M + G/E = ❤

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-Come hai potuto? -

-G, ascolta , io... -

-io... Io... Io... Ci sei solo tu. Mi hai deluso Melissa! È finita!
Finita... Finita... Finita... Fini...

-Melissa? Mi ascolti? -

-Eh? -

Sognavo ancora ad occhi aperti. Non avevo dormito la notte prima e a scuola, era un miracolo che non fossi morta di sonno. Io E Elliot non avevamo ancora parlato... Dell'incidente. Morivo di vergogna solo al pensiero.

-... L'equazione, hai capito? - chiese.

-Oh... Ehm... -

-Fammi indovinare, sei tra le nuvole per il... -

-SSSHHH! Zitto! - lo zittii io.

- Del Moro e compagnia...! - ci riprese la Mantova.

-Ok, ok... Ma te l'ho detto. Se vuoi non ne parliamo più e... Quello resterà sepolto lì. - aggiunse a mani alzate.

-Giusto... Niente di niente... Mettiamo una pietra sopra... - dico cercando di convincermi, ma con scarsi risultati. Lui mi fissa con i suoi occhi azzurri e inarcando le sue belle sopracciglia.

-Sei odioso! Non guardarmi! -

-Perché? - ora sorride pure. La mia testa vorrebbe stampargli un ceffone sulla guancia, il mio cuore baciarlo ancora.

-Senti, quello che... -

-Allora vuoi parlarne! - lo fuardo di traverso, anche se non aveva tutti i torti. Se non buttavo fuori la storia, sarei diventata matta.

La campanella suona, G si avvicina con occhi sempre gelosi.

-Gianni! -

-Elliot! - la tensione saliva e io mi mordevo il labbro per lo stress.

-G... Mi accompagni tu a casa? -

-No...-risponde senza smettere di fissare Elliot.

-Devo andare in ospedale da mia madre. - No G. Non fare così. Mi porterai al suicidio.

-O... Ok... -

-Ti accompagno io. Faccio la stessa strada. Per te va bene Gianni? -

-Bhe... Si... Ok... A domani amore! - e i stampa un bacio sulle labbra. Non capivo se era perché mi amava o perché voleva marcare il territorio. Comunque aveva funzionato. Per un momento sembrò che Elliot non respirasse più.

-Su, sali! -

-Sei sicuro? E se cado? - Elliot voleva insegnarmi ad andare sullo skate.

-Se cadi ci sarò io a prenderti al volo. - la cosa più dolce che abbia mai sentito... No, nonononono.

-Senti, non voglio litigare, né tanto meno non parlarti più. Ma G... Non se lo merita  e... AAAAAHH! -

-Presa, presa! - ero caduta fra le sue braccia, forti e possenti.

-Non voglio rinunciare a te,Melissa. - Oddio, che cosa romantica!

-I-i-dem- risposi involontariamente.

Stavamo per baciarci, di nuovo. Vedevo i suoi occhi chiudersi e le sue labbra avvicinarsi. Nonostante tutto, chiusi anch'io gli occhi. L'emozione era forte e tamburellava nel mio petto.

-Gianni è un bravo ragazzo, non sarò io colui che lo farà soffrire. Ti amo! -

Santo cielo! Avvampavo. Era il momento della scelta. Da una parte c'era G, con le sue risate e le sue romanticherie fatte su bigliettini e aeroplanini di carta. Dall'altra c'era Elliot, con la sua silhouette ultra sexy e le sue parole meravigliose e romantiche. Ma non era quello il momento.

-Vi amo entrambi. - dissi in risposta.

Dalla sua faccia si capiva che non era la risposta che voleva avere.

Mi mise giù.

-Posso aspettare! Per te! -

Non volevo scegliere e stavo facendo il doppio gioco. Ma G non ne sapeva nulla.

Non dormii, forse per il tormento che faveva breccio nei miei sogni o per la situazione complicata. Poi ebbi l'illuminazione. Sapevo cosa fare.

Messaggio a: Gianni, Elliot

-Vieni al parco fra cinque minuti. Devo parlarti.

Aspettai o cinque minuti che mi facevano tremare, o era il freddo mattutino? Il sole stava sorgendo. Io con lui, ma uno dei due sarebbe rimasto sulla luna.

Arrivarono insieme, come due amici di vecchia data.

Presi un respiro e gli invitai a sedere.

-Ciao amore *G stava per baciarmi mai io mi alzo*-

-No, ascoltatemi. Devo dirvi una cosa a titti e due. G... IO E ELLIOT CI SIAMO BACIATI ALLA FESTA. - allargò i suoi meravigliosi occhi, non ci credeva.

-Solo un bacio... Nient'altro... - si mise le mani nei capelli, ti prego perdonami...

-È vero...? - si rivolse a Elliot, che era anche lui sconvolto.

-È VERO,? -

-... si... - ora scoppiò a piangere si alzò e cominciò a prendere a ceffoni Elliot. I ceffoni reciproci si trasformarono in una vera e propria rissa. Mi ci volle un po' per dividerli.

-s edetevi... Non ho finito... Ho deciso, ho scelto chi dei due starà con me. Ed è... -

E se non fossi io?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora