-Se non t'importa, dillo! - disse. Un vuoto nello stomaco e un'ira mi annebbiarono il cervello. Cosa provavo davvero?
-Vedi? Non ce la fai! E sai perché? - chiese. No, non dirlo, fa... Male...
-Perché lo ami! - ecco, ora le lacrime si affrettarono a scendere, io caddi nell'oblio del mio cuore. Era un labirinto, non avevo vie d'uscita ed ero sola con uno specchio. Non riuscivo guardare il mio riflesso, che intanto mi fissava dall'alto.
-Basta... No... Smettila... -
-Guardi a terra! -
-SMETTILA! -. Me ne andai. Con passo veloce. Il mio cuore aveva bisogno della chirurgia. Dava di matto.
La settimana degli esami, fu un inferno. Uscii con cento e lode. Il massimo dei voti e della felicità.
Festeggiai a casa mia, e da pochi intimi siamo diventati una scuola intera. Comunque mi sono data alla pazza gioia e non volevo più pensare a niente. Mentre mi scatenavo in pista, vidi che un ragazzo si recava in giardino. Lo seguii, così, non sapevo il motivo. Ma la sbornia cominciava a farsi sentire e vomitai poco vicino al ragazzo. Mi aiutò a ricompormi e alzai lo sguardo. Era Elliot!
-Devo smetterla di seguirti, accadono cose spiacevoli... - dico ridacchiando. Lui sorride, e mi fa sedere.
-Comunque scusa per l'altra volta! Non volevo, mi spiace! - dico mortificata. Avevo davvero fatto una scenata.
-No, non scusarti, sono io quello che ha sbagliato tutto, tutto! Non parlarmi...non lo merito... Non dopo quello che ho fatto. -
-No, dai. Ti ho già perdonato! - gli prendo il braccio alzandomi.
-Ok... - ci abbracciamo.
-Mi mancherai... Sai? Torno in Inghilterra... - disse con un fil di voce. - Ma tu sarai sempre il mio amore più grande... - disse infine all'orecchio. Chiudo gli occhi e lui mi da un bacio sulla fronte senza smettere di abbracciarmi. Era un addio, ma nessuno dei due voleva ammetterlo. Forse era meglio così, odio gli addii. La chiusura definitiva della nostra relazione non fu molto dolorosa e pensare a lui non era più un'abitudine.
-C'è posta per me? -
-Una lettera... - dice Maddy poggiando la busta sul tavolo.
Era... Della Columbia University... La risposta!
Oddio, stavo per svenire. No, non farlo! Devi aprire la busta!
L'emozione è così tanta che... che della carta non ne rimane traccia, e leggo all'interno.
-Signorina... Blablabla... Abbiamo constatato Blablabla... Lei... Ha passato la selezione... Le basta un colloquio con un nostro collaboratore per affermare la sua iscrizione alla Columbia... AAAAAAAAAH- urlo. Un colloquio e andrò lì. Oddio, ora posso svenire!
-Quand'è il colloquio? -
-Venerdì...-
-O...-dice Bianca bloccandosi.
-Che c'è?-chiedo spaventata.
-Bhe... Venerdì Gianni parte per L'America. -
- c... C... Che? - ero sconvolta.
-Ha lasciato Gemma... Non crede nell'amore a distanza. Me l'ha detto ieri. -
Mi ero bloccata a mia volta. Gianni... Andrà via... E io non potrò dirgli addio! Cominciai a piangere, inventando la storia dell'allergia. Stetti male tutta la notte, ma non potevo permetterlo. I giorni passarono e io mi preparai per il colloquio. Sarei dovuta recarmi all'istituto College. Nell'attesa riflettei. Se avessi perso G per sempre, non sarei più stata felice? Mi serviva tempo... Ma il tempo non ce ne era. Dovevo scegliere. Il mio futuro o il mio amore?
_________________________
Ciao!
Scusate, ma mi piace tenervi sulle spine piccoli manicaretti!
Comunque stringete i denti, il prossimo capitolo e la nostra storia avrà... Una fine. Non vi dico altro, e un'ultima cosa... VI VOGLIO BENE!
Corro a fare i compiti.
Bye!
~Noe