Capitolo 14

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Sono sfinita, non mi sento ne gambe ne braccia.
"Ti piace la sorpresa scricciolo?"
"B...basta"
"La pupa sta per supplicare"
"Dai" dico mentre continuano a toccarmi l'intimità e il seno.
"Devi squirtare piccola"
"Riesco solo con Theo" provoco ma Jonathan mi prende i capelli e me li tira all'indietro, restando sempre seduto sulla poltrona.
"Mi ha stancato questo ragazzino, non lo nominare più"
"Altrimenti? Tu non sai un cazzo di me, di quello che faccio e provo, sicuramente non sono innamorata di te, sicuramente non ti amo e mai lo farò"
"Okay basta!" Ringhia alzandosi "fuori da qui tutti"
"Come?" Gli uomini si guardano sbalorditi tra di loro.
"Avete capito bene, fuori ho detto!"
Furiosi prendono le loro cose e se ne vanno.
"Beh?" Dico guardandolo negli occhi
"Addio" sussurra per poi chiudersi la porta alle spalle.
Senza pensarci due volte mi infilo nella vasca da bagno e mi rilasso.
"Ho fatto la scelta giusta. Non voglio continuare così. Mi sento in colpa per Lana" penso "ma il danno ormai è compiuto. Non posso tornare indietro e la gente sa già troppe cose, nessuno dovrà mai dire che sono io la causa di tutto questo" chiudo gli occhi mentre mi passo la spugna sul corpo.
"Devo andarmene da qui o continuare a mentire? Non lo so proprio. E dove vado? Non ho un altro luogo dove stare se non casa mia. Se si presenterà l'occasione deciderò per il bene di tutti"
Esco dal bagno, mi asciugo e indosso un vestito da sera, scendo in sala d'attesa per la cena e mi accomodo su una poltrona.
Prendo il cellulare e vedo le foto scattate con i ragazzi al mare.
"Una bella giornata" sento una voce maschile
"Scusi? Sta parlando con me?" Domando
"Si. Ho accidentalmente visto le foto e sembrava una bella giornata"
"Lo era. Questo è il suo modo di rimorchiare una donna?" Risi
"Ahahah no affatto, sarebbe piuttosto patetico"
"Si lo è"
Arrivò mia madre e mi alzai per andarle incontro.
"Ora devo andare, arrivederla" dissi
"Aspetti, il suo nome?"
"Mia"
"Mia... Io sono Paolo"
Sorrisi per poi dirigermi verso il nostro tavolo.
Mangiammo e chiacchierammo tutta la sera, quando vidi Jonathan entrare a braccetto con una ragazza bionda bellissima.
"Chi è quella?" Domandò mia madre alla sua amica.
"Oh mio marito dice sua nipote"
"Qualcosa mi dice che non è così" pensai
"Sembra una prostituta" commentò senza peli sulla lingua
"Mamma!" Le tirai una gomitata
"Si... Nipote" disse Lana cercando di convincere se stessa.

LUSSURIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora