4,9 Salto nel vuoto

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L'arrivo di un nuovo contingente di soldati non sorprese Leia, che sapeva benissimo che su una stazione spaziale come quella dovevano esserci migliaia e migliaia di assaltatori. Non si aspettava, tuttavia, che nella fretta del momento Padmé, Han e Chewbacca si dirigessero dalla parte opposta rispetto a lei e Luke. Sua madre e il pilota si erano istintivamente diretti a destra, e ora gli assaltatori li stavano rincorrendo, impedendo ai gemelli di cambiare direzione e raggiungerli.

"Li abbiamo persi!" esclamò Leia mentre correva disperatamente. Ora bisognava evitare di farsi prendere dal manipolo di soldati che si era separato da quelli che stavano inseguendo gli altri tre compagni.

"No, no!" rispose Luke, voltandosi di tanto in tanto per controllare di non essere a portata di tiro. "Raggiungiamoli al Falcon. Di qua!".

Leia si limitò a seguire il fratello, che al momento sembrava leggermente più lucido di lei, senza chiedersi dove esattamente si stesse dirigendo. Sperava soltanto che nessuno avesse allertato il resto della stazione del fatto che due dei fuggitivi stavano seguendo una specifica direzione.

Presto, tuttavia, alcuni soldati furono troppo vicini, proprio alle loro calcagna; la ragazza si voltò per sparare ed effettivamente riuscì a colpire uno dei nemici, ma il loro numero la spaventò. Erano almeno una quindicina e probabilmente erano stati addestrati a sparare, mentre i gemelli avevano montato e smontato vaporatori fino al giorno prima. E potevano soltanto contare l'uno sull'altra.

L'unica soluzione era seminare gli inseguitori. Luke e Leia deviarono bruscamente in un corridoio nel tentativo di confondere gli assaltatori e guadagnare qualche secondo di vantaggio, ma cambiare direzione fu, come scoprirono, una pessima idea.

Un baratro si spalancò di fronte ai loro piedi, e fu solo grazie alla loro prontezza di riflessi che i due ragazzi riuscirono a mantenersi in equilibrio un istante prima di cadere. Erano finiti sull'orlo di un precipizio e si trovavano all'inizio di una passerella che probabilmente si sarebbe allungata con qualche comando nascosto. Dietro di loro un portello spalancato; oltre, gli assaltatori.

Leia riuscì appena in tempo a premere un pulsante (senza sapere che fosse quello giusto) per chiudere il portello e intrappolare i soldati dietro ad esso; Luke, per buona misura, fece esplodere tutto il quadro elettrico con un colpo di blaster per fare in modo che i nemici non potessero sbloccare l'accesso.

"Credo che abbiamo sbagliato strada" disse poi, passandosi una mano tra i capelli come faceva sempre quando era nervoso.

"Me ne sono accorta" fece notare Leia. "Ma lascia perdere, dobbiamo attraversare! Troviamo i comandi per allungare il ponte".

"Credo di averli fatti saltare...".

Leia chiuse gli occhi e si pizzicò il ponte del naso, cercando di tenere a bada la rabbia che stava montando dentro di lei e ricordando a se stessa che Luke non poteva sapere che sparare ai comandi della porta avrebbe disabilitato anche quelli del ponte.

Infuriarsi non sarebbe servito a nulla, bisognava pensare a una soluzione.

In quell'istante degli spari risuonarono dalla parte opposta del precipizio, interrompendo i pensieri della ragazza; un colpo di blaster bruciò un punto della parete sopra la sua testa. Nello stesso momento, inspiegabilmente, il portello si sollevò di un paio di centimetri: gli assaltatori avevano trovato una leva. Le loro grida di incitamento risuonarono sia da dietro la chiusa sia da oltre il baratro.

"Non possiamo stare qui" disse Luke. "Rispondi al fuoco". Porse il proprio blaster a Leia in modo che la ragazza avesse due armi, poi si accovacciò a terra e iniziò a srotolare un sottile cavo di metallo che era solito usare per sradicare i vaporatori difettosi trainandoli con lo speeder.

Lontano dall'ombraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora