12.Un infernale paradiso

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Dopo quel fantastico litigio, li sguardi non sono mancati, anzi, ogni mattina i suoi occhi blu mi facevano fermare per qualche secondo.
Però la nostra relazione mi mancava, mi mancava Matthew...

Era arrivato il 10 gennaio, e la sorpresa che mi doveva fare Matthew? La mattina trovai un biglietto sulla mia scrivania: "Winchester, mi manchi, vieni al Palace sta sera, ci sarà mia moglie, dobbiamo far finta di non stare insieme io e te, non deve scoprire che l'ho lasciata per te, trova un accompagnatore, tutti tranne Austin sennò sai come va a finire, a mezzanotte sali nella 728, quando mia moglie se ne sarà andata, avremmo la notte che non abbiamo avuto a Capodanno".
Quindi stavamo ancora insieme?
Dovevo decidere chi portare, Cole Green o Mark Levin? Avrei scelto la prima opzione solo perché era un bell'uomo, veramente bello, però preferivo Matthew, e la seconda opzione solo per fare un torto ad Amber, dopo che aveva fatto sesso con Matthew in quel sexy club.
La prima opzione fu la migliore.
Cole Green, insegnante di Latino, occhi di ghiaccio, azzurri come il mare d'estate, amante del chiodo, non capivo perché non fossero amici lui e Matthew, erano uguali, erano bastardi, stronzi, attraenti, usavano il chiodo e lo smoking insieme, entrambi.
Entrai nell'ufficio di Cole, senza bussare, «non si usa più bussare?», avevo iniziato già bene, «Cole, scusa, buongiorno, la porta era aperta e sono entrata, ti volevo fare una proposta», era seduto sulla sedia girevole e aveva le gambe sulla scrivania.
«Amelia, pensavo fossi Wiliam scusa, buongiorno anche a te e sentiamo la tua proposta», «Hai impegni per sta sera?», «No, ma Winchester non voglio fare a pugni con Matthew, quell'uomo sa picchiare molto bene, so che stai con Matthew, ci tiene a te, so che avete litigato, non voglio essere usato come ripicca, lui a te ci tiene, anche molto, e non fare domande so che state insieme.»
Matthew che tiene ad una donna? Quel puttaniere che tiene ad una donna, a me poi,
mi veniva da ridere.
«Tranquillo, lui sa tutto, te lo posso giurare, bene, vienimi a prendere a casa, abito a Park Avenue Manhattan 965, ti aspetto alle 20:30, l'evento è al Palace Hotel, e finisce alle 23:00»
«qualche consiglio sull'abbigliamento?» «io indosserò Hermes, scegli tu».
Erano le 20:20, indossavo un fantastico abito da cocktail con la gonna ampia nera, facile da levare, e delle scarpe di Vitton nere. Il campanello suonó, e fuori Cole, indossava lo smoking e degli stivaletti eleganti, aveva una Lancia Thesis blu, una delle auto che preferivo, oltre la Spider blu di Matthew.
Arrivati al Palace davanti all'entrata Matthew, mi aspettava, ero a braccetto con Cole.
«Amelia Cole benvenuti alla prima asta di foto e quadri di New York 2019, a voi le palette, e no non dovete comprare qualcosa per forza, tranquilli», quando aveva detto palette avevo pensato male, chissà per cose le avrebbe usate lui le palette, «vi lascio soli», Cole era stato gentile ma non so era la cosa giusta.
«Allora Winchester» «Allora Dixon» «che mi dici?» appena mi fece quella domanda la moglie uscì dall'entrata, Cole appena la vide mi afferrò il viso e mi bació.
«Amelia, attenta, Addison non concederà mai il divorzio così velocemente, e non lo concederà sicuro se sa che Matthew l'ha lasciata per te», il rumore rimbombante di una portiera assordó tutti i presenti creando silenzio: Lily Green uscì dalla macchina.
Eravamo io, Amelia Winchester, una scema a cui piacciono solo gli uomini bastardi e sposati.
Matthew Dixon, uno stronzo puttaniere e sposato, di cui ero innamorata.
Addison Hill Dixon, moglie del mio circa fidanzato Matthew che si stava per divorziare dal suo amato occhi verdi.
Cole Green, un traditore sposato che si era offerto di accompagnarmi che mi aveva baciato davanti a sua moglie per proteggere me e Matthew.
Lily Green, la bionda troia che si accaparra l'insegnate arrivato e che è gelosa anche del cane e che aveva visto suo marito baciare un'altra.
E altre 100 persone che guardavano me davanti alla porta del Palace con addosso Cole, vicino Matthew, davanti Addison e uscire da una macchina Lily insieme ad Austin.
«Dio santo, non ci credo, ma è serio?», io e Matthew eravamo coordinati nel parlare.
Cole impazzì, tirò un pugno ad Austin, poverino da una settimana che prende continuamente pugni e schiaffi da me, da Matthew e da Cole.
Matthew lo fermò, prendere a pugni Austin per lui era una cosa da tutti i giorni, e quel giorno infatti non se lo fece mancare, «Amelia, te l'ho detto che ci da dentro quando è incazzato. In tutto ci da dentro.», mi informó Cole mentre si teneva la mano, Lily era seduta sul sedile della macchina che si "godeva" lo spettacolo del suo...di Austin.
Egli era finalmente a terra, lui mi prese per mano, mi trascino leggermente verso di lui ed entró nella reception, passando davanti a sua moglie fregandosene, nella hall non c'era nessuno, erano tutti fuori.
Mi mise la mano destra dietro il collo mentre quella sinistra era appoggiata sul muro, mise le labbra sulle mie baciandomi lentamente io decisi di levarle la giacca, che cadde a terra, «andiamo su Amelia», mi prese di nuovo la mano e salimmo le scale, per poi prendere l'ascensore e salire al 33esimo piano.
Nella corsa per andare nella suite, mi sbattè al muro del ascensore, le sue mani gelate mi accarezzava le gambe fino ad arrivare alle cosce tirando su il mio vestito e levandomi le calze auto reggenti facendole cadere a terra.
Lui si sbottono i pantaloni per poi penetrarmi e riavere la notte che non avevamo avuto, gridavo il suo nome, «Matthew, Matthew», stavo adorando come egli si spingeva su di me tirando dei forti respiri, «Amelia, se questa volta non partorisci tra nove mesi avrò paura di essere sterile», mi bacio il collo, la voce dell'ascensore annunciò «33esimo piano».
Mi alzai le auto reggenti e mi abbassai il vestito e mi misi apposto i capelli, mentre egli si alzò la cerniera dei pantaloni, si mise a posto la camicia e si cerco di levare i segni del rossetto.
Fuori dal ascensore Addison, che gli porse la giacca che gli avevo levato nella hall, «Matthew, mi avevi detto che eravate solo amici, ma è evidentemente il contrario, ti concedo il divorzio solo se la lasci», «Addison, credimi non stiamo insieme siamo solo amici, Matthew è solo un bastardo pieno di se, non starei mai con un uomo cosi, devo andare, Arrivederci».
Salii sull'ascensore dentro ancora il suo profumo.

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