo cervello. 

"hey mi stai ascoltando???"

"oh...ehm si si"

"vieni con me so io come  farti distrarre" disse l'altro allacciandogli un braccio intorno alle sue spalle.

Dopo qualche minuto entrambi si ritrovarono in un posto abbastanza isolato, quello che Kakyoin non capiva era del perchè si trovassero lì, sentendo in cuor suo che non avrebbe portato nulla di buono. Si sedettero e Caesar tirò fuori una bottiglia sotto la sua felpa.

"Ma quello è liquore!?" disse Kakyoin sbalordito. 

"bravo sai leggere, questo caro mio è il modo migliore per dimenticare" 

"non ho mai bevuto prima d'ora, non so nemmeno se la reggo quella roba"

"su andiamo solo un sorso!!!"

"va bene va bene" 

Dopo averlo assaggiato il rosso sentì un retrogusto amaro, ma nello stesso tempo piacevole. 

"è buonissimo!!!! dammene un altro sorso" gli disse strappandogli di mano la bottiglia. 

"visto? te lo avevo detto!" 

Arrivarono quasi a metà, ma quello che Noriaki non aveva ancora capito era che fu l'unico  dei due a bere. Cercò di alzarsi in piedi ma la testa iniziò a giragli vorticosamente e tutto intorno a lui gli apparve sfuocato, a quel punto il biondo ne approfittò. Lo bloccò contro il muro. 

"sai? è da quando ti ho messo per la prima volta gli occhi addosso che mi sei piaciuto" gli disse mettendogli una mano sotto la maglietta.

"c-c-Caes-non credo sia una buona idea" gli rispose Kakyoin cercando di dimenarsi invano da sotto la sua presa, che per risposta si fece più salda.

"sto solo cercando di farti dimenticare..." la sua mano pian piano si sposto sul cavallo dei suoi pantaloni intento a sbottonarglieli. 

Jotaro dopo aver passato quasi due settimane a rimuginare su quanto è successo, decise una volta per tutte che non era cosi che doveva andare il loro rapporto che finalmente aveva capito cosa volesse realmente. dopo essere stato male aveva capito, che l'unico modo per migliorare la situazione era quello di essere leale non solo verso se stesso ma anche nei confronti di Kakyoin, si perché per una volta avrebbe lottato per qualcosa che finalmente voleva più di qualsiasi altra cosa al mondo. Quella stessa sera sarebbe stato sincero, e gli avrebbe spiegato il tutto. 

Bussò insistentemente alla sua porta, sperando in tutti gli dei che fosse li dentro, per sua sfortuna però non fu così. Uscito dall'hotel inziò a cercalo ovunque. "Merda, non riesco a trovarlo pensò". Dopo qualche minuto di ricerca senti degli strani rumori e decise di capire da dove arrivarono. Quando i suoni si fecero più vicini, vide l'unica persona che più ha odiato dentro quel posto avvinghiato a un Kakyoin in lacrime con i pantaloni a metà coscia. Accecato dalla rabbia scattò verso di loro prendendo il biondo per il colletto inchiodandolo al muro.

Un'estate con te (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora