Capitolo 22

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Mia

In lacrime tornai in hotel. Il piano di parlare è stato un buco nell'acqua.
Nella hall dell'albergo mi fermò il barista
"Ciao Mia!"
"Ciao..." Non ricordai il nome e mi fermai lì con il saluto.
"Come va?" Continuai
"Bene ma tu piuttosto?"
"Sto vivendo in un incubo"
"Lo so, brutta storia... Hai in mente chi sia stato?"
"No... Purtroppo no. Pensavo ai ragazzi ma non sono loro e ho perso la loro amicizia"
"Mhhh... Qualcuno di presente nella tua vita? Qualcuno che guarda tutto di te?"
"Neanche mia madre sa determinate cose, aspetta... Tu mi vuoi aiutare?"
"Certo! Dai pensaci bene Mia"
"Okay"
"Un uomo potente, che si sente minacciato e allontanato, il così detto "megalomane" "
"Jhonatan?!" Dissi spiazzata
"Shhh"
"Scusa tu come fai a saperlo?"
"L'ho sentito parlare con la moglie"
"Quindi Lana è coinvolta?"
"Ovvio sa sempre tutto di tutti. Credo sappia anche delle scopate extra del marito e con chi le faceva" mi spiegò tutto per filo e per segno.
"Cosa dovrei fare?"
"Allontanati da qui. Io perderò il lavoro se lui saprà quello che ti ho detto ma devi andartene!"
"Cos'è questo caos?" Parli del diavolo...
"Nulla parlavo dei miei amici in spiaggia"
"Ti vogliono sempre bene"
"Ovvio perchè?"
"Ho sentito cose... In giro" disse ghignando "cadono le maschere"
"Parli della tua?"
"Come osi puttanella? Seguimi in salone"
Lo seguii sotto gli occhi vigili del barista.
"Bene?" Chiesi
"Sei proprio un bel visino Mia... Peccato che mi hai voluto sfidare"
"Smettila di interpretare il tuo personaggio. So che sei stato tu. So che vuoi distruggermi"
"Si lo voglio. Come tu hai fatto con me"
"Bastardo. Perderai tutto"
"Tutto? Pensi che Lana non sappia nulla?"
"Certo che sa. È tua complice" dissi
"La tua mammina è giù in cantina con Lana, la vuoi raggiungere?"
"Cosa!?" Chiesi
"Ahahaha si... Ti piacerà piccola troia"
"Le farete del male?"
"No se tu scendi... Prendiamo te invece che lei. Che ne dici?"

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