Risveglio D'ottobre

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- Un altro giorno di scuola- penso svegliandomi tra sbadigli e stiracchi. Sentivo solo sonno e un'ampia attrazione per il letto. Dopo tutto il secondo mese di scuola è duro per tutti.

Ad un tratto aprii gli occhi, me li strofinai, e fissa il vuoto per un po'. Cercavo di pensare al sogno che ho fatto stanotte. Ricordavo solo che era strano, ma nn mi ricordavo tutto il procedimento e le scene.

Uscita dal mio trans post-risveglio, mi dirigo in cucina, con un odore di cornetti appena sfornati nelle narici. Ogni giorno Maddalena, la nostra cuoca, prepara cornetti o altri dolci deliziosi per colazione, e ogni tanto mi concedo qualche leccornia.

-Giorno Melissa- dice con un tono dolce come le sue paste. -Buon giorno, se si può definire bello- ride alla mia battuta non sarcastica e mi porge latte, biscotti e marmellata. Comincio a mangiare quando vedo l'ora.

-Oddio le otto meno un quarto!!! - e corro in camera con la tazza in una mano e il cornetto dall'altra.

Mi trucco con l'eyeliner, un po' di fard e lucidalabbra. Mi metto un paio di jeans, il mio maglioncino preferito, vans e...

-Melissa, c'è Edoardo!!! -

-Si, ora scendo!- Rispondo io scendendo le scale. Mi sistemo i capelli e apro la porta.

-Sissi! - e mi bacia.-Andiamo o faremo tardi. - saliamo sulla sua moto e ce ne andiamo con il vento fra i capelli e il cielo uggioso e romantico. Non avrei mai voluto altro dalla vita. O almeno così credevo.

Arriviamo a scuola e salutiamo Bianca e Gianni, i miei migliori amici.

-Sissi, ciao. Edo. Oggi non voglio entrare, anzi, se potessi non verrei proprio. - disse Gianni. - Dai, è l'ultimo anno, e poi potrai anche non andare all'Università. Stringi i denti.- lui mi sorride e io l'abbraccio. Io e Gianni siamo amici dalle medie, e non voglio bene a nessuno quanto a lui. - Facile per te parlare, essere la ragazza più popolare della scuola deve essere fico. Essere una nullità non è tanto facile. - ribatté Bianca. Non aveva tutti i torti, da quando mi sono messa con Edo il mio grado di popolarità è salito del cento percento.

-Ci andate alla festa delle Basco? Dicono che sia nella loro villa.- riprende Edo.

-Non lo so, ho un po' di compiti arretrati e... -

-Bianca, senti, se vuoi essere un po' più... Popolare lascia stare lo studio per una sera e divertiti un po'. Procurati un vestito, fatti una piega, e scatenati in pista. La festa è sabato. C'è la domenica di mezzo. Non vedo dove sia il problema. -

Alle mie parole Bianca non disse niente. - e se ti serve un passaggio, posso aiutarti io- aggiunse Gianni.

Continua a pensarci.

-D'accordo, vedrò di dimenticare la testa a casa per una sera.

Suona la campanella e tutti i pensieri svaniscono. Non so perché ma quel suono, quella scena, sembra già vista, vissuta. Ma non ricordavo dove.

E se non fossi io?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora