Capitolo 22

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Camila POV

Quasi 2 mesi dopo, sono sdraiata a letto sveglia e guardo Lauren mentre corre per la mia camera da letto, con lo spazzolino in bocca e il dentifricio che le si spalma sulle labbra mentre si china e si allaccia gli stivali. Rido di lei quando si alza troppo in fretta e quasi inciampa su uno dei tanti giocattoli che nostra figlia ha sparso in tutte le stanze dell'appartamento.

"Siamo di fretta?" La stuzzico quando rientra di nuovo nella stanza.

"Ed è tutta colpa tua" dice Lauren con decisione prima di prendere il suo giubbotto bomber che giaceva sul mio pavimento disordinato, la scorsa notte eravamo troppo impazienti per prenderci il nostro tempo a metterlo sull'attaccapanni, volendo essere collegate di nuovo velocemente.

"Non ti ho sentito lamentarti" la stuzzico di nuovo, guardando il viso della mia ragazza arrossire di calore, richiamando alla mente i ricordi di questa mattina e del motivo per cui era in ritardo per il lavoro.

"Non potrei mai lamentarmi." Lauren mette finalmente i suoi stivali e la sua giacca per completare il suo outfit.

"Spero proprio di no" le tengo il viso tra le mani e offro un altro bacio appassionato di questa mattina...beh, forse non così appassionato come quelli che avevamo condiviso prima. Dopo alcuni momenti della mia eccitazione e delle labbra più insistenti, Lauren si allontana da me, le sue labbra si rifiutano tuttavia di farlo nel loro tentativo di rimanere attaccate alle mie.

"Devo davvero andare, piccola" dice alla fine Lauren quando si è allontanata completamente da me, afferrando le chiavi della macchina dal lato, i suoi occhi diventano comprensivi per il mio broncio.

"Bene."

"Baby, non fare così."

"Hm, bene" mormoro, ancora imbronciata al fatto che la mia ragazza non mi tiene più al caldo a letto.

"Ci vediamo presto, ok?"

"Ok Tesoro. Ti auguro una buona giornata al lavoro e chiamami se ne hai la possibilità" mi rassegno, sporgendo le labbra per farmi baciare di nuovo, cosa che fa.

"Lo faccio sempre." Con un ultimo bacio, Lauren esce dalla mia camera da letto e la sento aprire silenziosamente la mia porta di casa con le mie chiavi prima di uscire. E poi metto ancora il broncio. Distendendomi sul letto gemo per la mancanza di calore che proviene da dove dovrebbe essere il corpo di Lauren e gemo per quanto già mi manca.

Sorridendo tra me e me penso a quanto fosse familiare. La mia ragazza mi lascia a letto per poter andare a lavorare; tra circa un'ora dovremo portare nostra figlia a scuola, e per il resto della giornata resto in attesa della chiamata di Lauren solo per sentire la sua voce e per scoprire cosa sta facendo. Proprio come una coppia sposata. Pensare in questo modo spiegherebbe  il "Ti amo" che è quasi caduto dalle mie labbra poche notti fa e di nuovo questa mattina. Certo, entrambe le volte è stato durante il sesso ma non posso fare a meno di sentire che forse i pensieri in quei momenti sono i più genuini: quando il momento è intenso, crudo e quasi puro di passione.

So che è troppo presto per pensare all'amore e per pensare a quanto sia giusto essere nella situazione che avevamo pochi istanti fa, sentendoci così domestiche. Ma quando uno di quei pensieri sorge, sembra impossibile ritardarne la ricomparsa

"Mila?" Alzo la testa verso la porta della mia camera da letto, leggermente socchiusa con la faccia di Dinah che ci scruta attraverso. Senza pensarci due volte mi allontano dal centro del letto e sollevo il lato del piumone in modo che la donna più giovane possa strisciare al mio fianco. "Occhi verdi è appena uscita?"

"Sì. Doveva andare a lavorare. "

"Aww!"

"Che cosa?" Chiedo confusa, socchiudendo gli occhi alla ragazza.

The donor || Camren G!P || Traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora